Francesco Totti

Si è ufficialmente concluso il campionato di Serie A 2016/17 con molti verdetti che profumano di record, vediamoli nell’ordine:

  • Juventus campione d’Italia (per la sesta volta consecutiva, record assoluto per la Serie A e i tre principali campionati europei ovvero Liga, Premier League e Bundesliga)
  • Roma seconda classificata e che accede direttamente ai gironi di Champions League. Negli ultimi sedici campionati post scudetto del 2000/01 i giallorossi hanno centrato la piazza d’onore in ben nove circostanze (e ben quattro con Lucianone Spalletti in panchina), anche questo si tratta di un record per il nostro campionato.
  • Napoli terzo in classifica e che dovrà affrontare l’ostico preliminare di Champions League che negli ultimi anni ha riservato solo brutte sorprese alle squadre dello stivale.
  • Atalanta e Lazio, rispettivamente quarta e quinta in graduatoria, accedono direttamente ai gironi di Europa League, il quarto posto della squadra bergamasca rappresenta un record assoluto nella storia della Dea.
  • Milan, sesto in classifica, che accede ai preliminari di Europa League.
  • In Serie B scendono Empoli, Palermo e Pescara. Amara la retrocessione dei toscani che scendono in cadetteria senza mai essere stati tra le ultime tre squadre del campionato per più di venticinque giornate consecutive, anche questo è un record assoluto per i campionati a venti squadre.
  • Dalla Serie B sono già salite Spal ed Hellas Verona mentre Carpi (che ha eliminato a sorpresa il Frosinone), Benevento e Perugia battaglieranno ai play-off per l’ultimo posto disponibile.

La copertina dell’ultimo turno del nostro campionato è tutta su Francesco Totti: a quasi quarantuno anni il Pupone infatti chiude la sua lunga storia d’amore con la Roma congedandosi davanti alla sua gente, non è una blasfemia affermare che per uno come me, che ha iniziato a seguire il calcio da piccolino quando il Pupone già furoreggiava nella Roma zemaniana, il ritiro dal calcio giocato di Francesco Totti equivale alla morte di un Papa.  E se come si suol dire “morto un papa se ne fa un altro” l’addio di Totti dalla Roma potrebbe lasciare con sé un vuoto incolmabile oltre che un pesante fardello per chi verrà a dirigere la società giallorossa. Il ritiro dal calcio giocato del grande capitano giallorosso ha fatto passare un po’ in secondo piano la straordinaria impresa del Crotone che ha coronato la sua incredibile rimonta con una salvezza che profuma di miracolo. Ripercorriamo le partite dell’ultimo turno:

Bologna – Juventus 1-2

Passerella con vittoria (in rimonta) per la Juventus che a Bologna si è imposta allo scadere con rete del “piccolo Balotelli” Kean e gli occhi del “pizzaiolo di Haarlem” Carmine Raiola stanno già luccicando di tanti $ come quelli di Paperon de’ Paperoni! Visto che della partita giocata al Dall’Ara non frega niente a nessuno volevo fare qualche piccolo appunto sulla finale del tre giugno con tanto di pronostico: la Juventus è una squadra contro la quale i singoli del Real Madrid possono andare in difficoltà perché nessuna squadra europea può vantare un pacchetto arretrato come quello bianconero, capace di far sentire la propria presenza agli attaccanti avversari. E’ scontato dire che la partita si deciderà a centrocampo: entrambe le squadre vantano un solo incontrista di ruolo (Khedira da una parte e Casemiro dall’altra) ed è probabile che Allegri contrasti i palleggiatori delle meringhe con una mediana ed una difesa più imbottita. Nel 4-2-3-1 di riferimento io farei giocare Barzagli a destra nella zona di Cristianuccio e taglierei un’ala (Cuadrado è il più indiziato) alzando di qualche metro la posizione di Dani Alves, il vero valore aggiunto di questa Juve in Europa (e da ex barcellonista avrà motivazioni da vendere), per il resto la Juventus dovrà essere attenta a non tradire il proprio DNA basato sulla solidità e sulla sostanza ma allo stesso tempo dovrà avere un po’ di insana follia calcistica che in appuntamenti del genere è spesso mancata. Pronostico? Cinquante e cinquanta, sono salomonico perché vedo tantissimo equilibrio tra le due squadre!

Atalanta – Chievo 1-0

All’Atalanta è bastato uno striminzito 1-0 sul Chievo per riscrivere nuovamente la storia: il successo ottenuto sui veronesi e la sconfitta della Lazio a Crotone del giorno dopo ha permesso al Papu Gomez e alla sua ciurma di centrare un quarto posto che supera il quinto del campionato 1947/48 (torneo di ventuno squadre e non a venti come questo) quando la squadra allenata allora da Ivo Fiorentini totalizzò ben 44 punti (60 con la regola dei tre punti), cioè dodici in meno rispetto a quanto raccimolato dalla squadra di Gasperini in questa straordinaria stagione. Un peccato solo che i lavori per il nuovo stadio partiranno appena l’anno prossimo, l’Europa a bergamo avrebbe meritato una cornice più degna.

Cagliari – Milan 2-1

Sconfitta indolore per il Milan a Cagliari: i rossoneri hanno già il sesto posto in saccoccia e sono andati in Sardegna per una piacevole gita di premio. Certo che finire a nove punti dall’Atalanta in altri tempi sarebbe stata una cosa semplicemente imperdonabile ma oggi è un altro Milan ed un’altra società. Quest’estate però almeno il mercato (per quello che è il livello del Diavolo) ci sarà e anche bello dispendioso e non più all’insegna di vecchie glorie e parametri zero.

Roma – Genoa 3-2

Secondo posto con il brivido per la Roma che contro un Genoa già salvo ha fatto di tutto per complicarsi la vita salvo sfangarla all’ultimo minuto grazie al gol di Perotti (non Attilio, ex trainer del Genoa tra l’altro), l’addio di capitan Ciccio Totti così è stato suggellato nel modo migliore. In questi giorni molto si è detto sul Pupone, per me Totti è la Roma e la Roma è Totti quindi vedo altamente improbabile che il capitano giallorosso vada a giocare altrove indossando una maglia diversa da quella giallorossa, più facile che er Pupone resti all’interno del mondo della Roma con compiti di pura rappresentanza per evitare che in seno alla società di Trigoria (dove gli americani sono sempre sul giro d’aria per questioni i stadio e business) si crei un vuoto di potere troppo grande. In Vaticano morto un Papa se ne fa un altro, a Trigoria invece per ritrovare un personaggio come Totti (fuoriclasse, romano e romanista) bisognerà attendere molto a lungo.

Sampdoria – Napoli 2-4

Vittoria pirotecnica del Napoli sul campo della Sampdoria che però si è rivelata completamente inutile per raggiungere la seconda piazza che, a mio avviso, la squadra del scorbutico Sarri avrebbe meritato di più per continuità e qualità del gioco espressa rispetto ad una Roma che è andata spesso troppo a sprazzi. Però i giallorossi hanno mostrato un gioco talvolta più efficace mentre il ciuccio ha palesato schemi troppo monotematici (sebbene ariosi) che a volte si sono incagliati contro avversari di scarsa qualità (le partite a Pescara e Palermo in casa sono emblematiche). E occhio che il prossimo preliminare potrebbe già incanalare l’annata sportiva 2017/18 del Napoli come già successo due stagioni fa.

Crotone – Lazio 3-1

Il Crotone corona la sua straordinaria rimonta battendo una Lazio ormai cotta e demotivata e centra una salvezza che ha veramente del miracoloso se si pensa che alla fine del girone d’andata i calabresi erano ultimi staccati con nove punti! La rimonta clamorosa del Crotone non ha precedenti nel nostro calcio (almeno da quello che posso ricordare): il Chievo di Di Carlo (2008/09) fece qualcosa di simile del genere ma in quel caso importante fu la scossa apportata dal cambio di panchina. La Reggina di Mazzarri centrò una salvezza insperata ma solo a causa della pesantissima penalizzazione, senza il -11 la squadra calabrese avrebbe centrato tranquillamente l’Europa! L’unico caso che trovo abbastanza simile a quello del Crotone è quello del Verona 1989/90, ultimo staccato per gran parte della stagione, ebbe un’impennata nell’ultimissima parte della stagione che però non gli permise di salvarsi nonostante una grande vittoria sul Milan sacchiano. Curioso come la salvezza sia stata griffata da tale Nalini, ventisei anni, un tizio che fino a qualche anno fa faceva l’operaio, tanto per rendere ancora più gustosa e pepata la favola crotonese!

Palermo – Empoli 2-1

Piange lacrime amare l’Empoli che perde incredibilmente contro un Palermo che si è fatto un baffo della storia del paracadute (ai giocatori interessa piazzarsi sul mercato mica fare gli interessi di una società di cui non gliene può fregar di meno). I toscani retrocedono con pieno merito perché dal punto di vista della qualità del gioco e dei singoli è stata una delle più brutte squadre di questo campionato, per di più gestita da un amministratore di condominio più che da un allenatore (Martusciello ha allenato in Serie A vi rendete conto!). Poi una squadra che in attacco non segna manco buttando il pallone con le mani, divorandosi sullo 0-0 occasioni come quelle sciupate da Maccarone è Dioussé, merita tutta la vita di retrocedere! La retrocessione dell’Empoli, per dinamica ed esito, mi ha ricordato molto quella del Verona del Mollo Malesani stagione 2001/02 che precipitò in B senza mai essere stato tra le ultime quattro squadre del campionato per trentatré giornate su trentaquattro. All’ultima partita a quel Verona, che annoverava gente come Mutu, Camoranesi, Frick, Gilardino, Paolo Cannavaro, Oddo, bastava un semplice pari e invece beccò tre sberle in quel di Piacenza: fu l’altra faccia della medaglia, meno celebre, del Cinque Maggio.

Inter – Udinese 5-2

Cinquina dell’Inter sull’Udinese in una sorta di amichevole di fine stagione che ha inaugurato l’oscena nuova casacca della Beneamata con tanto di codice a barre nerazzurro… Alla Pinetina si preannuncia l’ennesima estate bollente: nuovo direttore sportivo, nuovo allenatore, nuovi giocatori che sostituiranno i vari Brozović, Carrizo, Perišić (di gran lunga l’elemento più forte dei nerazzurri che ovviamente lascerà la Pinetina!) mentre bidoni conclamati come Kondogbia difficilmente verranno sbolognati altrove visto che non li vuole nessuno. Ovviamente fattori del genere condizioneranno e non poco l’operato del nuovo tecnico: il biscione nerazzurro si mangia sempre la coda!

Torino – Sassuolo 5-3

Torino e Sassuolo sono state le squadre più divertenti di questo campionato e infatti la partita è finita con un pirotecnico 5-3 per i granata, il Gallo Belotti però ha segnato solo un gol e da possibile capocannoniere si è ritrovato così nel giro di poche settimane sul gradino più basso del podio.

Fiorentina – Pescara 2-2

Si è concluso con un modesto pareggio contro il derelitto Pescara l’avventura alla Fiorentina di Paulo Sousa (giubilato in curva da cori eloquentissimi…), sarà Pioli infatti il nuovo tecnico della viola. In casa Pescara, opo l’ennesima retrocessone con infamia, Zeman potrebbe aver diretto la sua ultima partita in Serie A. Dico dovrebbe perché si sa che il boemo fumante ha sette vite come i gatti!