
E’ morto oggi Giovanni Sartori, un fine politologo e costituzionalista, di orientamento liberale ma spesso in contraddizione con molti di coloro che si professavano delle sue stesse idee. Spesso noto per la sua verve polemica, dalle colonne del “Corriere della Sera” lanciò i termini “Mattarellum” e “Porcellum” per definire due leggi elettorali a suo dire in contrasto con lo spirito della Costituzione. Era nato a Firenze il 13 maggio del 1924 e a breve avrebbe compiuto 93 anni.
Considerato uno dei massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, nonchè il più importante scienziato politico italiano, fu colui che fece delle scienze politiche come una disciplina accademica in Italia. I suoi numerosi volumi sono stati tradotti in varie lingue, ed è stato insignito di otto lauree honoris causa. Nel 2005 ha ricevuto il prestigioso “Premio Principe delle Asturie”, considerato il Nobel delle scienze sociali. Dal 1979 al 1994 aveva insegnato alla “Colombia University”, oltre ad essere professore emerito di scienze politiche a Firenze.
Il 12 maggio 2016 gli era stata dedicata una sala del Senato, a cui in segno di gratitudine aveva donato un importante fondo librario. Da tempo soffriva di un grave tumore alla gola.