
Il 4 luglio, il presidente russo Vladimir Putin si è recato in visita in Italia, dove ha incontrato Papa Francesco, il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. Ha inoltre partecipato ad una cena a cui erano presenti anche i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e il suo omologo russo Sergej Lavrov.
Tutti gli incontri sono stati definiti positivi e costruttivi dai leader italiani e da Putin, e le relazioni bilaterali tra Italia e Russia sono state definite “eccellenti” dal premier Conte, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il suo incontro con il presidente russo.
Durante il colloquio con Papa Francesco, tenutosi in Vaticano nel primo pomeriggio e durato circa un’ora, sono stati discussi diversi temi di interesse internazionale. Il comunicato ufficiale diffuso dalla Sala Stampa vaticana ha riferito che da ambo le parti vi è stata “soddisfazione” per i “cordiali colloqui”.
Putin ha sempre prestato particolare attenzione nei confronti della figura del Pontefice e alla geopolitica del Vaticano, in quanto ritiene che, in molte faccende internazionali, le posizioni di Mosca e della Santa Sede siano in sintonia. Tuttavia, per quanto riguarda l’Ucraina, vi sono delle divergenze di opinioni (il Vaticano non ha riconosciuto il referendum di Crimea, ad esempio), ma i russi hanno apprezzato molto l’indicazione perentoria di papa Francesco ai cattolici di non intromettersi nella crisi interna dell’ortodossia ucraina.
Non vi è stato alcun invito al Pontefice per visitare la Russia, ma ciò non deve sorprendere, in quanto il Patriarcato di Mosca è momentaneamente contrario a questa possibilità. I rapporti tra le due Chiese, infatti, sono stati interrotti per mille anni, e occorrerà del tempo per un eventuale riavvicinamento, come ha affermato l’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Aleksandr Avdeev: “È un processo step-by-step, ma sono sicuro che tra qualche anno il papa visiterà Mosca.” Si tratterebbe della prima visita nella storia di un Pontefice cattolico in Russia.
Putin ha poi avuto un colloquio con il presidente Mattarella al Quirinale, sul cui Torrino, per l’occasione, è stata issata la bandiera della Federazione Russa. I due presidenti hanno registrato ottimi rapporti bilaterali tra i due Paesi, nonostante il raffreddamento dei rapporti tra Unione Europea e Russia di questi ultimi anni, per via della crisi ucraina. Mattarella e Putin hanno anche condiviso le preoccupazioni per la guerra civile in Libia e per un possibile conseguente ritorno del terrorismo islamico in Siria.
È seguito l’incontro di Putin con il premier Conte a Palazzo Chigi, durante il quale è stato affrontato anche il tema delle sanzioni. “Auspichiamo il superamento delle sanzioni alla Russia,” ha detto Conte alla conferenza stampa, “per raggiungere questo obiettivo a cui l’Italia è pienamente devota occorre che maturino le circostanze, e lavoreremo affinché maturino.”
Da parte sua, Putin ha affermato che i russi comprendono “che l’Italia è legata agli impegni europei e non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani, ma speriamo che l’Italia, sulle sanzioni, porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia.”
Ricordiamo che, per via delle sanzioni contro la Russia, dal 2014 l’Unione Europea ha perso 240 miliardi di dollari, e la Russia ha perso 50 miliardi. Tuttavia, i rapporti dell’attuale governo italiano con la Russia hanno comportato dei progressi non solo in ambito di riavvicinamento politico, ma anche economico. Alla fine del 2018, infatti, il fatturato commerciale tra i due Paesi è cresciuto del 12,7% e ha raggiunto quasi 27 miliardi di dollari.
Riguardo alla situazione libica, Putin e Conte hanno convenuto che Russia e Italia coordineranno congiuntamente gli sforzi per risolvere la situazione nel Paese nordafricano.
Il presidente russo e il premier italiano hanno anche convenuto sulla situazione in Venezuela, e Conte ha ricordato che l’Italia ha riconosciuto Maduro come legittimo presidente del Paese sudamericano (come ha fatto anche la Russia).
In serata si è svolta una cena a Villa Madama, alla quale erano presenti anche Salvini e Di Maio. “Per il dialogo e la cooperazione, apprezziamo sempre i nostri partner italiani”, ha detto poi Putin, le cui parole sono state citate dal sito web del Cremlino, “vediamo che da entrambe le parti puntiamo a intensificare le nostre relazioni, sia a livello di cooperazione bilaterale che internazionale.”
Infine, prima della partenza, Putin ha incontrato privatamente Silvio Berlusconi, di cui è amico di lunga data.
Anche i media russi hanno descritto con entusiasmo la visita del capo del Cremlino in Italia, e hanno ricordato che l’Italia, fin dagli inizi della presidenza di Putin, è stata il Paese più vicino alla Russia e che, dall’elezione di Angela Merkel nel 2005, è diventata l’unica finestra di Mosca verso l’Europa.
Nel ricordare la lunga storia di relazioni tra Italia e Russia, dai giornali russi sono stati citati anche il sostegno al progetto del gasdotto South Stream da parte di Berlusconi e la visita di Matteo Renzi a San Pietroburgo nel 2016, unico leader dell’Europa Occidentale ad essersi recato in Russia nel pieno dello scontro su Donbass e Crimea.
Anche Matteo Salvini riscuote molta simpatia in Russia, dove il suo impegno nelle relazioni bilaterali e le sue magliette con il ritratto di Putin non sono passati inosservati.
I russi sono consapevoli della posizione di forte dipendenza dell’Italia dall’Unione Europea, tuttavia apprezzano molto l’impegno di Roma nel quadro della disputa sulle sanzioni.
“Abbiamo davvero relazioni speciali e collaudate con l’Italia,” ha detto Putin al Corriere della Sera.
Silvia Vittoria Missotti