Nasce il governo Conte bis. Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha sciolto la riserva. Domani alle 10 ci sarà il giuramento. Una squadra di 21 ministri affiancherà il premier nel governo M5s-Pd. Al Movimento 5 stelle vanno 10 ministri, al Partito democratico 9, a Liberi e uguali 1 (Roberto Speranza). Saltano i presunti intoccabili Tria, Trenta e Toninelli.
All’Economia va Gualtieri, un euro-oltranzista sostenitore del “fiscal compact” amico della Lagarde. Pesantissimi i ministeri ottenuti dal Pd. Ai “dem” anche il ministero della Famiglia, tra i mugugni della base pentastellata, che d’ora in poi sarà costretta ad avere un approccio diverso allo scandalo di Bibbiano.
Luciana Lamorgese, prefetto e profilo tecnico, andrà all’Interno; Roberto Gualtieri del Pd va all’Economia e Finanze; Luigi Di Maio passa agli Affari Esteri e alla Cooperazione internazionale; Nunzia Catalfo (M5s) al Lavoro e alle Politiche Sociali; Stefano Patuanelli (M5s) allo Sviluppo Economico; Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa; Federico D’Incà (M5s) ai Rapporti con il Parlamento; Paola Pisano (M5s) all’Innovazione; Fabiana Dadone (M5s) alla Pubblica Amministrazione; Francesco Boccia (Pd) agli Affari Regionali; Giuseppe Provenzano (Pd) al Sud; Elena Bonetti, ex capo dei comitati civici di Matteo Renzi (Pd) alle Pari Opportunità e Famiglia; Vincenzo Amendola (Pd) agli Affari Europei; Alfonso Bonafede (M5s) alla Giustizia; Sergio Costa (M5s) all’Ambiente; Paola De Micheli (Pd) alle Infrastrutture e Trasporti; Teresa Bellanova (Pd) alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Lorenzo Fioramonti (M5s) all’Istruzione, Università e Ricerca; Dario Franceschini (Pd) ai Beni e Attività Culturali e Turismo; Roberto Speranza (Leu) alla Salute; Vincenzo Spadafora (M5s) allo Sport e Politiche Giovanili. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sarà Riccardo Fraccaro (M5s).
L’amministrazione Trump, dopo l’endorsment del Tycoon, ha salutato la nascita del nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
“Abbiamo fiducia nelle forti istituzioni democratiche dell’Italia e non vediamo l’ora di continuare la nostra stretta cooperazione con il nuovo governo italiano”, afferma in una nota all’Ansa un portavoce del Dipartimento di Stato americano.
“L’Italia è un partner transatlantico solido e dinamico, sia come alleato della Nato sia come membro del G7”, aggiunge il portavoce.
Tacciono gli anti-Trump e i clintoniani. La benedizione dell’inquilino della Casa Bianca val bene una giravolta.