La sesta giornata di campionato ha ulteriormente confermato lo strapotere di Napoli e Juventus che comandano la testa del campionato con sei vittorie su sei partite disputate e ritengo difficile che entrambe le squadre possono rallentare la marcia con il proseguo del campionato: la zebra ha singoli che le altre contendenti se li sognano, il ciuccio un gioco di squadra che non ha pari in Europa come abbiamo già detto. La diarchia per ora sembra essere messa in discussione dalla sola Inter che è ritonata a vincere, seppur a fatica, contro il modesto Genoa. Ha fato scalpore invece il tonfo del Milan, mai sceso davvero in campo in quel di Genova contro la Sampdoria, ora Montella è in forte discussione come molti tecnici di casa nostra (Pecchia, Delneri, Baroni, Jurić), si preannuncia così una settimana calda per tanti mister.

Nella seconda settimana di coppe europee in Champions League Juventus, Roma e Napoli devono già rincorrere le contendenti. La Juve ha una partita da non sbagliare in casa contro i greci dell’Olympiakos: Higuain e soci faranno fatica perché reduci dalle scorie del derby ma credo che alla fine la spunteranno. Il Napoli invece dovrà vedersela contro il Feyenoord, anche in questo caso la vittoria della squadra di Sarri mi sembra abbastanza scontata. Facile anche l’impegno della Roma sul campo del Qarabağ, avversario modesto che potrebbe scatenare il solito bomber Džeko, cui piace sempre fare gol “facili”.  In Europa League impegni abbordabili per Lazio e Milan (i belgi del Zulte Waregem e gli ex italiani, ora croati, del Rjieka/Fiume) mentre l’Atalanta cerca la difficile impresa sul campo dell’Olympique Lyonnais. Due vittorie e una sconfitta sono il mio personale pronostico.

Roma – Udinese 3-1

Contro la disastrosa difesa dell’Udinese è bastata una Roma discreta per portare a casa i tre punti. Di Francesco sta facendo per ora un buon lavoro: sta gestendo bene la rosa a disposizione con il turn-over (l’esatto contrario di Spalletti) e dal punto di vista del gioco s’intravede già qualche sprazzo di bel calcio, il gol del 2-0 (spostamento del centravanti sulla fascia e cross dal centro per l’inserimento della mezzala) è tipica del credo eusebiano. Resta da testare la validità di questo gioco e di questi schemi  contro avversari di maggiore caratura. Capitolo Udinese: con una difesa del genere, che definire schifosa è un eufemismo, la squadra è destinata a fare ben poca strada. Scuffet è già stato ben che bruciato e adesso non credo che il pensionato Bizzarri (anzi “Bisarri” come da pronuncia rioplatense) sarà capace di dare chissà che sicurezza ai vari Barak, Stryger, Nuytinck, gente che qualche anno fa avrebbe fatto fatica a giocare in Serie C.

Spal – Napoli 2-3

Se il Napoli riesce a vincere partite complicate come questa di Ferrara (non Ciro!) contro la Spal allora significa che i napoletani quest’anno lasceranno ben pochi punti per strada. Ciò che impressiona della banda Sarri è il carattere, la voglia di vincere e di rimontare anche in situazioni molto difficili. Inutile però girarci attorno: il grosso problema di questa squadra è Reina che non conferisce sicurezza al pacchetto arretrato (che non posso nemmeno più soprannominare “Ducione” perché altrimenti Fiano si incazza!). I difensori del Napoli già tendono ad andare in difficoltà a causa della tattica di gioco spericolata della squadra, in più aggiungici un portiere che non da sicurezza alle loro spalle e i sogni di gloria del Napoli potrebbero incrinarsi. Però, con un attacco così (record di gol segnati per i campionati a venti squadre nelle prime sei giornate) ed un carattere di questo tipo è lecito sognare sotto il Vesuvio.

Juventus – Torino 4-0

Pensavo ad un derby equilibrato dove la Juventus avrebbe incontrato più di qualche difficoltà contro il Torino, ebbene sono stato smentito alla grandissima! Di fatto, anche in undici contro undici, non c’è stata mai partita: la Vecchia Signora ha giocato la migliore partita di questo inizio campionato pressando a tuttocampo e palesando finalmente una ottimale condizione fisica. Certo, ancora una volta i campioni si sono aggrappati ai singoli e agli episodi, all’espulsione o al vantaggio regalato da una sciocchezza dell’ex Rincon (cui questa settimana, poverino, fischieranno anche le orecchie!), però se la Juventus gioca con questa intensità non ce n’è per nessuno! In casa Toro si sono commessi i soliti errori, troppa foga, troppa enfasi per una singola partita. Mondonico diceva bene che il suo Torino doveva giocare contro la Juve facendo l’indiano contro il cowboy, invece lo Sputacchione Mihajlović continua a volerla sempre buttare sull’intensità e sul fisico e, se fossi in lui, nei prepartita starei un po’ zitto e mi limiterei a far scendere l’adrenalina della propria truppa. Hai voglia a parlare di “ricchi e poveri” (e spero per il sebo che non sia un fan di quel gruppo!) quando al secondo anno non hai ancora trovato né un modulo né una fase difensiva accettabile per la tua squadra! Caro Sinisa, meno chiacchiere e più travai come dicono a Torino!

Sampdoria – Milan 2-0

Sconfitta giusta e meritata del Milan che a Genova è stata sconfitta da una Sampdoria semplicemente meglio messa in campo, così si può riassumere il match: da una parte (doriana) un Zapata segna e dall’altra parte (milanista) un Zapata fa segnare! Adesso tutti danno addosso a Montella che però, secondo me non ha poi ste grandi colpe. Il portiere è sopravvalutato, la difesa ha solo centrali lenti come la fame che se imbucati in velocità soffrono, Bonucci è un leader a chiacchiere, a centrocampo a parte Biglia nessuno conosce che nel calcio esiste anche una fase difensiva, sul centrosinistra Çalhanoğlu o Bonaventura sembrano pesciolini smarriti. L’attacco è ben fornito ma manca una seconda punta agile perché Suso, è tutto tranne che una seconda punta capace di attaccare gli spazi ma un giocatore che ama partire palla al piede. L’unica colpa che si può attribuire al napoletano è l’incapacità di motivare i suoi in certe partite e contro certi avversari e di cambiare le carte in tavola. Però questo è è il telaio e anche se costa parecchio non è che si possa fare chissà che.

Inter – Genoa 1-0

All’ultimo minuto l’Inter riesce a piegare la strenua resistenza del Genoa grazie ad un’inzuccata dello spernacchiatissimo D’Ambrosio. Il Genoa è venuto a giocarsela a San Siro senza timori reverenziale ma alla fine ha dovuto pagare dazio immeritatamente, segnale che certe stagioni nascono male e tendono a finire male. La stagione è iniziata bene per l’Inter e ovviamente tifosi e simpatizzanti sperano che finisca così facendo gli scongiuri che non capiti quello che è successo due stagioni fa con il Mancio. Questa volta il Spalla l’ha vinta con i cambi (Eder per Perišić mossa azzeccata) oltre che con il fondoschiena, fino a quanto durerà questo trend?

Inter – Genoa 1-0

Successo facile e comodo della Lazio su ciò che resta dell’Hellas Verona, contro la difesa ed il centrocampo di burro dei veronesi Cirone Immobile si è esaltato con una doppietta mentre è riuscito a sgollare anche il carnade Marušić. In casa Hellas buio pesto: presidente latitante, direttore sportivo ed allenatore palesemente non all’altezza. Il Pazzo Pazzini da buon toscanaccio non le ha comunque mandate a dire: “Il problema non è che non segniamo, il problema è che non tiriamo in porta. Ci manca coraggio e gioco”. Forse le orecchie dell’avvocato Pecchia stanno fischiando ancora!

Crotone – Benevento 2-0

Vittoria importante per il Crotone che ha fatto suo lo scontro tra matricole contro il Benevento. Si sono visti sprazzi della squadra che l’anno scorso ha centrato una clamorosa rimonta ed in questo campionato così polarizzato e livellato verso il basso basta qualche vittoria dall’elevato peso specifico per portarsi in acque sicure. Il Benevento invece drammaticamente non riesce a segnare in nessun modo, nemmeno su calcio di rigore! I campani hanno commesso l’errore di rinnovare la squadra prendendo mezze tacche a destra e a manca dimenticandosi di prendere un centravanti come Dio comanda.

Cagliari – Chievo 0-2

Sorprendente secondo ko consecutivo del Cagliari che ha subito un’altra battuta d’arresto tra le mura amiche. Sardi spuntati e slegati a centrocampo riferiscono le cronache, il Chievo è una delle squadre meglio messe in campo e brava a giocare corta e compatta e non può sorprendere più di tanto se i mussi sono tornati a casa con tre punti dalla Sardegna. In una squadra piena zeppa di anziani fa piacere che il bravo Maran abbia fatto giocare un giovane, tale Stępiński che ha ripagato la fiducia del pelatone di Trento con un bel gol.

Sassuolo – Bologna 0-1

In un’edizione in tono minore della famosa Secchia Rapita di Tassoni il Bologna sbanca il campo del Sassuolo (che però è a Reggio Emilia!) con un gol di un altro semisconosciuto Okwonkwo (sì si scrive così). Il derby non è stato memorabile, entrambe le squadre sono scese in campo con un super prudente 5-3-2 giocando di fatto a specchio, le lune dei bolognesi dipendono soprattutto da Verdi cui Donadoni ha cucito la squadra addosso ma che mi sembra più a suo agio partendo da defilato. In casa Sassuolo mi chiedo ancora come possa allenare un tipo come Bucchi in Serie A che sta smantellando pezzo per pezzo quanto fatto di buono da Di Francesco.

Fiorentina – Atalanta 1-1

Bel posticipo tra Fiorentina e Atalanta, due squadre hanno giocato a viso aperto senza troppi tatticismi. Questa partita ha confermato a mio modo di vedere che la Var non serve ad un’acca se non ad alimentare ulteriori confusioni e polemiche: un rigore regalato all’Atalanta (poi sventato da Sportiello ex dal dente avvelenato), due rigori non dati evidentissimi alla Fiorentina. Gigliati che tra l’altro non avrebbero nemmeno meritato la vittoria perché sono stati sovrastati nel gioco dall’Atalanta: spuntati in attacco, traballanti in difesa, i ragazzi del sempre più barbuto Pioli si sono aggrappati alle prodezze del figlio d’arte Chiesa e alla parate di Sportiello. Dopo che sopravvalutato Babacar, altro giocatore che vive ormai di rendita dopo i promettenti esordi, si è divorato incredibilmente un contropiede è giunto il meritato pareggio della Dea con l’elvetico Freuler, alla fine tutto giusto e tutti (quasi) contenti!