Non ha usato mezzi termini il ministro degli Esteri anigerino Mohamed Bazoum, che ha definito addirittura “inconcepibile” la missione italiana in Niger (400 soldati da dispiegare sul territorio del paese ufficialmente per controllare le rotte migratorie e il terrorismo di matrice fondamentalista).
Ai microfoni di RaiNews24, Bazoum ha spiegato come fra il Niger e l’Italia non ci siano mai stati contatti, e di conseguenza neppure accordi, sull’avvio di tale missione. Anzi, ha rivelato pure la propria rabbia per aver appreso questa notizia semplicemente dai media, come se la cosa in quanto esponente del governo di Niamey non l’avesse riguardato.
A suo giudizio, è possibile comunque “una missione di esperti”, ma chiaramente non con ruoli operativi e soprattutto “non nell’ordine dei quattrocento (militari)”. Ciò, ha ribadito il ministro, “non è concepibile, semplicemente”.
Fa davvero pensare il modo maldestro con cui il governo uscente italiano s’è approcciato a questa tematica, vagheggiando una missione in Niger senza neppure consultarsi con quest’ultimo. La serietà di una classe politica e più nello specifico di una maggioranza e di un governo si misurano anche e soprattutto dalle capacità in politica estera.
La situazione interna nel Niger, nel frattempo, è sempre più preoccupante: come conseguenza della recente crisi nel vicino Mali, infatti, più di 57mila maliani sono rifugiati nel paese, assistiti dall’UNHCR che punta a chiudere i campi profughi entro il 2019 e ad integrarli “pienamente” nel tessuto sociale locale. Ci sono poi altre migliaia di rifugiati provenienti dalla Libia e dalla Nigeria, anche se in quantitativi meno eclatanti. A febbraio il governo di Niamey ha rinnovato per altri sei mesi lo stato d’emergenza dichiarato l’anno scorso.
A questo punto c’e’ da domandarsi: con chi hanno parlato i ministri italiani e gentiloni???
una farsa pericolosa….
Gentiloni il solito farlocco…un governo a termine che fa accordi internazionali con nessuno…