mondiali Russia, equilibrio

E’ stato un primo turno di mondiale tutto sommato godibile, con tanti match equilibrati e nessun risultato ad occhiali. Possiamo dire che fino a questo momento le difese e l’organizzazione tattica hanno avuto il meglio sugli attacchi e le giocate dei talenti naturali.

Mondiali equilibrati tatticamente

Poco o nulla da rilevare dal punto di vista tattico: la maggior parte delle squadre in campo infatti gioca con quattro difensori, dietro, un centrocampo molto folto con cinque elementi e una sola punta (e spesso neanche quella!). Normale che in situazioni molto bloccate dal punto di vista tattico abbiano avuto vita facile quelle squadre che davanti hanno un grande centravanti (il Portogallo con Ronaldo, l’Inghilterra con Kane) e quelle squadre che invece sono sprovviste di peso negli ultimi sedici metri hanno fatto molta fatica (Germania, Argentina, Brasile). Vedremo se le prossime giornate sapranno invertire questa tendenza oppure se si continuerà su questo trend, nel frattempo comunque non ci siamo annoiati.

Gruppo A: Russia – Arabia Saudita (5-0) e Egitto – Uruguay (0-1)

Il raggruppamento A ha rispettato i pronostici della vigilia con le “favorite” Russia ed Uruguay vincenti ed Egitto e Arabia Saudita a bocca asciutta. Mi hanno sorpreso positivamente i russi che, diversamente dal post Hiddink, hanno messo in mostra un calcio offensivo ed arioso (Golovin giocatore interessantissimo) ed hanno scherzato i sauditi mentre l’Uruguay è sempre la solita “squadraccia” capace di complicarsi la vita anche contro una squadra mediocre come l’Egitto (privo della sua stella Salah) ma che poi è riuscito a spuntarla comunque. Gli egiziani di Cuper hanno comunque palesato una buona organizzazione difensiva mentre l’Arabia Saudita ha mostrato tutti i suoi enormi limiti.

Gruppo B: Marocco – Iran (0-1) e Portogallo – Spagna (3-3)

Subito fuochi d’artificio in questo gruppo grazie al possesso palla libidinoso della Spagna (che sembra non aver sofferto l’addio inaspettato di Lopetegui) e la potenza di CR7, che contro i cugini iberici ha disputato probabilmente la sua migliore partita in carriera con la maglia della sua Nazionale. Dopo novanta minuti di gol ed emozioni Spagna e Portogallo hanno pareggiato anche se le Furie Rosse hanno messo in mostra forse la miglior impalcatura di gioco di questo torneo con un Diego Costa capace di dare variabilità al monotono tiki taka, ormai il marchio di fabbrica della Spagna. Nell’altra sfida, di tono minore, tra il calcio arioso del Marocco e quello pragmatico dell’Iran l’ha spuntata la squadra di Queiroz, che ha portato in Persia il verbo del suo connazionale Mourinho: tanta fase difensiva e poi ficcanti ripartenze che hanno fatto male all’inconcludente squadra nordafricana, che non avrebbe sfondato la rete nemmeno cercando di segnare con le mani a mo’ di pallamano! Tutti danno per favoritissime Spagna e Portogallo per il passaggio del turno ma occhio che l’Iran in Russia gioca quasi in casa e che sarà una bella gatta da pelare per il duo iberico.

Gruppo C: Francia – Australia (2-1) e Perù – Danimarca (0-1)

Ha deluso la Francia, che ha sofferto tremendamente l’organizzazione collettiva dell’Australia che è riuscita a tagliare ogni rifornimento alla coppia leggera Griezmann-Mbappé (scelta saggia questa di Deschamps perché l’alternativa  l’armadio con le rotelle Giroud), alla fine un rigorino e una fortunosa autorete hanno comunque permesso ai galletti di cogliere tre importantissimi punti. Nell’altra sfida invece il Perù deve mangiarsi le mani per il rigore sbagliato, la Danimarca infatti non è parsa squadra irresistibile con il suo giocatore di punta, il trequartista Eriksen, parso abbastanza in ombra. Il successo di misura dei danesi può quindi essere salutato molto positivamente: massimo risultato, minimo sforzo.

Gruppo D: Argentina – Islanda (1-1) e Croazia – Nigeria (2-0)

E’ già nella polveriera l’Argentina che contro la modesta Islanda non è andata oltre l’uno a uno, per colpa di un rigore fallito da Messi che continua il suo rapporto amaro con la maglia albiceleste. Passano gli anni ma i mali dell’Argentina sono sempre gli stessi: troppi galli nel pollaio (soprattutto in attacco), fase difensiva agghiacciante e CT non all’altezza della situazione che non riescono mai a “cucire” la propria selezione attorno ai giocatori di maggiore talento. L’Islanda comunque ha fatto un figurone giocando un match esemplare per abnegazione ed aggressività dimostrandosi una compagine rognosissima. Nell’altro match invece la Croazia, pur non mostrando nulla di trascendentale con i suoi tanti palleggiatori, ha vinto con il più classico dei risultati su una Nigeria parsa anche questa volta deludente.

Gruppo E: Costa Rica – Serbia (0-1) e Brasile – Svizzera (1-1)

Molto equilibrio anche in questo raggruppamento: Serbia e Costa Rica hanno battagliato per novanta minuti, i centroamericani hanno palesato una migliore organizzazione di gioco ma i serbi con un colpo su punizione di uno dei suoi migliori singoli (il terzino mancino Kolarov) hanno vinto. Ha deluso a metà invece il Brasile che è stato bloccato dalla grande organizzazione collettiva e chirurgica della Svizzera. Neymar e soci hanno mostrato una manovra più fluida rispetto alle passate edizioni ma in attacco hanno sollevato polvere mentre in difesa, alla prima difficoltà, sono capitolati. Brasile rimandato quindi, anche se a livello di gioco qualcosa di buono si è visto.

Gruppo F: Germania – Messico (0-1) e Svezia – Corea del Sud (1-0)

La grande delusione di questa prima giornata di mondiali è stata senza ombra di dubbio la Germania, la più bella sorpresa invece il Messico. Così si può sintetizzare la partita del Lužniki dove i campioni del mondo hanno subito una vera e propria lectio magistralis di calcio dai piccoli e razzenti messicani. La Germania vista domenica a Mosca è troppo brutta per essere vera: la difesa ha nei bolliti Hummels e Boateng due autentiche calamità, in più aggiungiamoci che Löw non ha messo nessuno a far filtro a metà campo e nessun attaccante vero in area che sappia raccogliere i suggerimenti dei sopravvalutati Özil e Draxler. Tra Svezia e Corea del Sud invece i meno peggio mi sono sembrati gli svedesi che hanno confermato i loro limiti tecnici (già emersi aihnoi contro l’Italia) ma almeno hanno fatto vedere di essere un gruppo compatto e coeso, un’Islanda che gioca un calcio meno truculento e più compassato. Male invece i coreani che non hanno mostrato la loro proverbiale e temuta vis agonistica.

Gruppo G: Belgio – Panama (3-0) e Tunisia – Inghilterra (1-2)

Ha sofferto un tempo il Belgio contro la cenerentola annunciata Panama: i diavoli rossi hanno penato per un tempo, poi un eurogol dell’”ossigenato” Mertens (l’unico giocatore sottovalutato di un roster abbastanza sopravvalutato) ha spianato la strada per il tre a zero finale, Belgio comunque rimandato a test più probanti. Sembra essersi sbloccata l’Inghilterra che contro la Tunisia, a sprazzi, ha giocato forse il miglior calcio di questa prima giornata. Purtroppo gli inglesi continuano a commettere erroracci e disattenzioni in fase difensiva e se non era per Kane l’incontro sarebbe finito in parità. I ragazzi di Southgate hanno però fatto vedere buone cose: gioco frizzante, arioso, voltato alla profondità anche se con triangolazioni palla a terra e non con i classici cross dalle fasce.

Gruppo H: Colombia – Giappone (2-2) e Polonia – Senegal (1-2)

E’ il gruppo delle grandi sorprese fino ad ora, nessuno infatti avrebbe pronosticato dopo il primo turno la seguente classifica: Giappone e Senegal 3 punti, Colombia e Polonia (le grandi favorite per il passaggio del turno alla vigilia) 0. Invece James Rodriguez e soci contro i nipponici hanno pagato la precoce inferiorità numerica (con conseguente rigore realizzato dagli asiatici) e alla fine hanno perso due a uno. Tra la fantasia anarchica dei latinoamericano e l’organizzazione quasi militare dei giapponesi ha prevalsa quest’ultima, i colombiani però non devono scoraggiarsi perché possono tranquillamente risalire la china. Chi ho visto molto male è invece la Polonia, compagine di una lentezza di gioco imbarazzante, che infatti è stata battuta con pieno merito dal Senegal, squadra giovane e sbarazzina dove si è messo in mostra Niang, meteora della nostra Serie A.