A meno di due settimane dalla decapitazione a Parigi dell’insegnante Samuel Paty per mano di un giovane ceceno, il fanatismo religioso torna versare sangue sul suolo di Francia. Teatro del massacro odierno è stata la cattedrale di Notre-Dame, in Avenue Jean-Medecin, nel centro di Nizza. Tre persone sono state uccise. Le vittime sono una donna di 70 anni quasi decapitata in chiesa e un uomo di 50 anni, il custode della basilica, che è stato sgozzato. Un’altra donna, di 40 anni, è morta dopo essere stata ferita in maniera profonda alla gola. Aveva tentato di tentato di salvarsi rifugiandosi in un bar. L’aggressore è stato arrestato, è ferito e si trova in rianimazione.
Si tratterebbe di un tunisino di 21 anni, di nome Brahim, sbarcato pochi mesi fa a Lampedusa.
Per Cristian Estrosi, sindaco della città, si tratta di un attacco di matrice terroristica. Il terrorista è stato ferito e bloccato dalla polizia poco dopo le 9 e si trova ricoverato in ospedale. Secondo le prime indicazioni avrebbe agito da solo. Ma la tv francese ha parlato di un secondo uomo in fuga. “L’autore dell’attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar”, ha riferito ancora il sindaco Estrosi, intervistato da BFM-TV.
“La riposta del governo a quest’attacco sarà ferma e implacabile”, ha dichiarato il primo ministro Jean Castex. annunciando, che sarà attivato subito il piano ‘Vigipirate’ di allerta antiterrorismo in tutto il Paese al suo ‘massimo livello’.
L’inchiesta è stata affidata alla procura antiterrorismo. Tensione anche ad Avignone, dove è stato ucciso dalla polizia un uomo armato di coltello, mentre una guardia del consolato francese è stata ferita a Gedda, in Arabia Saudita.
“Si è trattato di un attentato terroristico islamista”, ha denunciato il presidente Emmanuel Macron dopo essere giunto sul posto, assicurando il sostegno ai cattolici da tutto il Paese. Macron ha annunciato il passaggio da 3.000 a 7.000 nei militari impegnati nell’operazione ‘Sentinellè‘, preposta alla sorveglianza armata antiterrorismo ad opera dell’esercito.