Era nato a Roma il 26 settembre del 1926 Vittorio Sermonti, regista e scrittore tra i più importanti nel panorama culturale italiano. La sua rilettura di Dante aveva avuto un successo pazzesco.
La sua ultima opera, il romanzo autobiografico “Se avessero”, è stato nella cinquina del Premio Strega. Pochi giorni fa il suo ultimo tweet in cui annunciava che si sarebbe preso una pausa dai suoi impegni.
Aveva lavorato con attori del calibro di Gassman e firmato la regia di più di 120 programmi radio, ma la sua vera passione era per le opere di Dante Alighieri. Nella sua carriera ha dedicato al padre della lingua italiana ben tre racconti critici e alcuni versi.
Ma era anche un grande appassionato di musica, ha scritto di Da Ponte, Mozart e Emanuel Schikaneder, passando per Pietro Metastasio, Ettore Petrolini, August Strindberg.
Sposato in prime nozze con Samantha Rattazzi, figlia di Susanna Agnelli, ha avuto tre figli, Maria, Anna, e Pietro, attore affermato (tra i suoi personaggi più famosi Guido Zanin di “Un medico in famiglia” e Stanis La Rochelle della serie “Boris”).
Il secondo matrimonio avvenne nel 1992 con la poetessa Ludovica Ripa di Meana.
E’ stato secondo molti, uno dei primi a portare la letteratura in pubblico, ancor prima di Roberto Benigni.
Dotato di una cultura al di fuori del normale un giorno disse: “Mi scoccia un po’ morire, ma senza angoscia. La fine non esiste”.