Querele temerarie e lotta al precariato: la Fnsi scende in piazza a Roma

Domani, dalle 9.30 alle 10.30, la Federazione nazionale della stampa italiana sarà in piazza di Montecitorio, a Roma, per chiedere a Governo e Parlamento provvedimenti concreti sul contrasto al fenomeno delle querele temerarie, sul problema delle minacce ai cronisti e sui temi del lavoro, della lotta al precariato e dei diritti.

“La Fnsi, si legge nella nota diffusa,  ritiene che non vi siano segnali che lascino intravvedere su queste materie soluzioni coerenti con gli impegni assunti dal Governo. Sulle querele temerarie non è ancora in discussione una norma che aiuti a contrastare il fenomeno. La proposta di legge sull’abolizione del carcere per i giornalisti giace ancora in Senato, in quarta lettura”.

Sui temi del lavoro, poi, “è largamente condivisa la preoccupazione per il tentativo di stravolgere la legge di riforma dell’editoria senza affrontare i temi del rilancio del settore in tutte le sue componenti e del contrasto al lavoro senza diritti”.

Per queste ragioni, la mobilitazione sarà la prima di una serie di iniziative pubbliche per richiamare l’attenzione anche dell’opinione pubblica sui temi della libertà di stampa, che non riguardano soltanto i professionisti dell’informazione, ma anche il diritto dei cittadini ad essere informati.

Nel 2016, sono stati 412 i giornalisti e i blogger italiani minacciati o intimiditi come ritorsione per il loro lavoro. A documentarlo ‘Ossigeno per l’informazione’, l’osservatorio istituito nel 2008 con il patrocinio della Fnsi e dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Secondo i dati il 15,53% ha subito aggressioni fisiche, il 32,77% avvertimenti, il 37,62% querele pretestuose e altre azioni giudiziarie strumentali, il 4,61% danneggiamenti, il 9,47% impedimenti all’esercizio dei diritti elencati nell’articolo 21 della Costituzione per i quali i codici non prevedono né la procedibilità né sanzioni.

Il presidio si terrà in concomitanza con la convocazione del Consiglio nazionale della Fnsi e con la partecipazione di delegazioni da tutte le regioni. Appuntamento per domani, 24 maggio, alle 9.30, in piazza di Montecitorio.