Mariano Rajoy, Primo Ministro uscente del governo di Madrid, ha ricevuto di nuovo l’incarico di premier, dalle mani del re Felipe VI, dopo un primo giro di consultazioni fra i vari partiti. Tuttavia, sarà dura per lui, dato che non ha ancora una maggioranza adatta a governare, ma dovrà ottenerla contrattando con i vari partiti.
Rajoy ha lanciato un messaggio agli avversari politici: “Non è il momento delle rivalità, è il momento di costruire e di superare le divergenze: la Spagna ha bisogno di un governo”.
Le possibilità per il premier designato dipendono in definitiva da un unico elemento: l’astensione dei socialisti del Psoe, che però hanno già dichiarato che voteranno per il No, come del resto faranno Podemos e i nazionalisti catalani e baschi.
Il partito di Rivera, Ciudadanos, ha invece deciso di astenersi. Rajoy al momento dispone solo dei suoi 137 deputati, contro i 178 contrari appartenenti alle varie forze politiche. Ma, anche se riuscisse a convincere il Psoe ad astenersi, quello di Rajoy sarebbe un governo di minoranza, e lui un premier monco. Un’anatra zoppa, appunto, come usano dire negli USA.
Massimiliano Greco