Giornata di campionato decisamente anomala quella numero sedici, nessuna delle prime sei infatti classificate ha vinto: Juventus e Inter hanno impattato a reti bianche nello scontro diretto, Napoli e Roma hanno colto altri due risultati ad occhiali contro formazioni non trascendentali come Fiorentina e Chievo, ha perso addirittura la Lazio in casa contro il Torino che adesso si è portato ad una sola lunghezza dal Milan, finalmente vittorioso contro il Bologna (primo hurrà per Gattuso). In coda scatto di Sassuolo e Udinese mentre il Verona si è fatto rimontare clamorosamente dalla Spal. Ben tre gli zero a zero in questa strana giornata di campionato, segno che le difese hanno vinto sugli attacchi e che ai nostri lidi prevalga sempre un calcio attendista e speculativo. Era dagli Anni Settanta, cioé il periodo in cui in Italia si è giocato il calcio più speculativo in assoluto, che Inter, Roma, Napoli e Juventus non segnavano un gol in un turno in Serie A, è per questo motivo che Caressa si è messo la parrucca bionda in stile Cugini di Campagna, il calcio italiano è vivo Beppe…
Due paroline sui sorteggi di Champions ed Europa League: è andata tutto sommato bene alle italiane che potevano beccare squadre molto più toste nell’urna. La Juventus ha preso il Tottenham di Mauricio Pochettino, uno dei tanti allievi di Bielsa, la classica squadra cui manca sempre uno per fare trentuno e che però compone la base della rinsavita Nazionale di Southgate. La Juve è certamente favorita, ha più esperienza e classe in molti suoi elementi, però stia attento Allegri perché sei anni fa il suo Milan uscì agli ottavi proprio contro i bianchi di Londra. Sorteggio discreto per la Roma che ha preso lo Shakhtar Donetsk giustiziere del Napoli, per la Lupa sarà la classica partita da cinquanta e cinquanta, gli ucraini sono una formazione sottovalutata, molto tecnica e fantasiosa grazie al suo settore tutto sudamericano che si innesta sulla base difensiva slava. Tuto dipenderà dalle lune dei brasiliani e dei romanisti, per me la qualificazione si deciderà per un episodio. In Europa League è andata male solo all’Atalanta: contro il Borussia Dortmund servirà un miracolo contro una formazione forte e dalla provata esperienza internazionale. E’ andata bene ma non benissimo al Napoli che ha preso il Red Bull Lipsia che creerà sicuramente qualche patema alla squadra di Sarri se questa si presenterà in Europa con la testa completamente altrove come ai tempi dell’altro toscanaccio Mazzarri. Lazio e Milan infine non dovrebbero avere grossi problemi contro Steaua Bucarest e Ludogorets.
Cagliari – Sampdoria 2-2
Pareggio divertente tra Sampdoria e Cagliari: i doriani sono in netta flessione, hanno dominato nettamente il primo tempo che poteva tranquillamente finire quattro a zero (miracolosi due interventi del rientrante Cragno, portiere piccolo di statura ma molto reattivo) poi l’errore in stile Mai Dire Gol di Viviano ha tolto certezze alla squadra cerchiata che è stata agguantata da una grande inzuccata di Pavoletti, attaccante che sembra rinato con il nuovo modulo proposto da ciuffettino Lopez.
Juventus – Inter 0-0
Il derby d’Italia tra Juventus ed Inter è terminato con un prevedibilissimo zero a zero che accontenta maggiormente la capolista nerazzurra che l’inseguitrice bianconera. E’ stata una partita brutta, molto tattica e bloccata come da tradizione italiana: Acciughino ha optato per la mediana a tre e le due punte pesanti contro la mediana a due e la coppia di centrali di colossi dei nerazzurri, sulla fascia destra Cuadrado doveva creare la superiorità numerica contro Santon, giudicato il punto debole della retroguardia nerazzurra. Fin qui piano ineccepibile da parte bianconera che però è andato a infrangersi contro la grande organizzazione tattica nerazzurra: esterni alti sempre in copertura, esterni bassi sempre in conserva (soprattutto il laterale destro D’Ambrosio che aveva il panzer croato dalla sua parte) pronti a fare le diagonali. La Juventus non l’ha vinta perché alcuni episodi non sono girati per il verso giusto, però Allegri rischiando un po’ di più magari avrebbe potuto portarla a casa, anche se sono dell’opinione che partite del genere è meglio pareggiarle che perderle, “meglio due feriti che un morto” era una massima dell’eroe nazionale Gigione Buffon fino a prova contraria no?
Chievo – Roma 0-0
Solo pareggio per la Roma nell’insidiosa trasferta di Verona contro il Chievo, per i giallorossi è scattato un piccolo allarme trasferta anche se credo che la Roma avrebbe meritato ampiamente la vittoria se non ci fosse stato tra i pali del Chievo Sorrentino che è stato autore di almeno tre parate al limite dell’impossibile. Sorrentino è a mio avviso uno de portieri più sottovalutati degli ultimi tre lustri che quando è messo sotto pressione è capace di tirarti fuori parate e prestazioni come quella di domenica. Penso solo che la Roma ha avuto come portiere gentaglia come i vari Doni, Julio Sergio, Stekelenburg…
Napoli – Fiorentina 0-0
Ha fatto zero a zero anche il Napoli che contro una Fiorentina compatta ed ordinata non è riuscito a profittare del pareggio di sabato tra Inter e Juventus. Ormai con l’avvento della stagione invernale, tra campi pesanti e condizione atletica che inizia a scemare, l’attacco ultraleggero del Napoli stenta a trovare i giri giusti, ormai gli avversari hanno tutti capito cosa fare contro il monotema di Sarri. Difesa a quattro dietro (contro i tre attaccanti sulla carta de o’ Napule) tre centrocampisti in mezzo che marcano a uomo i centrocampisti in casacca azzurra e esterni alti sempre pronti a fermare l scorribande dei terzini (che non sono né Djalma e Nilton Santos e né Tassotti o Maldini). A questo si aggiunge l’assenza di Insigne cioè l’unico giocatore capace di dettare i movimenti sul fronte offensivo, cosa che né il belga né l’adattato Zielinski son capaci i fare. Il Natale porterà con sé qualche rinforzo a Sarri? Sarebbe peccato che De Laurentiis non apra i cordoni della borsa proprio nell’anno in cui con qualche sforzo si può puntare al traguardo tricolore.
Spal – Verona 2-2
Pareggio pirotecnico tra Spal e Verona, con gli estensi che sono riusciti a rimontare gli scaligeri nel finale di partita nel giro di due minuti. Questa partita ha dimostrato che il Verona non ha voglia o fame di centrare la salvezza mentre la Spal, che sulla carta ha giocatori molto più scadenti, con la forza del gruppo potrebbe farcela. P.S.: bella la maglia del centenario indossata dai ferraresi.
Udinese – Benevento 2-0
Vittoria facile per l’Udinese sul Benevento che, conquistato il suo primo storico punto in Serie A, è tornato a fare regali a destra e a manca. I friulani hanno vinto ma non convinto tant’è che alla fine del match la banda Oddo è stata fischiata e non poco dai tifosi friulani (che a dir il vero sono spesso abbastanza esigenti).
Sassuolo – Crotone 2-1
Sfida tra debuttanti, così si potrebbe definire la sfida tra il nuovo Sassuolo di Iachini ed il nuovo Crotone di Walterone Zenga. Alla fine a gioire è il tecnico con il cappellino che può essere soddisfatto per il grande secondo tempo dei suoi (anche se Berardi continua clamorosamente a latitare). Dal punto di vista degli schieramenti interessante notare come Iachini sia tornato al 4-3-3 come da me caldeggiato con due terzini piuttosto bloccati dietro e il pupillo di Iachini Goldaniga al centro della retroguardia. Il Crotone invece, dopo un anno e mezzo di 4-4-2 è passato al 4-3-3 per mettersi a specchio con i neroverdi, dopo buoni quarantacinque minuti però i calabresi sono collassati nella ripresa.
Milan – Bologna 2-1
Primo successo anche per Ringhio Gattuso, il suo Milan sotto la neve batte infatti un Bologna troppo rinunciatario che alla fine è stato punito per il suo atteggiamento troppo attendista. Tre punti decisamente importanti per il morale dei rossoneri ma chi si aspetta un’autentica svolta dovrà aspettare ancora. Gattuso è infatti tornato al Piano A di Montella: cioè solita difesa a quattro con due centrali polentoni, solito centrocampo a tre mal assortito e solito tridente largo in cui il povero Borini fa il pacco postale. La differenza l’ha fatto un Boneventura in stato di grazia che ha spostato la bilancia in favore del Milan. Malino il Bologna, contro un centrocampo come quello del Milan Donadoni avrebbe dovuto pressare di più i rossoneri nel primo tempo invece che restare con il sedere in area di rigore, alla fine quando i tre attaccanti bolognesi hanno toccato palla hanno dimostrato di poter essere molto pericolosi dalle parti di Donnarumma, il cui contratto con i rossoneri potrebbe essere annullato da quel buontempone di Raiola. Scommetto che nel 2018 il nuovo portiere del Diavolo sarà Donnarumma, sì Antonio Donnarumma!
Lazio – Torino 1-3
Vittoria importante per il Torino, sconfitta che brucia per la Lazio che perde una ghiottissima occasione per stare attaccata al vertice. Dopo quaranta minuti piuttosto equilibrati la partita è stata evidentemente falsata dal rigore non concesso alla Lazio (che ci poteva stare) e l’espulsione affibbiata a Cirone Immobile che mi è sembrata francamente eccessiva, ancora una volta la Var si è dimostrata inutile se non dannosa se perché se è vero che in un tribunale la legge è uguale per tutti alla fine, stringi stringi, è sempre il giudice a stabilire ciò che è giusto o sbagliato. E se un giudice è cretino o in malafede sbaglia anche con a disposizione tutti gli strumenti tecnologici di questa terra! Le polemiche e i piagnistei scatenati dal clan Lotito a fine gara hanno comunque fatto passare in secondo piano l’ottima partita del Torino, forse la migliore stagionale. L’aria dell’Olimpico ha fatto bene a Mihajlović, ex illustre della gara, che pur con un Belotti ancora a mezzo servizio ha fatto vedere un ottimo contropiede manovrato, curiosamente non c’era l’inutile Niang nell’attacco granata!
Genoa – Atalanta 1-2
Prima sconfitta per il Genoa del Ballardini tris che ha giocato bene, con ardore ed impegno imbastendo anche qualche trama d’attacco interessante ma Pandev si è mangiato almeno due occasioni incredibili. Alla fine il Grifone ha dovuto chinare la testa contro un’Atalanta insolitamente rinunciataria che però è riuscita a capitalizzare le poche occasioni create. Marassi si conferma un tabù per il Grifone.