
Il Movimento 5 stelle dopo un periodo di grandi turbolenze che ha comportato la perdita, seppur di un solo punto percentuale, di terreno nei confronti del Pd, cerca di rimetter fuori la testa con un nuovo codice di comportamento (che dovrà oggi essere sottoposto al voto online degli iscritti).
Il codice di comportamento riguarda i portavoce eletti del m5s in caso di coinvolgimenti in processi giudiziari.
La svolta riguarda particolarmente gli avvisi di garanzia i quali non comporteranno alcuna automatica valutazione da parte del garante, Bebbe Grillo, o del collegio dei probiviri.
Quest’ultimo nato ufficialmente nel novembre dell’anno appena trascorso consiste in un un organo di garanzia del MoVimento 5 Stelle –come si legge sul blog- che ha facoltà di decretare la sospensione dell’iscritto e decide in merito alle sanzioni disciplinari e alle espulsioni“. L’organo “è composto di tre membri, nominati dall’assemblea mediante votazione in rete su proposta del capo politico del MoVimento 5 Stelle. I tre componenti sono nominati tra i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Il collegio dei probiviri dura in carica tre anni. L’incarico di proboviro è incompatibile con l’assunzione di incarichi governativi e non è rinnovabile”.
Un altro punto importante del neocodice riguarda il “dovere di informazione” da parte dei portavoce per quanto riguarda eventuali procedimenti penali che interessano quest’ultimi come indagati o imputati o di qualsiasi sentenza di condanna. Quella del dovere di informare è stata una questione che spesso ha caratterizzato le vicende interne a livello locale del M5S. A partire dalla vicenda Pizzarotti fjno ad arrivare alla questione Fruscia. La presunta mancanza di interlocuzione sembrava essere una costante in queste vicende.
Si cerca dunque, attraverso una regolamentazione, di incentivare una maggior comunicazione tra i portavoce e le sfere alte del movimento che in queste vicende sono state spesso accusate di alienarsi dalle questioni locali cercando, specialmente in situazioni difficili di tagliarsi fuori.
Ecco il testo ufficiale de codice:
1. PRINCIPI ISPIRATORI DEL COMPORTAMENTO DEL SINGOLO PORTAVOCE ELETTO Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede,trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi. I portavoce del Movimento 5 Stelle perseguono gli obiettivi del Movimento, così come indicati nel “Non Statuto” o negli altri atti interni di indirizzo. I portavoce sono consapevoli del fatto che, ai sensi dell’art. 54 della Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore: nell’adempimento di tale dovere, ogni portavoce tiene comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi. Ai sensi del Regolamento del MoVimento 5 Stelle, i portavoce si astengono da comportamenti suscettibili di pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle.
2. RAPPORTI CON EVENTUALI PROCEDIMENTI PENALI Il Garante del MoVimento 5 Stelle, il Collegio dei Probiviri od il Comitato d’appello, quando hanno notizia dell’esistenza di un procedimento penale che coinvolge un portavoce del Movimento5stelle, compiono le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell’ambito delle funzioni attribuite dal Regolamento del MoVimento 5 Stelle, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura. Il comportamento tenuto dal portavoce può essere considerato grave dal Garante o dal Collegio dei probiviri con possibile ricorso del sanzionato al Comitato d’appello, anche durante la fase di indagine, quando emergono elementi idonei ad accertare una condotta che, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale, sia già lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle. La condotta sanzionabile può anche essere indipendente e autonoma rispetto ai fatti oggetto dell’indagine.
3. AUTOSOSPENSIONE In qualsiasi fase del procedimento penale, il portavoce può decidere, a tutela dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, di auto-sospendersi dal MoVimento 5 Stelle senza che ciò implichi di per sé alcuna ammissione di colpa o di responsabilità. L’autosospensione non vincola né condiziona né preclude il potere del Garante, del Collegio dei Probiviri e del Comitato d’appello di adottare eventuali sanzioni disciplinari. Tuttavia, l’autosospensione può essere valutata quale comportamento suscettibile di attenuare la responsabilità disciplinare.
5. DOVERE DI INFORMAZIONE I portavoce, quando ne hanno notizia, hanno l’obbligo di informare immediatamente e senza indugio il gestore del sito (con comunicazione da inviare al link www.movimento5stelle.it/contattaci.php), dell’esistenza di procedimenti penali in corso nei quali assumono la qualità di indagato o imputato nonché di qualsiasi sentenza di condanna o provvedimento ad essa equiparato ai sensi del punto 4.
6. AMMINISTRATORI Ogni sindaco e presidente di regione eletto nelle liste del MoVimento 5 Stelle è tenuto a far rispettare il presente codice etico ai componenti delle proprie giunte, anche se gli assessori non risultano iscritti e/o eletti nel MoVimento 5 Stelle.