Il 6 agosto, tutti i maggiori quotidiani e agenzie di stampa in Russia hanno pubblicato un’intervista al presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, l’Ingegnere Rosario Alessandrello. Pubblicata la prima volta dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti №1, questa intervista è stata poi ripubblicata da diverse testate online e dai canali televisivi centrali.
Questa intervista era associata al contesto della visita in Russia del Primo Ministro italiano, Paolo Gentiloni, ed alla sua conferenza stampa congiunta con Vladimir Putin. Gentiloni aveva detto che le sanzioni contro la Russia “non possono essere date con il pilota automatico.”
L’Ingegnere Alessandrello aveva in precedenza rilasciato un’intervista alla nostra testata, l’Opinione Pubblica, nella quale avevamo trattato del danno arrecato dalle sanzioni contro la Russia all’economia italiana.
Nell’intervista con i media russi, Alessandrello ha detto che “l’embargo russo non danneggia le compagnie europee, in particolare quelle tedesche. Invece quelle italiane ne stanno soffrendo molto.” Secondo il presidente della Camera di Commercio, “il settore che più ha sofferto l’embargo è quello agro-alimentare, il quale ad oggi ha perso 11-12 miliardi di euro di esportazioni verso la Russia e più di 200.000 posti di lavoro. A questo non si può facilmente ovviare perché l’Italia ha bisogno di nuovi mercati. Di questi, il russo è il più vicino e più adatto per gli italiani”.
I media russi hanno citato il parere di Alessandrello come espressione degli interessi delle imprese italiane. L’intervista con il presidente Alessandrello ed il richiamo alla visita di Paolo Gentiloni sono diventate la notizia principale della giornata sui media russi.
Il parere di Alessandrello sui pericoli delle sanzioni anti-russe e del conseguente contro-embargo per l’economia italiana è stato sostenuto da Putin nel suo discorso in occasione dell’incontro con Gentiloni. Putin ha citato cifre: il fatturato tra Italia e Russia, 3 anni fa, ammontava a circa 54 miliardi di euro, mentre oggi è meno di 20 miliardi di euro. Il presidente russo ha parlato di Gentiloni come di un gradito ospite, con il quale comunicava da quando questi era il capo del Ministero degli Affari Esteri italiano. Vladimir Putin ha infine espresso la speranza per la crescita del commercio reciproco.
L’Italia occupa un posto particolarmente importante nelle scelte politiche ed economiche europee di Putin. Poiché le sanzioni a Mosca hanno danneggiato non solo il grande orso russo ma anche il nostro paese (come riferisce Alessandrello nell’intervista), la Russia conta su un aiuto italiano nella revoca delle sanzioni. Il presidente della Camera di Commercio ritiene che la Russia dovrebbe fare il primo passo revocando l’embargo alimentare. La Russia, a sua volta, vuole avere la garanzia che la revoca dell’embargo permetterebbe all’Italia di recedere dal regime delle sanzioni.
Tuttavia, altri Paesi dell’Unione Europea potrebbero precedere l’Italia in un’ipotetica revoca delle sanzioni. L’Ungheria e la Repubblica Ceca, in particolare, sarebbero molto interessate all’apertura del mercato russo per i propri esportatori.
Silvia Vittoria Missotti
L’Italia probabilmente grazie all’impegno giornalistico e delle Forze dell’Ordine è la Nazione che in Europa dà più filo da torcere al corso del Nuovo Ordine Mondiale…..per cui se si osserva un accanimento particolare nei confronti degli interessi commerciali, ciò è dovuto all’intenzione di piegare la resistenza italiana. Ricordiamo che la crisi porta a cessioni di sovranità che rimangono poi stabilizzate anche a crisi superata.