
E’ arrivato il fatidico verdetto: la Juventus ha vinto il fatidico sesto scudetto consecutivo superando così il record di cinque tricolori consecutivi della Vecchia Signora edizione Quinquennio dorato (1930-1935) e del Grande Torino (1942/43 e 1945-49 con interruzione bellica nel mezzo), è la prima volta che una squadra militante in uno dei tre massimi campionati europei (Liga, Premier League, Serie A) riesce a vincere sei titoli consecutivi, un indice di quanto squilibrio ci sia attualmente nel calcio di casa nostra. Dopo aver messo in settimana in saccoccia la Coppa Italia (battuta una Lazio che a dir il vero non ha opposto troppa resistenza) ora la banda del bischero Allegri si prepara a confezionare un Triplete che sarebbe storico per la prestigiosa società bianconera che eguaglierebbe l’impresa degli odiati rivali dell’Inter ai tempi di Mourinho. Festeggiano, anche se con più moderazione, l’Atalanta matematicamente quinta (e con serie ambizioni di quarto posto!) e il Milan che torna in Europa dopo tre anni di assenza centrando il sesto e ultimo posto per l’Europa League. In coda il Genoa la scampa ancora una volta mentre Crotone ed Empoli dovranno sudare fino all’ultimo minuto.
Chievo – Roma 2-5
La Roma, come da sua tradizione di eterna incompiuta, ha provato in tutti i modi a complicarsi la vita in casa del Chievo ma alla fine i giallorossi sono riusciti a vincere: bomber Džeko si è confermato capocannoniere del campionato con caterve di gol in incontri inutili e scene mute o quasi nelle partite che scottano, il Faraone El Sharaawy con i campi asciutti primaverili e le maglie allentate delle difese avversarie invece sta tornando sui suoi standard dei primi tempi milanesi. Curioso siparietto all’87’ minuti quando sono entrati in campo Francesco Totti classe 1976 con la maglia della Roma ed Emanuel Vignato classe 2000 con la casacca del Cèo: i due potrebbero essere tranquillamente padre e figlio!
Napoli – Fiorentina 4-1
Altra goleada del Napoli che si sbarazza con un secco 4-1 di una Fiorentina che non è parsa particolarmente vogliosa ed entusiasta di acchiappare il sesto posto (seccatura per il successore del portoghese). Il piccolo folletto Mertens ha scalzato Belotti dal secondo gradino dei bomber (sul primo c’è sempre Bobo Vieri, hihhi!) toccando quota ventisette, il suo gemello zarro Insigne con questa primavera pare aver raggiunto finalmente la tanto agognata maturità, peccato che il campionato sia agli sgoccioli e che l’estate pallonara non presenti appendici importanti.
Juventus – Crotone 3-0
Saltato (inspiegabilmente) il match dell’ora di pranzo, nel primo pomeriggio tutti i riflettori erano puntati sullo Juventus Stadium dove i padroni di casa hanno asfaltato il Crotone suggellando il sesto sigillo consecutivo in pieno stile Lione di qualche lustro fa in Francia. La Juventus agnelliana si conferma semplicemente la società più potente e meglio organizzata del nostro campionato: radicata capillarmente sul territorio, padrona del mercato interno come da tradizione (Allodi, Boniperti, Moggi, Marotta, il discorso non cambia) adesso la Fidanzata d’Italia deve assolutamente prendere di petto la situazione senza calcoli di sorta e issarsi sul tetto d’Europa: se Allegri non se la farà in braghe come i suoi noti predecessori Lippi e Trapattoni la tripletta è vicina perché quella del 2 giugno a Cardiff si prospetta come un’occasione che non ricapiterà a breve! Intanto il flemmatico livornese, con lo spumante in testa, è riuscito ad avere una capigliatura peggiore di quella di Conte!
Milan – Bologna 3-0
Festeggia quasi come avesse vinto uno scudetto il Milan che, sbarazzandosi del Bologna dell’ex gloria rossonera Donadoni, ritorna in Europa dopo tre stagioni di assenza. In tempi bui come questi per il calcio a Milano il sesto posto conquistato dalla squadra rossonera sembra un mezzo miracolo sportivo. In realtà Montella ha semplicemente il suo sporco dovere lavorando con serietà e giudizio: la rosa valeva il sesto posto ed è arrivata sesta, tante buone prestazioni contro le cosiddette grandi, tante battute a vuoto con le piccole. Adesso sarò curioso di vedere quanti “top player” si presenteranno a fine giugno in ritiro per affrontare i preliminari di Europa League…
Empoli – Atalanta 0-1
Il Papu Gomez corona la sua annata strepitosa con l’ennesimo sigillo e la convocazione nella Nazionale argentina, l’Atalanta ora rischia addirittura di arrivare quarta in classifica se la Lazio non vincerà a Crotone e la Dea farà il proprio dovere contro il Chievo: la quarta piazza rappresenterebbe il miglior risultato in assoluto nella storia della squadra nerazzurra (il miglior piazzamento è il quinto posto del 1947/48, eguagliato già matematicamente in questa stagione). L’Empoli invece dovrà vincere a tutti i costi la prossima partita contro il Palermo stando attento al strambo meccanismo del paracadute: se retrocederà il Crotone i rosanero incasseranno 40 milioni, se retrocederà l’Empoli invece i siciliani incasseranno 25 milioni , circa la metà perché i toscani sono da tre stagioni in Serie A. Normale quindi che domenica prossima il segno 2 sulla ruota di Palermo sia pressoché scontato!
Genoa – Torino 2-1
Altra salvezza immeritata e giunta per il rotto della cuffia per il Genoa che batte un Torino mollo e senza motivazioni, i granata non si sono così vendicati della retrocessione del 2009 causata proprio dalla squadra di Preziosi. Il giocattolaio di par suo ha rilasciato le solite dichiarazioni reticenti: “Ho sofferto tanto, è stato uno dei campionati più duri, ma alla fine abbiamo tirato un grosso respiro di sollievo. Cedere il club? Ho raggiunto l’età per potermi ritirare, anche per via della salute. Il problema è trovare acquirenti seri per portare la società dove merita. Nel mondo del calcio si sono fatti vivi anche i Manenti!” Povero Genoa!
Sassuolo – Cagliari 6-2
Tra Sassuolo e Cagliari pioggia di gol che permette ai neroverdi di scalare ancora posizioni in classifica nonostante non abbiano più nulla da chiedere: il Cagliari con i suoi settantacinque gol subiti si conferma la seconda peggior difesa del campionato e pensare che Rastelli viene considerato un difensivista!
Udinese – Sampdoria 1-1
Uno a uno irrilevante tra Udinese e Sampdoria che merita di essere commentato solo per la rissa da saloon tra Muriel e Danilo, ex compagni di squadra che probabilmente dovevano regolare qualche conto rimasto in sospeso.
Lazio – Inter 1-3
La Lazio ha ufficialmente staccato la spina dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia persa contro la Juventus: all’Olimpico è risucita a vincere anche la nuova Inter targata Vecchi (prima vittoria in Serie A per lui) che nelle ultime settimane non riusciva a battere nemmeno una squadra di scapoli e ammogliati. Nei nerazzurri l’assenza del fenomeno da social network Icardi non si è fatta sentire e non mi stupisce più di tanto la faccenda: giocare in trasferta con il Wandito equivale sempre partire in campo con un uomo in meno visto il suo scarso attributo in termine di corsa e sacrificio nei confronti dei compagni.
Pescara – Palermo 2-0
Posticipo del lunedì da leccarsi i baffi tra Pescara e Palermo (in quanti l’avranno visto?), vincono i padroni di casa con reti dei carneadi Murić e Mitrita.