La trentesima giornata del massimo campionato ha offerto qualche spunto in più rispetto alle abituali placide monotonie delle ultime settimane calcistiche. La Juventus capolista supera l’esame San Paolo strappando contro l’agguerrito Napoli un pareggio importante in chiave titolo, la Roma si rifà sotto vincendo contro l’Empoli anche se i giallorossi dal punto di vista del gioco non hanno incantato. Si movimenta invece la zona Europa League: Lazio e Atalanta colgono due successi importantissimi in trasferta contro Sassuolo e Genoa mentre le milanesi s’impantanano contro avversari modesti. Il Milan non va oltre l’1 a 1 contro il derelitto Pescara mentre l’Inter viene addirittura sconfitta a San Siro dalla Sampdoria. In coda importante balzo in avanti del Crotone che adesso vede un po’ più da vicino l’Empoli, ora a -5, mentre Palermo e Pescara possono già tranquillamente iscriversi al prossimo campionato di Serie B.
Un piccolo commento sulla nostra Nazionale che ha colto due successi contro Albania e Olanda (quest’ultima però era una semplice amichevole e gli orange non sono più quelli dei tempi di Cruijff). Si sono lette molte critiche sul gioco di quest’Italia: Ventura dal canto suo sembra non avere le idee chiarissime sul piano tattico avendo alternato due moduli (il 3-5-2 ed il 4-2-4 chiamiamolo così) che sono asslutamente incompatibili tra di loro oltre che difficilmente integrabili. Però i risultati stanno parlando nettamente a favore di Mister Libidine: se si ecccettua per il mezzo black out in Macedonia il trainer genovese fino ad ora sta raccogliendo il massimo dai propri uomini e pian pianino sta avvviando gradualmente un ricambio generazionale per il futuro (a tirare la carretta però c’è sempre la vecchia guardia). Se non dovessimo centrare la qualificazione ai mondiali di Russia del prossimo anno non farei un dramma: l’importante è costruire una nazionale competitiva per l’europeo del 2020 ed i mondiali del 2022 dopo troppe occasioni sprecate nel passato, meglio non presentarsi ad un appuntamento piuttosto che arrivarci per poi fare le figure barbine fatte con Lippi e Prandelli.
Sassuolo – Lazio 1-2
Vittoria importante della Lazio sul campo del Sassuolo, i bianconcelesti nonostante avessero la testa tutta concentrata alla semifinale/derby di ritorno in Coppa Italia con un pizzico di fortuna che aiuta sempre i principianti (Simone Inzaghi) sono riusciti a sbancare Reggio Emilia. La Lazio ha giocato per un tempo sotto ritmo ma poi nella ripresa è riuscita a ribaltare la partita prima segnando il classico gol che spacca in due le partite (cioè quelli segnati alla fine del primo tempo) per poi trovare il gol del vantaggio grazie ad una clamorosa autorete. Decisivi nella ripresa gli ingressi si Lombardi e Keita, segno che Inzaghino sa leggere bene le partite.
Roma – Empoli 2-0
In serata successo con il più classico dei risultati della Roma sull’Empoli, un 2-0 firmato tanto per cambiare da Džeko che diventa così il miglior marcatore stagionale della storia giallorossa con trentatré centri, peccato che tutti questi gol non serviranno a far vincere una cippa alla Maggica. L’impressione mia è che se la Roma non riuscirà a centrare la finale di Coppa Italia ed il secondo posto Spalletti lascerà a qualcun altro l’eccitazione di giocarsi già la stagione ai preliminari di agosto.
Torino – Udinese 2-2
Per parlare del Torino, che ha pareggiato in casa contro l’Udinese sotto i soliti fuochi d’artificio una partita del tutto inutile, tocca sempre ripetere le stesse cose! La cosa curiosa è che dopo aver preso i classici gol da pollastri spennati, Mihajlović ha messo in campo un incredibile 4-1-5 alla Oronzo Canà che è valso la rimonta. In casa Udinese fa piacere che Scuffet sia tornato sui prodigiosi livelli d’inizio carriera e con Karnezīs i Pozzo possono tranquillamente monetizzare!
Pescara – Milan 1-1
Non è andato oltre l’1 a 1 il Milan sul campo del Pescara, Montella alla vigilia aveva affermato che la sua squadra soffre gli avversari di bassa caratura e sono d’accordo con lui: il Diavolo vive degli spunti a fase alterne degli attaccanti ma per il resto quest’anno si è spesso aggrappata alla buona sorte, alla grinta e alla condizione fisica, tutte armi tipiche delle squadrette provinciali. Questa volta però al Milan è girata male: l’autogollonzo di Paletta ed il liscione di Donnarumma sono cose che si vedono rare volte su un campo di calcio, però sotto di una rete, il Milan è riuscito segnare solo un gol contro un avversario ed un allenatore che in retroguardia lasciano parecchi spazi vuoti. Il Milan è una squadra che vale il settimo posto in classifica e settima in classifica si trova: Montella non né né un mago né una schiappa ma solamente un allenatore che sta cercando di cavare il massimo dai propri giocatori, quindi non capisco queli che lo criticano o lo riempiono di lodi quando si sa bene che al Milan l’allenatore è l’ultimissimo problema.
Palermo – Cagliari 1-3
Nella partita tra Palermo e Cagliari che di fatto consegna i siciliani alla cadetteria va registrato l’esordio storico di Han Kwang Song in Serie A che così diventa il primo calciatore della Repubblica Democratica Popolare di Corea a militare in uno dei primi cinque campionati europei (un altro coreano, Pak Kwang Ryong aveva già bagnato il suo esordio in Champions con la maglia degli elvetici del Basilea), in un calcio sempre più globalizzato due sono le strade che si possono precorrere: fare razzie a destra e manca (specie in Africa e Sudamerica) seguendo i capricci di loschi individui che si spacciano per procuratori, oppure contribuire attraverso ad una giusta e corretta cooperazione alla crescita dei paesi “in via di sviluppo calcistico”. Far giocare in Serie A un nordcoreano, un cinese o un vietnamita è una buona opportunità per far crescere calcisticamente delle nazioni che hanno un sano progetto sportivo alle proprie spalle e che sono fuori dai giri torbidi dei mercanti della pedata.
Genoa – Atalanta 0-5
Cinque a zero umiliante dell’Atalanta rifilato sul campo del Genoa (dolcissimo ritorno per Gasperini nella città in cui è considerato un Profeta) che corrobora il sogno europeo per i bergamaschi. I rossoblu invece hanno vissuto un incubo simile allo 0-4 contro il Siena di qualche anno fa quando sulla panchina del Vecchio Balordo sedeva il Mollo Malesani, per il povero Mascio Mandorlini, che comunque se l’ è cercata schierando il difensore Izzo da centromediano metodista (!!), un pomeriggio da incubo che potrebbe costargli già l’esonero. L’ineffabile Preziosi, con uno dei suoi soliti giochetti, infatti lo ha prima confermato per poi contattare Jurić…
Chievo – Crotone 1-2
Importante successo del Crotone sul campo del Chievo: i calabresi sono forse la squadra più scarsa tra le venti del nostro campionato però almeno in campo danno sempre il massimo anche se per poter sperare nel miracolo forse manca un pizzico di consapevolezza dei propri mezzi e di convinzione oltre che un calendario favorevole. Gli incontri previsti nei prossimi mesi infatti aiutano molto i toscani che tra la trentaquattresima e la trentaseiesima giornata avranno un trittico abbordabile (Sassuolo, Bologna, Cagliari) mentre il Crotone dovrò vedersela con tnte big (Inter, Milan, Juve, Lazio), sperare non costa nulla ovviamente!
Fiorentina – Bologna 1-0
Vittoria 1-0 della Fiorentina sul Bologna in un derby dell’Appennino abbastanza anonimo che sembrava un’amichevole post campionato, un successo che permette ai gigliati di sperare ancora nel sesto posto.
Napoli – Juventus 1-1
E’ finita 1 a 1 l’atteso posticipo domenicale del San Paolo tra Napoli è Juventus, un pareggio che serve poco ai napoletani e tanto ai torinesi che adesso vedono da vicino lo scudetto. La Vecchia Signora ha fatto le prove generali della doppia sfida che l’attende contro il Barcellona: ha colpito al primo tentativo sfruttando un’amnesia della difesa avversaria e poi ha badato soprattutto a difendersi con ordine, senza catenacciare, venendo bucata solo in un’occasione. Del resto il gioco del Napoli è una riproduzione un po’ personalizzata e artigianale di quello dei blaugrana, con l’unica differenza che da una parte ci sono Insigne, Mertens e Callejon, dall’altra Messi, Neymar e Suarez! La Juventus però l’ho vista bella tosta ed agguerrita: in retroguardia i difensori di Allegri non perdono mai un duello contro i propri avversari tanto che il vecchio Buffon viene chiamato raramente alla parata, bisognerà vedere però come Bonucci e soci se la caveranno contro i migliori attaccanti del globo terracqueo. A proposito di attaccanti, a Fuorigrotta c’era un grande assente ingiustificato: Gonzalo “El Pipita” Higuain, che non ha toccato biglia per novanta minuti obbligando i suoi compagni di fatto a giocare in dieci. Chissà se il pingue argentino si sta “risparmiando” in vista del Barça o se si era abbuffato di pasta e pizza napoletana nel pre-partita …
Inter – Sampdoria 1-1
Dulcis in fundo, la sorpresa della giornata è sicuramente il successo della Sampdoria in casa dell’Inter: i nerazzurri sono in debito d’ossigeno dopo la lunga e fruttuosa rincorsa e si sono fatti prima raggiungere e poi superare (rigore in seguito a parata “epica” di Brozović) da una squadra che non ha nulla da chiedere al proprio campionato che però ha scoperto un gran bel giocatore in attacco, parlo di Schick (che tra l’altro ha anche una gran bella sorella!). L’Inter con la sconfitta di stasera ha confermato di non poter ambire in nessun modo alla Champions: una squadra che si regge su appena undici titolari decenti e senza ricambi all’altezza non può pensare di andare oltre il quarto/quinto posto, poi se Icardi sbaglia gol incredibili come quello di ieri e Candreva e Perišić sono giù di corda, non segna davvero nessuno e nel calcio se non segni non vinci!