So Yong-La

La polizia malese mette nel mirino una terza donna, dopo l’indonesiana Siti e la vietnamita Duoan, si tratta di So Yong-La, nordcoreana, dal 2001 fidanzata di Kim Jong-Nam, in passato impiegata presso la Air Koryo. Attualmente vive a Macao. La polizia vorrebbe sentirla, ma al momento, alcun familiare o persona vicina a Kim Jong-Nam si è fatta viva. Uno dei misteri principali di questo caso.

Nel frattempo l’emittente cinese China Daily ha diffuso un video in cui si vede l’indonesiana Siti Aisyah, il giorno prima dell’omicidio durante una festa, commentare con degli amici che a breve diverrà una “star“, partecipando ad un reality show (sarebbe stata pagata 90 dollari). È la tesi difensiva di quella che è stata indivduata come l’esecutrice materiale dell’omicidio. Sulla quale però campeggiano ancora ombre: stando alla polizia malese la ragazza ha agito con le mani spoglie, senza protezioni. Il ministro della sanità malese Subramaniam ha dichiarato che la dose di VX era “talmente elevata” che ha colpito Kim Jong-Nam, provocando la paralisi di cuore e polmoni, in poco più di 15 minuti. Un’azione molto rischiosa per la salute anche della giovane indonesiana, che però stando alle dichiarazioni della polizia malese ha sofferto solo di vomito, una decina di giorni dopo l’omicidio.

Anche l’Aereporto KLIA2, ispezionato dopo 12 giorni dall’omicidio, ufficialmente è sicuro e non sono state trovate tracce della sostanza tossica.

Inoltre, queste nuove dichiarazioni del ministro della salute malese, creano nuovi misteri sulle tempistiche della morte. L’attacco è avvenuto circa alle 9 del mattino. Stando a quanto dichiarato Kim avrebbe avuto dolori e sarebbe morto a causa della paralisi degli organi vitali dopo una quindicina di minuti. Il medico che ha certificato il decesso ha però dichiarato che questo è avvenuto alle 11. In questa ora e tre quarti cosa è successo?