Mohamed Lahouaiej Bouhlel è l’attentatore di origini tunisine di Nizza, ucciso dalla polizia dopo aver travolto più di 100 persone con un tir alla festa del 14 luglio (anniversario della presa della Bastiglia) francese.
Secondo il giornale francese Le Monde tra i contatti del cellulare del franco-tunisino c’era anche quello di un membro influente di al Nusra, Omar Diaby. Diaby, uomo di origini senegalesi, nato a Dakar nel 1976 e cresciuto proprio a Nizza, prima di andare a combattere in Siria, era conosciuto per alcuni reati minori. Dato per morto nel 2015, sembra che l’estremista sia riapparso in Francia pochi mesi fa.
Come ha raccontato il padre di Bouhlel ai giornali, il tunisino attentatore avrebbe subito una rapida radicalizzazione in seguito alla perdita del lavoro, che potrebbe averlo avvicinato all’islam radicale. Infatti sebbene quello di giovedì sera potrebbe sembrare la follia di uno squilibrato, la meditazione del gesto, seppure non rivendicato ufficialmente da nessuno, se non a posteriori dall’ISIS, lascia pensare ad ogni modo a un atto politico, terroristico. Ma se ne saprà di più con il passare dei giorni.
Intanto, mentre François Hollande ha esteso lo stato di emergenza per altri tre mesi, sono stati eseguiti dalla polizia francese altrui due arresti, che si aggiungono ai cinque fermi degli scorsi giorni, tra i quali figurava già la ex moglie dell’attentatore.