
Non si può mai dormire sonni tranquilli in questo campionato appassionante e niente affatto scontato: l’altra settimana media e corifei del circo pallonaro tessevano le lodi dell’Inter capolista di Superman Spalletti e cantavano il de profundis per il Napoli in piena crisi (dopo due pareggi a reti bianche!), invece in questa diciassettesima giornata di campionato è accaduto l’imponderabile, l’Inter infatti perdendo in casa sorprendentemente contro la tranquilla Udinese ha abdicato allo scettro di capolista in favore proprio del Napoli che invece è andato a vincere sul campo del Torino. L’unica certezza pare proprio essere la solita Juventus che ha vinto in maniera nettissima sul Bologna mentre anche le romane incominciano a faticare (successo soffertissimo per la Roma sul Cagliari, pareggio pirotecnico esterno per la Lazio). Una certezza, ma in senso opposto alla Juve, è ormai il Milan che ha subito l’ennesima umiliazione di questa stagione sul campo storicamente avverso del Verona. In coda le vittorie di Sassuolo, Crotone, Hellas e Spal rimescolano le carte alzando la quota salvezza.
Due paroline sulla Coppa Italia e sulla quasi impresa del Pordenone a San Siro contro l’Inter che tanto clamore ha suscitato in settimana. Innanzitutto, l’ho già detto mille volte, questa formula è un’autentica farsa: Inter-Pordenone è stata una festa dello sport a San Siro, a Pordenone lo sarebbe stato ancora di più. La Coppa Italia dovrebbe essere riformata al più presto perché competizioni del genere sono viste ormai come pure rotture di scatole dalla maggior parte delle squadre, perché se i campionati rappresentano pur sempre un’élite, la Coppa nel suo spirito dovrebbe sempre cercare di parificare le squadre partecipanti, gli inglesi campioni di pragmatismo e buon senso questa cosa l’hanno capito da oltre cent’anni con la FA Cup! Alla fine l’Italia è il paese dei campanili e il nostro sistema calcistico è sempre stato trainato dalle società piccole/medie che con una formula diversa di Coppa potrebbero ricevere più visibilità ed incassi invece di fungere da sparring partner per l’Inter-Juve-Milan di turno! Con l’incasso record di una partita con l’Inter il Pordenone o società simili potrebbe potenziare le strutture del proprio vivaio o mettere a posto il proprio stadio per fare degli esempi, invece questo non succede. Il nostro calcio purtroppo è fatto ad uso e consumo degli introiti TV e dei club intortati con i grandi maneggioni del calcio e la Coppa Italia è stata studiata appositamente per far rispettare queste gerarchie. la bella figura fatta dal Pordenone a San Siro (migliore sicuramente della nazionale svedese!) ha confermato un’altro fatto: nel nostro calcio la differenza tra le riserve di una presunta big e la terza serie non è poi così ampia perché ciò che è davvero crollato è il valore della Serie B e quando la seconda serie era ritenuto il “campionato più duro d’Europa” il nostro calcio godeva di tutt’altra salute.
Inter – Udinese 1-3
La diciassettesima giornata si è aperta con una grande sorpresa cioè la vittoria dell’Udinese sul campo dell’Inter. Contro i friulani l’Inter non ha giocato malissimo ma si sono visti i limiti strutturali della squadra: innanzitutto una squadra che punta al vertice non può giocare con un terzino sinistro come Santon che in fase difensiva è un’autentica calamità naturale e con gente come Brosiovic che alterna prestazioni da urlo a scene mute imbarazzanti. Poi nella ripresa, quando la squadra doveva pigiare sull’acceleratore, si è liquefatta come neve al sole (so che il paragone è inappropriato viste le condizioni meteo di questi giorni) perché la squadra ha speso qualche energia fisica e mentale di troppo contro il Pordenone. Benone invece l’Udinese, sorprendentemente trasformata da Massimone Oddo, che ha trovato in De Paul (giocatore forse penalizzato dal predecessore) una sorta di nuovo Sanchez e in Lasagna un giocatore che in contropiede sa fare molto male, basta davvero poco in questo campionato per tirarsi fuori dai guai.
Torino – Napoli 1-3
E’ Ripartito il Napoli sul campo del Torino, lo ha fatto con una prestazione autoritaria complice però un Torino davvero disastroso in difesa. Il gol subito su calcio d’angolo da parte di Koulibaly ha mandato in tilt gli uomini del Miha che hanno inziato a scoprirsi in maniera eccessiva permettendo al Napoli di giocare divinamente in verticale. Soprattutto a sinistra il duo polacco-slovacco Zielinski-Hamšik (quest’ultimo ha eguagliato il record di gol di un certo Maradona) ha fatto quello che voleva nel primo tempo. Per il Napoli unica nota negativa il tappetto belga cui sembra mancare il suo gemello napoletano Insigne che spesso gli detta movimenti e passaggi. In casa Torino torna al gol dopo due mesi Belotti, il Toro avrà disperatamente bisogno di lui perché i problemi sono sempre gli stessi e l’attuale allenatore non sembra in grado di risolverli.
Roma – Cagliari 1-0
Vittoria in volata per la Roma, i giallorossi continuano ad avere problemi in attacco (il che per un tecnico che si considera un profeta di Zeman sembra quasi comico) dove il duo pachidermico Džeko-Schick è stato facile preda della difesa sarda, con i due pachidermi in attacco la squadra di Di Francesco ha dovuto così alzar la palla con i cross dei terzini cancellando dalla partita i pochi giocatori capaci di variare il gioco come Perotti (rigore sbagliato per lui), alla fine ci è voluto il braccino santo di Fazio per regalare un successo soffertissimo alla Lupa, così in attacco però non si può continuare altrimenti gli 1-0 sono destinati a tramutare in 0-0 o 0-1.
Verona – Milan 3-0
1973, 1990, 2017. La fatal Verona non conosce confini per il Milan che domenica all’ora di pranzo ha scritto l’ennesima pagina disastrosa di questa stagione che passerà negli annali come una delle più nere della sua storia. Gattuso, che con quel bel vestitino nero sembra un rappresentante di pompe funebri, ha ripresentato la stessa formazione che aveva battuto fortunosamente il Bologna con la coppia di centrali di polentoni romani Bonucci-Romagnoli che è stata fatta letteralmente a brandelli dagli attacchi senza punti di riferimento dei gialloblu. Senza l’ausilio di veri incontristi a centrocampo era preventivabile che la lenta retroguardia rossonera sarebbe stata esposta a questi rischi, il pescatore calabrese però è stato stracciato dal novellino Pecchia anche nei minimi dettagli: la mossa di mettere Caceres a sinistra in marcatura su Suso è stata a dir poco geniale perché l’attacco rossonero senza le invenzioni del piccolo spagnolo gira letteralmente a vuoto . Dopo la disfatta Gattuso, spalleggiato dal Duo Fasano Fassone-Mirabelli, ha alzato la voce ordinando ritiro punitivo e niente cenone natalizio. Che sia solo un pretesto da parte della strana coppia al comando di riprendere quote di potere in società nel momento in cui a Milano si è rifatto vivo il fantasma di Raola?
Bologna – Juventus 0-3
Tris secco della Juventus sul Bologna, la formula panzer calza decisamente a pennello alla formazione bianconera perché i campioni d’Italia hanno individualità tali che ti permettono di giocare con due torri in avanti e gli altri dietro a pedalare. Tanto poi, anche se i colossi là davanti steccano, c’è sempre il Pjanić di turno che ti infila la punizioncina o il Cuadrado o l’Alex Sandro che ti dribbla sistematicamente l’avversario sulla fascia. Una filosofia del genere paga sempre in un campionato come quello italiano mentre decisamente non paga in Europa dove in spazi di campo più ampi non paga giocare con due torri in area di rigore. Per quanto riguarda Dybala a mio avviso all’argentino deve essere successo sicuramente qualcosa al di fuori del campo se un tipo solitamente silenzioso come Nedvěd si è esposto in quella maniera e se la società ha imposto al ragazzo di tornare con la propria ex fidanzata. Un indizio è un indizio ma due indizi sono una prova.
Sampdoria – Sassuolo 0-1
Seconda vittoria consecutiva per il Sassuolo, un mese senza vittorie per la Sampdoria che ha perso meritatamente in casa contro gli emiliani che sembrano rivitalizzati da quando è arrivato sulla panchina Iachini. La Samp ha perso mordente in fase d’attacco dove Zapata si è improvvisamente imbrocchito mentre in difesa i meccanismi incominciano a divenire meno oliati a causa della “mancanza di brillantezza” della squadra. Iachini intanto ha rivitalizzato il cadavere di Matri, il prossimo sarà l’eterno giovane Berardi?
Fiorentina – Genoa 0-0
Pareggio ad occhiali tra Fiorentina e Genoa, un pareggio che serve di più dai padroni di casa che agli ospiti che sono ripiombati nelle zone calde della classifica. I progressi in difesa del Genoa sono comunque evidenti con il cambio di tecnico, adesso però bisognerà trovare in qualche modo la via del gol e a gennaio bisognerà vedere se Giuseppe Rossi ce la fa ancora. Male quasi tutti nella Fiorentina con il solo Chiesa junior che sembrava aver voglia di giocare, a giugno quasi sicuramente sarà ad altri lidi.
Crotone – Chievo 1-0
Vittoria importantissima per il Crotone che contro il Chievo ha dominato in lungo ed in largo vincendo “solo” uno a zero . I veronesi di fatto non si sono mai fatti vivi dalle parti di Cordaz eccetto che nei minuti finali quando hanno sfiorato un comunque immeritato pareggio. L’ex Uomo Ragno Zenga, che tra l’altro sembra visibilmente invecchiato, sta cambiando giusto qualche cosina nello scacchiere rispetto al predecessore, scelta saggia ed oculata perché questa squadra non aveva bisogno di stravolgimenti.
Benevento – Spal 1-2
Vince la Spal in rimonta sul campo del disastrato Benevento che si è liquefatto dopo l’iniziale vantaggio. Gli spallini hanno nel vecchio e sottovalutato Floccari una bocca da fuoco importante per puntare alla salvezza, anche se con il Benevento chiunque riuscirebbe a sgollare, anche mia nonna. Sta di fatto che comunque Floccari, nonostante l’età non più verdissima, è l’unica prima punta della rosa della Spal che sa anche muoversi e dialogare con i compagni non stando mai piantato in area come il Borriellone di turno.
Atalanta – Lazio 3-3
Pirotecnico pareggio tra le “europee” Atalanta e Lazio che hanno dato vita ad un incontro gradevolissimo e terminato con un giusto pareggio. Quando aggredisce l’avversario in pressing giocando uomo contro uomo la squadra di Gasperini è irresistibile, rispetto all’anno scorso avere un Iličič ha reso la squadra ancora più tecnica ed effervescente in avanti anche se con qualche problema di equilibrio dietro. La Lazio comunque ha conformato di essere squadra tosta e che, a tratti, sa anche esprimere un ottimo contropiede manovrato quando le squadre avversarie lo permettono, quando vede giocare Luis Alberto e Milinković-Savić a Lotito scintillano gli occhi come Paperon de’ Paperoni immaginando che affari realizzerà quest’estate con i due.