Juventus e Napoli continuano a non sbagliare un colpo, i bianconeri sono tornati con tre punti fondamentali dalla trasferta insidiosa di Firenze mentre il Napoli, dopo un primo tempo sofferto, è esploso nella ripresa travolgendo la resistenza della Lazio.
Vincono anche le inseguitrici (a debita distanza): l’Inter è tornata al successo contro il Bologna mentre la Roma ha vinto una pirotecnica partita contro il fanalino di coda Benevento. Prosegue il periodo di forma per Milan (poker alla Spal), Sampdoria (vittoria sul malcapitato Verona) e Torino (successo sull’Udinese) per la zona Europa League mentre in coda va registrato il nuovo balzo in avanti del Genoa che con il successo nello scontro diretto ha cacciato nei guai il Chievo.
Dopo due mesi di stop ritornano le coppe europee con i primi turni ad eliminazione diretta. In Champions League la Juventus riceverà in casa il Tottenham dell’oriundo piemontese Pochettino. Gli inglesi sono una squadra abbastanza strana, indecifrabile, un po’ incompiuta: davanti hanno giocatori importanti, che però ad alti livelli fino ad ora non ha ancora fatto la differenza, mentre in difesa come tutte le squadre britanniche tendono a concedere un po’ di metri gli avversari. In casa la Juventus dovrà fare la partita giocando su ritmi elevati (forse per questo Allegri sembra intenzionato a proporre un cursore dinamico come Sturaro a fianco di polentoni come Khedira e Pjanić) prevedo una vittoria di misura della Juventus con pareggio sofferto in Inghilterra; si giocherà a Wembley, fattore che potrebbe fare la differenza perché nell’ex tempio i bianconeri potrebbero avere ampi spazi per ripartire. Per quanto concerne l’Europa League giovedì sarà la volta di Atalanta, Lazio e Napoli che dovranno vedersela contro Borussia Dortmund, Steaua Bucarest e Red Bull Lipsia. Prevedo una sconfitta onorevole per i bergamaschi contro i più esperti tedeschi, un pareggio beffa per il Napoli (Sarri pensa solo al campionato) e infine una vittoria in trasferta per i biancocelesti di Inzaghino.
Fiorentina – Juventus 0-2
La legge dell’ex colpisce al Franchi: Federico Bernardeschi, ha di fatto deciso un match abbastanza bruttino dove sia Juventus che Fiorentina si sono di fatto annullate fino alla punizione decisiva del grande e fischiatissimo ex. La viola ha interpretato bene il match andando a pressare alto l’odiata Vecchia Signora, mossa azzeccata perché la Juve non ha un difensore in grado di impostare l’azione di dietro e così di “alzare” la squadra. La squadra del livornese Allegri ha così faticato ad uscire dal suo guscio e si è fatta vedere solo con iniziative estemporanee. Bernardeschi ha così trovato il colpo magico dell’uno a zero (grazie a Sportiello che si fa infilare sul suo palo come un pollo) mentre nel finale Pancho Villa ha raddoppiato in contropiede (ormai sa solo segnare così). Fino a quando la Juve continuerà ad aggrapparsi a questi episodi?
Spal – Milan 0-4
Gattuso ha trovato il suo centravanti, con Cutrone è tutto un altro Milan e infatti i rossoneri ci hanno messo davvero poco per sbarazzarsi di una Spal apparsa nettamente inferiore. Kalinić e l’odioso zarro Silva infatti sono completamente inetti a giocare negli ultimi sedici metri a differenza dell’ex Primavera che invece negli ultimi metri possiede uno scatto e un opportunismo che gli altri suoi compagni di reparto non hanno. Ringhio forse vorrebbe un’altra spalla al fianco del prodotto del vivaio perché giocando ad una sola punta la squadra tende sempre ad essere troppo sfilacciata. Male invece la Spal, mai in partita, che potrebbe aver pagato un mercato invernale sbagliato e se non si inizia a far punti presto potrebbero essere dolori.
Crotone – Atalanta 1-1
Pareggio che non serve a nessuna delle due squadre tra Crotone ed Atalanta, i bergamaschi hanno imbastito un robusto turn-over in vista dell’Europa League e possono comunque essere soddisfatti del punticino per come si era messa la partita, poco azzeccata però è stata la scelta di giocare con due arieti d’area (Pignatone e Cornelius). Il Crotone invece continua a raccogliere molto meno di quanto semini in campo anche se il gruppo, oltre che essere migliorato nel gioco, sembra essere affiatato e coeso.
Napoli – Lazio 4-1
Il Napoli quando macina calcio unendo possesso palla a intensità fisica è letteralmente irresistibile ed in giocabile. Se ne è accorta la Lazio che, dopo essere passata in vantaggio a inizio gara, cioè quando gli uomini di Sarri iniziano a prendere confidenza con il ritmo partita, si sono liquefatti nella ripresa tramortiti dal gran calcio praticato dagli azzurri. La Lazio aveva preparato bene il match bloccando Hamšik (incappato in una delle sue consuete giornate no) con la marcatura di Parolo ma poi l’ingresso si Zielinski ha letteralmente sparigliato le carte a favore dei napoletani.
Sassuolo – Cagliari 0-0
Classica partita dai molti sbadigli: il Cagliari ha pensato quasi esclusivamente a non penderle mentre il Sassuolo, con il duo di attacco più sopravvalutato della storia (le eterne promesse Berardi e Babacar) non è riuscito a fare nemmeno il solletico alla difesa dei sardi.
Sassuolo – Cagliari 0-0
Dopo otto partite ritorna a vincere l’Inter, i nerazzurri hanno giocato con grinta e cuore che hanno permesso di mettere sotto il tappeto i limiti strutturali di una squadra che è stata male allestita in estate e mal rinforzata a gennaio. Ad esempio è clamoroso che una squadra che punta al vertice non abbia un vice-Icardi decente o che non abbia ricambi sugli esterni, che sono fondamentali nel calcio spallettiano. Alla fine una prodezza del giovane Karamoh (sosia di Belo Figo e non è una cosa di cui vantarsi) e alcuni aiutini nel finale dell’arbitro, che non ha concesso un rigore al Bologna che ci poteva stare, hanno permesso all’Inter di tornare al vincere. Sono d’accordo con la proposta di Donadoni, bisognerebbe assegnare rigore per ogni tocco di mano in area di rigore (anche fortuito), basta regole astruse e braccia che aumentano il volume del corpo!
Torino – Udinese 2-0
La mano di Mazzarri si vede sempre di più, da quando sulla panchina del Torino siede il toscanaccio piagnone i granata non hanno mai perso e ora danno finalmente l’idea di essere diventata una squadra vera, che soffre poco in difesa e che in attacco graffia sempre. L’Udinese vista all’Olimpico ha dimostrato di essere una squadra nettamente inferiore. Ora però i granata dovranno fare il alto di qualità nel derby, appuntamento in cui prima Ventura e poi Mihajlović hanno sempre fallito rimediando figure barbine e prestazioni sfortunate.
Sampdoria – Verona 2-0
Dopo un mesetto di letargo la Sampdoria è tornata brillante e bella da vedere anche se il Verona presentatosi a Marassi era una squadra fin troppo abbordabile per le ambizioni dei cerchiati. Il punto di forza della Samp, oltre che il vecchio Quagliarella, è il settore di centrocampo formato da giocatori di ottima taglia (Barreto, Torreira, Linetty) capaci di abbinare geometrie a corsa. A questa miscela si è aggiunto l’ottimo lavoro fatto da Giampaolo, specialista nell’allenare la linea difensiva, che infatti sta facendo sembrare fenomeni gente come Ferrari e Murru.
Chievo – Genoa 0-1
Da ora in poi chiameranno zona Laxalt, ancora una volta infatti il Genoa l’ha sfangata all’ultimissimo minuto togliendosi definitivamente dalla zona rossa e andando il Chievo in seri guai. Una partita del genere, tra attacchi asfittici e spuntati, non poteva che finire in questo modo. Il truce Ballardini sta compiendo un autentico miracolo poche storie, sta riuscendo a cavare l’impensabile da una squadra che di fatto gioca senza attaccanti seri. Il suo collega (pure lui pelato) Maran prenda spunto da lui al più presto altrimenti per i mussi saranno dolori.
Roma – Benevento 5-2
Dopo lo spavento iniziale la Roma è riuscita a dilagare nel secondo tempo travolgendo la resistenza (ben poco tenace) del fanalino di coda Benevento. Di Francesco ha fatto bene ha cambiare sistema di gioco passando al 4-2-3-1 (che è poi quasi la stessa cosa del 4-3-3) perché con un mediano in meno ed una mezzapunta in più la squadra è meno prevedibile e più ficcante davanti dove è esploso quasi all’improvviso il turco Ünder che per festeggiare uno dei suoi gol, ha pensato di fare bene il saluto militare forse per inneggiare al suo sultano. Apriti cielo: Erdoğan fino a qualche anno fa era l’Islam buono che bisognava portare a viva forza in europa (mentre lui voleva e vuole tuttora farsi gli affari suoi!) mentre adesso è diventato all’improvviso un appestato da quando ha calpestato il sogno del Kurdistan, l’Israele due punto zero della sinistra al cachemire! Vedrete che adesso i benpensanti del pallone, dopo decenni di trenini, bandierine rotte a calci e ciucci in bocca, istituiranno anche la censura per le esultanze…