Il Primo Ministro kirghiso, Temir Sariyev, martedì ha firmato un decreto governativo che pone fine all’accordo di assistenza con gli Stati Uniti del 1993.
Questa decisione è una ritorsione per il premio che la scorsa settimana il Dipartimento USA ha assegnato all’attivista politico Azimjan Askarov.
Il Dipartimento di Stato americano ha deciso di assegnare il premio 2014 Human Rights Defender all’attivista kyrgyzo Azimjan Askarov, detenuto da oltre quattro anni con l’accusa di aver incitato all’odio etnico durante gli scontri del 2010 nelle regioni di Osh e Jalal-Abad (Kyrgyzstan meridionale).
Un accordo firmato nel lontano 1993.
Questo accordo prevedeva l’arrivo di beni esenti da dazio doganale.
Le stesse autorità governative Kirgize hanno ritenuto i loro omologhi colleghi statunitensi poco amichevoli, ed hanno minacciato di denunciare l’accordo di assistenza.
I rapporti con la Federazione Russa
La Russia continua ad intensificare i rapporti geopolitici ed economici con le periferie post-Sovietiche. I rapporti economici e politici che la Federazione Russa si riescono ad ottenere grazie ai colossi energetici come Gazprom e Rosneft, due aziende che hanno investito molto negli ultimi anni in Kirghizistan.
Proprio con quest’ultimo paese la Russia ha intensificato i rapporti economici e Geopolitici.
Nel quadro finanziario ed economico la Federazione Russa ha stanziato, per la regione interessata il Kirghizistan, ben 500 milioni di dollari, per accelerare l’ingresso del Governo centrale nel Blocco Euro-Asiatico.