
La sezione egiziana dell’ISIS avrebbe messo ora nel mirino Hamas. Un uomo nella striscia di Gaza è stato assassinato davanti alle telecamere del gruppo terroristico dell’ex Stato Islamico, per aver venduto armi ad Hamas, che da anni controlla la Striscia di Gaza in Palestina.
Gli uomini dell’ex Stato Islamico accusano Hamas di non aver fatto a sufficienza contro la dichiarazione di Trump di voler dichiarare Gerusalemme l’unica capitale di Israele. Nel video mostrato dal Daily Mail i terroristi promettono pubblicamente che cacceranno via Hamas dal governo della regione di Gaza, che da anni subisce un severo embargo da parte di Israele.
Dietro questa guerra tra islamisti ci sarebbe lo sfondo di un conflitto politico e diplomatico tra Arabia Saudita e Qatar. Hamas è infatti considerata un’emanazione dei Fratelli Musulmani, sostenuti dalla ricchissima penisola del golfo persico. Il Qatar è stato a sua volta isolato da Arabia Saudita e altri paesi della Lega Araba, con il consenso entusiasta del Presidente Usa Donald Trump.
Negli ultimi anni Hamas, che pure gode di rapporti poco chiari con il Qatar, soprattutto a partire dalla guerra civile che ha colto la Siria, avrebbe compiuto un giro di vite nei confronti dell’ultraconservatorismo salafita di marca saudita. Come è noto infatti i Fratelli Musulmani e il wahabismo pur avendo obiettivi simili dal punto di vista politico-religioso lo perseguono adottando strategie completamente diverse.
Lo scontro tra Hamas e i gruppi più radicali del salafismo è servito all’ISIS come pretesto per fare il suo ingresso nell’agone palestinese. Come era prevedibile, dopo la dolorosa sconfitta del progetto di un Califfato Islamico tra Siria e Iraq, i jihadisti hanno bisogno di ricominciare dalla questione Palestinese per riottenere forza e consensi.
Nel frattempo l’eliminazione di Hamas potrebbe fare esultare Riyad, considerando che il Qatar non è l’unico sostenitore del partito-milizia palestinese. Anche Teheran, nemico storico della monarchia saudita ha più volte sostenuto dal punto di vista militare le fazioni di Hamas a Gaza.
Questa mossa credo sia concordata con sauditi e sionisti, in realta’ Isis non e’ null’altro che una succursale degli stati uniti dei sauduti e dei sionisti, e questa notizia non fa che avvalorare questa situazione.
Ora Hamas dovra’ fare una vera repulisti degli elementi pagati e traditori al suo interno che evidentemente vogliono fare fallire il processo di unificazione tra i palestinesi che l’unico vero pericolo per il regime sionista e per i suoi servi sauditi.
Per cui i dirigenti di hamas dovrebbero intensificare l’unificazione politica tra i palestinesi e anche con Abu Mazen che certo non e’ il meglio in circolazione ma alla fine i palestinesi sarebbero una unica entita’ che allora farebbe veramente paura al regime sionista.
La lotta per la conquista dello stato palestinese si fa anche facendo compromessi e accordi. Dovrebbero imparare una volta tanto dai suio nemici sionisti che negli anni hanno preso terreno rubandolo letteralmente ai palestinesi piano piano sfruttando le divisioni tra il popolo palestinese.