Preliminari, andata: bene Milan e Napoli

Napoli e Milan vincono in maniera netta, con supremazia a tratti imbarazzante, anche se le insidie non sono del tutto svanite.

Il Napoli formato Champions

I partenopei liquidano 2-0 il Nizza, orfano di Balotelli, Sneijder e soprattutto di Eysseric passato alla Fiorentina con una tempistica abbastanza ingenua e rivedibile; forse avrebbero dovuto provare ad aspettare il 23 agosto dopo il match di ritorno.

Per il Napoli meglio così, francesi senza velocità e senza qualità, Reina quasi inoperoso, difesa solida con Albiol solito pilastro e leader carismatico degli uomini di Sarri. A questo va aggiunto un centrocampo ottimo tecnicamente, ancora un po’ troppo cadenzato ma siamo solo a metà agosto e probabilmente è giusto così. Davanti il solito trio, Mertens-Callejon-Insigne, il più spettacolare della Serie A, tra i primi in Europa per efficacia e fantasia.

La partita non ha dato grattacapi ai napoletani che vanno subito in vantaggio con Mertens e dettano legge impedendo ai francesi di cercare di sfruttare una condizione fisica migliore. Nella ripresa raddoppia Jorginho, due pali, tante occasioni e doppia superiorità numerica perché al 79′ viene espulso Koziello per un intervento con piede a martello e un minuto dopo gli fa compagnia Plea (doppia ammonizione per proteste). L’assedio azzurro però non porta i risultati sperati e lascia uno spiraglio ai ragazzi di Favre che al ritorno potranno contare sul rientro dei già citati Balotelli e Sneijder e sul fattore campo, con un Allianz Riviera che si prospetta infuocato più del solito.

Unica pecca, per il Napoli, è il non aver sfruttato l’ultimo quarto d’ora di gara per aumentare il vantaggio a tre reti. Milik fallisce la più ghiotta delle occasioni mancando l’impatto con la palla a tre metri dalla linea di porta con Cardinale battuto.

Alla vigilia Sarri temeva l’approccio alla gara ma è un Napoli che nonostante gli zero inserimenti del calciomercato appare più forte, solido e pronto a riprendere il discorso iniziato nella passata stagione. Discorso qualificazione non ancora chiuso ma prima del ritorno c’è la Serie A e la trasferta di Verona contro l’Hellas che presenta sicuramente della difficoltà, innanzitutto ambientali, ma questo Napoli non può e non deve aver paura: può essere il suo anno.

Milan: punteggio tennistico e poche preoccupazioni

Se per gli azzurri le insidie sono rappresentate soprattutto dalla gara di ritorno, per il Milan invece il discorso è diverso. Punteggio tennistico contro lo Shkendija che ha mostrato limiti tecnici imbarazzanti, tanto che Bonucci e compagni hanno praticamente pressato alto per tutta la gara senza spendere troppe energie.

E qui sorgono i punti di domanda: con Biglia fuori e con Bonaventura in dubbio, Montella va a Crotone con un Calhanoglu in ritardissimo sia di condizione, sia qualitativamente, con una difesa che ancora balla un po’ e con il problema della lentezza di palleggio. 6-0, dominio assoluto ma la squadra appare ancora lenta e prevedibile.

Davanti invece arrivano buone notizie. André Silva ne fa due e condisce il tutto con qualità e giocate, Suso si mette la squadra sulle spalle e crea, mentre Borini… già, Borini! È parso ancora un violinista in una band metal, giocatore che rimanda quasi al calcio di qualche decennio fa, elegante ma a tratti compassato, viene da definirlo “educato”. Alla fine partecipa anche lui alla festa del gol e gioca una partita al servizio della squadra, quel giocatore che magari segna poco ma che serve tantissimo. Silenziosamente in crescita.

Per il resto, Kessie è già in palla, una conferma di quanto visto nelle prime uscite, cresce Conti e anche Zapata sembra rinato con Bonucci accanto che invece ancora appare un po’ appesantito. Al ritorno in Macedonia Montella ha la possibilità di mettere in campo chi ha giocato meno mentre domenica sera all’Ezio Scida dovrà schierare il miglior undici possibile perché sicuramente il Crotone di Nicola vorrà evitare di ripetere una stagione di rincorsa come quella passata e provare quindi ad ottenere da subito punti salvezza. Sarà una gara in apnea per i rossoneri.

Gli altri preliminari

In Champions League oltre alla vittoria del Napoli si registra il successo del Siviglia in Turchia contro il Basaksehir per 1-2 in una partita carica di “ex italiani”: Emre, Elia, Inler e Napoleoni tra i padroni di casa, Banega, Correa, Kjaer e Muriel tra gli andalusi.Non sfigurano i turchi ma il Siviglia alla fine legittima il successo con una partita dove servivano gli attributi.

A Glasgow il Celtic fa quello che ci si aspettava, cioè vincere, ma lo fa in maniera sonora rifilando un 5-0 ai kazaki dell’Astana. Il Liverpool di Jurgen Klopp sbanca Sisheim e soffoca le speranze dell’Hoffenheim con un 1-2 sofferto ad inizio gara ma poi meritato.

Gli altri risultati: Hapoel Beer Sheva-Maribor 2-1, Olympiakos-Rijeka 2-1, Apoel Nicosia-Slavia Praga 2-0, Sporting-Steaua 0-0, Young Boys-CSKA Mosca 0-1 e Qarabag-Copenaghen 1-0. Zero sorprese, ma discorsi qualificazione ancora aperti in diverse gare.

In Europa League invece qualche risultato strano è uscito fuori. Il Fenerbahçe cade a Skopje contro il Vardar (2-0) in virtù anche di una supremazia sterile e mostrando a tratti supponenza, poi trasformatasi in nervosismo con il passare dei minuti. Per i macedoni si prospetta un ritorno in trincea ma pieno di speranze.

Gioca bene ma cade 1-0 ad Utrecht, lo Zenit di Roberto Mancini, beffato da una rete di Labyad al 77′. Malgrado lo svantaggio l’impressione è che i russi possano qualificarsi più facilmente di quanto dica il match d’andata.

Ad Atene sebbene prima del match le chiacchiere dicessero Athletic Bilbao, la vittoria dei baschi è sorprendente per come è maturata. A metà ripresa il Panathinaikos conduceva per 2-0 poi gli uomini di Ziganda si trasformano in versione Liverpool a Istanbul e tra il 68′ e il 74′ ribaltano il risultato con una doppietta del solito Aduriz e De Marcos per il 2-3 finale.

Soffre più del previsto ma alla fine evita la sconfitta il Marsiglia di Garcia che in casa degli sloveni del Domzale impattano 1-1 dopo essere andati sotto. L’assenza di Payet e un Ocampos poco brillante sono fattori che hanno avuto il loro peso. La vera sensazionalità viene da Amsterdam dove l’Ajax cade in casa contro il Rosenborg che per una sera sembra quello dei tempi di Rushfeldt e Skammelsrud. Ai punti vincerebbero gli olandesi ma i bianconeri di Trondheim rispondono colpo su colpo e riportano a casa la vittoria grazie ad una rete del nigeriano Adegbenro a un quarto d’ora dalla fine. L’Ajax conferma le difficoltà mostrate in campionato ma soprattutto dovrà andare in Norvegia a compiere il miracolo per non dover dire addio in meno di un mese a Champions League ed Europa League. Match da seguire.

Negli altri campi Maritimo-Dinamo Kiev 0-0, Everton-Hajduk 2-0, Partizan-Videoton 0-0, Bruges-AEK Atene 0-0, Viitorul-Salisburgo 1-3, Legia-Sheriff 1-1, Osijek-Austria Vienna 1-2, Altach-Maccabi Tel Aviv 0-1, Ludogorets-Suduva 2-0, Plzen-AEK Larnaca 3-1, Paok-Ostersunds 3-1, Hafnarfjordur-Braga 1-2, Apollon-Midtjylland 3-2, Bate-Oleksandriya 1-1, Dinamo Zagabria-Skenderbeu 1-1, Krasnodar-Stella Rossa 3-2