Matteo Salvini esce dall’angolo dopo giorni difficili, fatti di equilibri molto precari e scenari nebulosi. “Votiamo prima il taglio dei parlamentari e poi subito al voto”. Il leader del Carroccio interviene al Senato, prima della calendarizzazione del voto di sfiducia a Giuseppe Conte, e raccoglie la sfida lanciata da Luigi Di Maio, spiazzando l’ala renziana del Pd, pronta a siglare un patto politico con i pentastellati per allontanare il ritorno alle urne.
“Sono arrivate alcune proposte, le raccolgo. L’amico e collega Di Maio più di una volta ha ribadito in questi giorni di votare il taglio dei 345 parlamentari e poi andiamo subito al voto. Prendo e rilancio. Anticipiamo alla prossima settimana il taglio dei parlamentari e poi si va subito al voto. Noi ci siamo. Affare fatto”, afferma Salvini.
Il ministro dell’Interno ironizza con i senatori dem: “Vedo che dai banchi del Pd non applaudono più. E anche qualche abbronzatura si sta stingendo”.
INTERVENTO DI SALVINI IN SENATO (13.08.2019)
Vi ripropongo il mio intervento al Senato.Avanti con il taglio di 345 parlamentari senza esitazioni, già la prossima settimana, e poi: #votosubito, la parola agli Italiani! ??P.s. Simpaticissimi i rumori di fondo e le interruzioni urlanti degli amici del Pd ?
Posted by Matteo Salvini on Tuesday, August 13, 2019
Il bersaglio principale di Matteo Salvini è Matteo Renzi: “Capisco il terrore da parte del senatore Renzi, comprensibilissimo: perché sa che con i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa immediatamente quindi piuttosto che lasciare la poltrona sta qua col Vinavil”.
Il leghista attacca i renziani anche per l’utilizzo, da lui ritenuto strumentale, dell’argomento dell’aumento Iva: “Prima si va a votare, prima si sterilizzano gli aumenti dell’Iva che avete inventato voi del Partito democratico: un po’ di memoria storia”.
Poi attacca chi, dai banchi del Pd, cerca di non farlo parlare: “Mai conosciuto un fascista che vuole andare al voto e dare la parola al popolo. Mettetevi d’accordo con voi stessi. Do un consiglio agli amici grillini: occhio ad allearvi con questa squadra”.
Nel corso suo intervento Salvini bacchetta i “temporeggiatori”: “Chi ha paura del voto vuol dire che ha la coscienza sporca, allora si inventa l’Iva, i marziani, il Mojito e il Papeete”. E rivolgendosi ai 5 stelle in merito al ventilato “matrimonio” con il Pd: “Amici dei 5 stelle, prima di allearvi con questa squadra pensateci tre volte e poi auguri”.
Sulla questione dei tempi è intervenuto anche il deputato Claudio Borghi, della Lega.
In effetti è proprio così: se si vota il taglio dei parlamentari e poi si sciolgono subito le camere, si sta all'interno dei 60 giorni e si può votare con la vecchia legge avendo quindi tutto il tempo durante la prossima legislatura per ridisegnare i collegi. pic.twitter.com/Gilmfmmh8P
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) August 13, 2019
Di Maio, sui social, dà una sua lettura della mossa di Matteo Salvini: “Voglio darvi una buona notizia, dopo le proteste dei cittadini nelle piazze e sui social la Lega ha ceduto sul taglio dei parlamentari, una riforma del Movimento 5 Stelle e che il Paese aspetta da anni. Settimana prossima tagliamo 345 parlamentari”.
L’Aula del Senato ha bocciato le proposte di modifica al calendario presentate dal centrodestra, che avrebbe voluto votare la sfiducia a Conte già il 14 agosto, confermando i tempi decisi in conferenza dei capigruppo ieri. Conte parlerà a Palazzo Madama il prossimo martedì 20 agosto alle 15. Successivamente si parlerà del voto di sfiducia.