nasa trump

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato una nuova direttiva per la NASA che ha l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna e, in un secondo momento, su Marte. A riferirlo è la stessa Casa Bianca.

La nuova Space Policy Directive 1 ordina alla NASA di intraprendere un programma innovativo di esplorazione spaziale che sia in grado di portare astronauti sulla Luna per poi creare le condizioni ideali per arrivare su Marte. L’intento americano quindi sarebbe quello di creare le condizioni per una missione marziana, usando la  Luna come un passaggio intermedio per perfezionare le tecnologie in vista del passo successivo verso il Pianeta Rosso.

‎‎”Questa volta, non ci limiteremo a piantare la nostra bandiera e a lasciare la nostra impronta, stabiliremo le fondamenta per un’eventuale missione su Marte e forse, un giorno, per altri mondi ancora più lontani”. Ha annunciato Trump.

Nello specifico la SPD-1 va a emendare una ben più complessa linea guida redatta ai tempi dell’amministrazione Obama, la National Space Policy, pubblicata il 28 giugno 2010. In particolare viene completamente riscritto questo paragrafo della sezione “Space Science, Exploration, and Discovery” (Scienze spaziali, Esplorazione e Scoperta): “L’amministratore della NASA deve determinare obiettivi di esplorazione remoti. Iniziare, entro il 2025, missioni con equipaggio oltre la Luna, incluso l’invio di esseri umani verso un asteroide. Entro la metà degli anni ’30 inviare esseri umani in orbita marziana e riportarli sani e salvi a terra”.

Che con la nuova direttiva SPD-1 annunciata da Trump diventa: “L’amministratore della NASA deve: condurre un programma innovativo e sostenibile di esplorazione con partner commerciali e internazionali, che consenta l’espansione umana nel Sistema Solare e riporti sulla Terra nuove conoscenze e opportunità. Iniziando con missioni oltre l’orbita bassa terrestre, gli Stati Uniti guideranno il ritorno degli esseri umani sulla Luna per esplorazioni e di lungo periodo e programmi di utilizzo, seguiti da missioni abitate verso Marte e altre destinazioni”.

In realtà, la nuova direttiva SPD-1, appare subito piuttosto ambiziosa, soprattutto alla luce del rapporto debito/PIL statunitense che si aggira intorno al 106%. Una soluzione per facilitare le cose per Trump potrebbe essere quella di abbassare notevolmente le spese militari, ma il delinearsi degli scenari geopolitici in Medio Oriente incendiati proprio da Trump, fa decisamente a cazzotti con questa direttiva.

Oltretutto lo stesso Trump ha più volte affermato in campagna elettorale di voler addirittura aumentare le spese per il settore militare. Insomma la sensazione è che Trump stia facendo il passo più lungo della gamba firmando questa direttiva, che onestamente sembra molto poco attuabile visti gli enormi investimenti che richiede la stessa direttiva SPD-1.

Fabrizio Conti