Dopo ventisette giornate di inseguimento si è coronato per la prima volta il sorpasso della Juventus sul Napoli: i bianconeri infatti si sono sbarazzati senza troppi patemi dell’Udinese mentre i partenopei non sono andati oltre il pareggio ad occhiali contro l’Inter nel big match di giornata. Ora la squadra di Allegri ha un punto di vantaggio su quella di Sarri ma con una partita in meno perché mercoledì allo Stadium i campioni d’Italia recupereranno il match contro l’Atalanta. Sotto il binomio al vertice va registrato il sorpasso della Roma (tris al Torino) sulla Lazio, che ha colto un pareggio in extremis sul campo del Cagliari. Per il resto continua il momento di forma del Milan, che ha vinto all’ultimo secondo sul campo del Genoa: i rossoneri ora si sono avvicinati alla zona Champions staccando la Sampdoria, crollata sul campo del Crotone. Le vittorie dei calabresi e del Verona hanno vivacizzato la bagarre in coda che vede ora ben sette squadre (dal Cagliari all’Hellas) racchiuse in solo quattro punti. Campionato quindi sempre vivo ed interessante, l’unico tra i grossi tornei europei, sia al vertice che in coda anche se in questa giornata pochi sono state le partite gradevoli.
Roma – Torino 3-0
La giornata numero ventotto si è aperta di venerdì con il successo della Roma sul Torino: dopo un primo tempo equilibrato dove i giallorossi hanno palesato poche idee e ben confuse con il Toro che si è divorato almeno tre grandi occasioni (Belotti è lontano parente di quello pre-infortunio) nel secondo tempo la squadra di Di Francesco ha prevalso grazie al suo maggiore tasso tecnico. La Roma comunque non convince ancora in fase d’attacco e non è un caso che le prime due reti siano arrivate da calcio piazzato. Il Toro ormai non ha nulla da chiedere a questo campionato e Mazzarri, invece che cercare le solite scuse, pian pianino dovrebbe incominciare ad impostare la squadra del prossimo torneo.
Verona – Chievo 1-0
E’ stato un brutto derby veronese quello tra Verona e Chievo con entrambe le squadre che hanno giocato con il terrore negli occhi per paura di perdere. Il Chievo, crollati gli anziani, ha una condizione fisica da squadra da squadra di dopolavoro mentre l’Hellas in certe azioni partiva dalla trequarti avversaria e finiva con confezionare un belr retropassaggio al proprio portiere, misteri del guardiolismo! Normale che in una partita così congelata potesse sbloccarsi solo grazie ad un gol sul classico calcio piazzato. Il Verona di Pecchia è probabilmente più scarso di quello del girone d’andata, però la squadra gialloblù ha carattere e sembra finalmente crederci. Mi sembra inconcepibile che un giocatore come Calvano, classico medianaccio che tanto manca al nostro calcio, languisse fino all’anno scorso nelle serie inferiori. Occhio che nel 2002, l’anno dell’infausta retrocessione dell’Hellas di Malesani e del miracoloso Céo di Delneri, fu proprio il derby di ritorno vinto dai mussi di Delneri a segnare il tracollo dei cugini. Sedici anni dopo potrebbe accadere proprio l’esatto contrario!
Fiorentina – Benevento 1-0
Grande atmosfera intrisa di solennità e commozione a Firenze dove i novanta minuti sul campo di Fiorentina-Benevento sono passati un po’ in secondo piano in quella che è stata un’autentica festa dello sport. In un’atmosfera insolita a queste latitudini, tra applausi scorcianti e lacrime di commozione, la morte dello sventurato Astori è stata suggellata nel modo più incredibile. L’autore del gol del successo è stato infatti Victor Hugo (solo omonimo del padre del Romanticismo francese!), il sostituto nello scacchiere di Pioli, con uno stacco in terzo tempo degno di Pelé: ha segnato il numero 31 alle ore 13, alla sua tredicesima presenza in maglia viola! Semplici coincidenze o segnali del destino?
Juventus – Udinese 2-0
Successo comodo e senza discussioni per la Juventus sull’Udinese: giunti alla quinta sconfitta consecutiva, i friulani a Torino si sono semplicemente limitati a fare lo sparring partner contro la nuova capolista. In casa Juve è il momento di Dybala che, sfruttando l’affiatamento sempre più forte con il connazionale Higuain, ha segnato una doppietta. Mercoledì contro l’Atalanta però non sarà una passeggiata di salute: i bergamaschi giocano infatti con pressing e marcature a uomo feroci a centrocampo e potrebbero mettere in difficoltà i vari pachidermi che rispondono al nome di Marchisio o Khedira. La Juventus però ha i singoli che vanno a mille e potrebbe sfangarla con un colpo dei suoi tanti fuoriclasse, l’Atalanta dovrà sperare nelle lune del Papu Gomez per espugnare Torino e rimettere in discussione il campionato.
Cagliari – Lazio 2-2
Un pareggio che non serve a nessuna delle due squadre nella partita più entusiasmante della ventottesima giornata, così si potrebbe riassumere la partita tra Cagliari e Lazio. I biancocelesti hanno pagato le fatiche di coppa contro la Dinamo Kiev e hanno disputato un match molto sottotono in Sardegna esibendo un gioco lento e prevedibile. I sardi hanno fatto la loro partita vincendo molto duelli sulle fasce ma alla fine sono stati poco fortunati: un autogol e l’incredibile gol di tacco di Immobile all’ultimo secondo (in molti hanno dato la colpa al portiere che per me non poteva nulla invece!) hanno tolto tre punti meritati alla squadra di Lopez che continua a non poter dormire sogni tranquilli.
Crotone – Sampdoria 4-1
Risoltato molto sorprendente a Crotone dove in molti davano per spacciato Walterone Zenga dopo le ultime due sconfitte e invece i calabresi hanno estratto dal cilindro una prestazione super (soprattutto nel primo tempo) che ha annichilito la Sampdoria di Giampaolo, per Zenga è così una bella rivincita contro la sua ex squadra. In casa Doria continua a non pagare in trasferta la consueta difesa alta proposta da Jean Paul: la Samp è un rullo in casa mentre in trasferta ha perso decisamente troppi colpi.
Bologna – Atalanta 0-1
Successo importante per l’Atalanta sul campo del Bologna, grazie a questi tre punti colti proprio allo scadere i bergamaschi vedono ancora il carrozzone dell’Europa League. L’uno a zero finale è stato fin troppo risicato per la squadra del Gasp perché i neroazzurri si sono dimostrati nettamente più forti dei bolognesi dell’orobico Donadoni, peccato solo che Pignatone Petagna sia incapace di tirare a rete mentre il Papu sembra davvero scarico dopo aver spesso giocato ogni tre giorni.
Sassuolo – Spal 1-1
Altro pareggio inutile tra Sassuolo e Spal, gli spallini si sono fatti preferire dal punto di vista dell’applicazione e del gioco ma hanno regalato ben due rigori alla squadra di Cappellino Iachini. Buon per Semplici che Politano, dopo aver strappato il pallone ad Acerbi, abbia deciso di farsi parare il rigore da Meret (il giocatore più importante dei ferraresi assieme ad Antenucci).
Genoa – Milan 0-1
Gira davvero tutto bene al Milan che dopo il passo falso in Europa League contro l’Arsenal ritorna al successo sbancando Marassi proprio all’ultimo secondo del match. I rossoneri sono sembrati abbastanza sulle gambe ed hanno sofferto per novanta minuti il pressing del Genoa, la squadra di Ballardini è passata addirittura in vantaggio sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma il Var ha annullato la segnatura per un fuorigioco al millimetro. Proprio quando tutto faceva presagire al classico pareggino, sul più classico dei lanci dell’Ave Maria in area di rigore, è sbucata la testa di André Silva che segna così il primo gol nel campionato italiano. Il tamarrone portoghese si è spettinato ma ha segnato un gol importantissimo per i suoi: il culo di Gattuso ricorda molto quello di Spalletti nel girone d’andata, chissà come finirà il derby tra gli sculati dell’andata (l’Inter) e gli sculati del ritorno (il Milan).
Inter – Napoli 1-1
Non è successo praticamente niente tra Inter e Napoli, le due squadre si sono infatti annullate a vicenda con pochissime occasioni sia su un fronte che sull’altro. I nerazzurri di Spalletti sembrano in crescita dal punto di vista fisico ma senza due esterni alti capaci di creare superiorità numerica (Perišić è andato in letargo a novembre, Candreva è quello che è) è notte fonda in attacco perché oltre il cross&corri questa squadra per come è strutturata non può proporre altro. Il Napoli invece ha palesato scarso mordente in attacco dove i tappetti Insigne e Mertens si sono schiantati contro gli armadi Miranda e Škriniar.