Il trattato di Schengen è ormai di fatto carta straccia. Svezia e Danimarca hanno deciso di introdurre controlli più rigidi alle rispettive frontiere per arginare l’afflusso sempre più massiccio ed incontrollabile di immigrati. Nel 2015, la sola Svezia, ha ricevuto oltre 150mila richieste di asilo.
Le parole cariche di preoccupazione per la sopravvivenza del Trattato, pronunciate dal presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, in una conferenza stampa al termine del vertice Ue-Unione africana svoltosi a Malta nel mese di novembre, si sono rivelate profetiche.
Le misure eccezionali introdotte in Svezia, con verifiche su tutti i mezzi che passano il confine, dai treni ai traghetti, con l’esercito schierato, faranno fare gli incubi ai fanatici dell’accoglienza che fino a qualche ora fa vedevano nel paese scandinavo un modello da imitare. Per controllare meglio gli arrivi, viaggiare diventerà più complicato anche per chi la frontiera la passa per altre ragioni.
Il ripristino del controllo dei documenti alla frontiera tra Danimarca e Svezia (soprattutto lungo il ponte di Oresund, che dalla danese Copenaghen porta alla svedese Malmo) che non era più in vigore dagli anni Cinquanta, la dice lunga sulla portata del cambiamento di rotta. I collegamenti diretti tra Danimarca e Svezia attraverso il ponte non saranno più possibili. I viaggiatori diretti in Svezia, invece, dovranno scendere alla stazione ferroviaria dell’aeroporto di Copenhagen per il controllo dei documenti.
Anche la Danimarca ha deciso di reintrodurre, fino al prossimo 14 gennaio, i controlli al confine con la Germania, annunciando l’importante misura varata alla Commissione europea di Bruxelles.
“La libera circolazione delle persone nell’area Schengen, è in pericolo”, ha dichiarato Martin Schaefer, portavoce del ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, dopo che la Svezia ha reintrodotto i controlli alla frontiera con la Danimarca, che a sua volta li ha riavviati nei riguardi della stessa Germania.
“Qualunque cosa accada in Europa, è sempre meglio che sia concertata. E’ importante agire insieme al fine di fare in modo che Schengen funzioni e che si possa mantenere pienamente il principio della libera circolazione”, ha aggiunto il tedesco Schaefer.
Toppe peggiori del buco. Un buco che l’ipocrisia eurocratica non riesce più a coprire. Schengen ha prodotto solo disastri ed è giunta l’ora di prenderne atto.