Mondiali Russia 2018: promossi e bocciati della 2a giornata

Anche la seconda giornata della fase a gironi di questi mondiali di Russia 2018 è scivolata via. I buoni e i cattivi di questo secondo turno.

BOCCIATI

Polonia: non potevamo che partire da loro. Una delle squadre più strombazzate a livello mediatico (in molti avrebbero esultato per un buon cammino polacco in Russia) che torna a casa dopo appena due partite. Nulli davanti, lenti e imbolsiti dietro. Ricorda l'”epopea” della Bosnia di quattro anni fa. Utili idioti

Argentina: un piede è già fuori, lo spogliatoio è una polveriera, il pelatone al comando è abbandonato da una federazione da operetta e in mezzo ai clan albiceleste. Una situazione che sentiamo familiare. Siamo in cattiva compagnia

Boateng: anello debolissimo dello scolapasta che è diventata la difesa teutonica. Pare un simbolo del decrepito corso politico di Angela Merkel: da colosso invalicabile ed imbattibile a coccio strapazzato del concerto europeo e delle crisi interne. Allegoria

La suscettibilità degli arbitri: avere la decenza di andare a dare un’occhiata al VAR per casi come quello di Serbia-Svizzera o Svezia-Germania non cancella la vostra autorevolezza, care ex giacchette nere. Rivedibili

I telecronisti: Sprecarsi in “Cici” o “Cicia” per parlare del cittì brasiliano senza nemmeno fare un salto oltreadriatico (ma in realtà basta scendere per strada e cercare un albanese…) per capire la pronuncia corretta di Shaqiri e Xhaka. Salvo poi conoscerne vita morte e miracoli. Aquiloni

Giuseppe Cruciani: “Fino a qualche anno fa Panama era conosciuta solo per il narcotraffico”. Da te, caprone. Nientologo

PROMOSSI

Real Madrid: Modrić guida la Croazia, Kroos salva la Germania, Cristiano è il deus ex machina del Portogallo. Una squadra di illuminati. Ringraziate il signore di poter vivere nell’epoca di questi invincibili. Epici

Coutinho: forse l’unica grande intuizione di Marco Branca, svenduto per questioni di bilancio è il tuttofare del Brasile che punta alla vittoria finale. Meno fotogenico dell’ingombrante compagno di squadra, decisivo fino ad ora nel cammino dei verdeoro. Abbrancato

Il contabile di Southgate: per arrivare ad una situazione di perfetta parità con il Belgio, Kane e compagni si sono avvalsi di un contabile con i controfiocchi. 6 reti a Panama e la storia strappalacrime del primo gol mondiale (benevolmente concesso) ai centroamericani e la situazione è speculare a quella del Belgio (balla un solo cartellino giallo, ma basta un vaffa all’arbitro e si pareggia). Sarà una sfida divertente al “ciapamì” tra belgi e inglesi… chissà che ne dirà il contabile… Pallottoliere

Asia: “è arrivato il momento del calcio africano!” è il mantra di ogni tornata mondiale. Ma, dati alla mano, il sorpasso degli orientali, è già avvenuto, con un golpe silenzioso. Marocco-Iran 0-1; Giappone-Senegal 2-2; Arabia Saudita-Egitto 2-1: i tre scontri diretti afro/asiatici sorridono al “cerchio giallo”, con due vittorie e un pareggio. Ci siamo

Ria Antoniou: come si fa a non promuoverla? Ci aggiorna pure sulla situazione della politica greca ogni sera… Ellenica