Il professor Paolo Savona, ministro degli Affari europei, è stato nominato dal Consiglio dei ministri nuovo presidente della Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa). L’intesa è stata trovata tra Lega e M5S nel corso della riunione del Consiglio dei ministri di ieri mattina. Adesso bisogna attendere il decreto definitivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Per ricoprire il nuovo incarico, Savona dovrà lasciare quello da ministro, ricoperto dallo scorso giugno dopo un duro braccio di ferro tra le forze di maggioranza e il presidente della Repubblica, che si era opposto alla nomina del professore a ministro dell’Economia.

La decisione del governo ha fatto andare su tutte le furie il Pd che, dimenticando i casi analoghi del passato, sta paventando la presunta incompatibilità di Savona. A sostegno di questa tesi, per i dem vi sarebbe la Legge Frattini del 2004 che regola il conflitto di interessi, stabilendo che chi ha ricoperto un incarico di governo non possa svolgere incarichi in enti di diritto pubblico per un anno dopo il termine del suo incarico.

Da governo giallo-verde fanno notare che la legge Frattini prevede incompatibilità solo quando l’ente pubblico in questione si occupa di questioni che rientrano nell’area di competenza dell’ex membro del governo. Inoltre esiste un precedente che riguarda il governo Gentiloni che ottenne il via libera alla nomina dell’allora ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenzi alla presidenza dell’Autorità per l’energia, poiché tale organismo indipendente non è un “ente di diritto pubblico”.

La nomina di De Vincenzi alla fine non si concretizzò ma il parere legale a supporto potrebbe valere anche per la Consob. Questa interpretazione era già stata utilizzata nel 2010, quando il governo Berlusconi nominò l’allora viceministro all’Economia Giuseppe Vegas presidente di Consob, senza attendere l’anno “di pausa” che prescritto dalla legge Frattini.

“Sono un servitore dello Stato, vado dove c’è qualcosa da scoprire. Troverò diversi fascicoli caldi sulla scrivania. Mi servirà qualche giorno per orientarmi”, ha dichiarato Savona.

“Paolo Savona alla Consob? Persona di altissimo profilo, ce n’è bisogno. Troverà molti fascicoli sulla sua scrivania. Per scaramanzia ho aspettato la notizia ufficiale per mandargli gli auguri”. Così Antonio Maria Rinaldi, ospite di Serena Bortone ad Agorà, sui Raitre, entra nel merito del caso del ministro degli Affari Ue: “Non è un politico, è un tecnico. Si sentiva messo da parte? Ha una personalità tale che è difficile nasconderlo. E’ talmente esuberante che non si lascia mettere da parte”, ha chiosato Rinaldi.