Alla settima giornata di campionato si registra la prima frattura in vetta: il Napoli ha strapazzato in casa il Cagliari e resta solo al comando perché la Juventus ha colto un pareggio rocambolesco sul campo di Bergamo contro l’Atalanta.

La Vecchia Signora si è fatta raggiungere al secondo posto dall’Inter che ha vinto, pur soffrendo, sul campo del Benevento che dopo sette partite è rimasto ancora a quota zero punti.

Se la Roma ha ficcato un altro chiodo sulla panchina di Montella maramaldeggiando San Siro, il Torino si è suicidato incredibilmente in casa contro il Verona. Il pareggio dei veneti ha rimescolato un po’ le carte in fondo alla classifica: l’Udinese battendo nettamente la Sampdoria momentaneamente si toglie dagli impicci mentre oltre al Benevento, fermo ancora al palo, rimangono impelagate Genoa e Sassuolo.

E’ stata una settimana europea quasi trionfale per le nostre squadre impegnate in Champions League ed Europa League: Napoli e Juventus si sono sbarazzate in modo abbastanza netto delle loro modeste avversarie (Feyenoord ed Olympiakos) mentre la Roma ha sofferto ma è risucita comunque a passare sul campo del modesto Qarabağ.

Probabili a questo punto le qualificazioni per Napoli e Juventus, più difficile quella della Roma che dovrà sperare in qualche regalo da parte di Conte.

In Europa League facile successo per La Lazio sui modesti belgi del Zulte Waregem mentre il Milan deve sudare le classiche sette camicie per battere il Rjieka/Fiume, ancora a segno un provvidenziale Cutrone. Infine merita un elogio l’Atalanta che ha sfoderato una signora partita sul campo dell’Olympique Lionnais centrando un meritato (e prestigioso) pareggio. Sarà una settimana importante anche per la Nazionale italiana: i match contro Albania e Macedonia saranno due formalità però questi impegni saranno importanti per sapere se la comitiva azzurra si è ripresa dalla scoppola rimediata in terra di Spagna e se segue ancora il proprio CT, staremo a vedere!

Udinese – Sampdoria 4-0

Si è risvegliata dal torpore l’Udinese che contro la Sampdoria è addirittura dilagata con una quaterna, si è risvegliato dal letargo anche il cornutone Maxi Lopez cui Delneri sta cucendo la squadra addosso rinnegando il suo canonico 4-4-2 in favore di un più coperto ed elastico 4-5-1 che sa esaltare il contropiede.

In casa Samp la solita difesa alta di Giampaolo non è funzionata ed alla fine i doriani sono tornati a casa con quattro pezzi sul groppone dopo l’ottima prova contro il Milan.

Genoa – Bologna 0-1

Vittoria pesante per il Bologna sul Genoa o meglio su ciò che resta del glorioso Grifone, travagliato da voci di cambio di guida societaria che stanno mandando ancora più nel pallone una squadra modesta con pochi pezzi di valore (Perin, il vecchio Pandev) contornati dalla solita pletora di carneadi calcistici senza arte né parte.

Jurić da buon dalmatinsko va avanti cocciutamente per la sua strada con un tridente spericolato, va comunque detto che la sua squadra è talmente mediocre che anche giocando in maniera sparagnina non concluderebbe nulla.

Complimenti vivissimi invece a Donadoni che ha dato un’anima ed un’impronta ad una squadra che l’anno scorso non aveva con un centrocampo che riesce tranquillamente a supportare tre/quattro giocatori di doti squisitamente offensive.

Napoli – Cagliari 3-0

Pranzo di gala che vale la vetta per il Napoli che fa un solo boccone del Cagliari che è sceso in campo con la bandiera bianca fin dal primo minuto. C’è da dire che contro il gioco proposto dal Napoli c’è poco da fare anche per squadre che si difendono con ordine: i tipici tagli da dietro che attaccanti e centrocampisti partenopei effettuano costantemente sono difficilissimi da leggere per qualsiasi difesa schierata (come nel primo gol dove i difensori del Cagliari non si accorgono dell’inserimento di Hamšik che era al di fuori del loro campo visivo…). Poi se si mette a segnare anche Koulibaly significa che è veramente l’anno buono!

Benevento – Inter 1-2

Vittoria sofferta per l’Inter che sul campo del Benevento ha piazzato subuto un micidiale uno-due con l’epico Brosovic, giocatore pazzo e imprevedibile che però per fare il trequartista spallettiano dovrà ancora mangiarne di polenta.

I risultati stanno premiando la Beneamata però le perplessità permangono: IcardiPerišić, se non serviti a dovere dai compagni (specie da Candreva a destra, specialista in cross sbagliati) tendono ad estraniarsi dal gioco, in difesa i due terzini sono due buchi con i centrali che sembrano abbastanza lenti e pachidermici e patiscono gli attacchi in campo aperto.

Per il resto le uniche grandi certezze sono rappresentati dalla coppia di centrocampo.

Lazio – Sassuolo 6-1

Partita strana tra Lazio e Sassuolo, equilibrata nel primo tempo e assolutamente a senso unico nel secondo.

I bianconcelesti sono la squadra più sottovalutata del nostro campionato, sono ben registrati in difesa, tosti e completi a centrocampo dove la partenza di Biglia è stata ben surrogata da Leiva, mentre in attacco fuori Anderson il solito Tare ha estratto dal cilindro tale Luis Alberto che sta facendo il diavolo a quattro assieme a Cirone Immobile.

Ciò che colpisce di questa squadra è l’abilità a ribaltare partite che sembravano incasellate su binari sbagliati, merito della compattezza del gruppo ma anche dell’allenatore che evidentemente sa leggere le partite.

In casa emiliana questa partita per me conferma il fallimento dell’attuale progetto Bucchi.

Torino – Verona 2-2

Clamoroso all’Olimpico! Il Torino fino al minuto ottantanove vinceva comodamente 2-0 sul Verona e in due minuti è riuscito nell’impresa titanica di farsi rimontare da una squadra di cadaveri in stato di putrefazione.

Sarà per l’infortunio di Belotti che ha costretto i suoi in dieci, sarà per il gol in netto fuorigioco del “fenomeno” Kean però non è concepibile per una squadra che ha ambizioni di alta classifica farsi rimontare in questo modo.

Anche Mihajlović, solitamente spaccone, è parso come un cane bastonato davanti alle telecamere: “Decisioni corrette” ha detto il serbo.

Chievo – Fiorentina 2-1

Bel successo per il Chievo che ha superato in rimonta la Fiorentina dell’ex Pioli che dopo l’iniziale vantaggio del Cholito (solito traversone dalle fasce, tipico del credo calcistico del barbuto) si è squagliata come neve al sole.

Vecchia come il cucco, la coppia Dainelli-Gamberini continua a rappresentare una delle coppie di centrali difensivi più affidabili della massima serie, una menzione la riserverei anche a Sorrentino, uno dei portieri più sottovalutati degli ultimi quindici anni, che alle soglie dei quarantanni continua a volare da palo a palo.

Spal – Crotone 1-1

Pareggio salomonico tra Spal e Crotone con gli emiliani che si fanno raggiungere dai rossoblu che cammin facendo sembrano aver trovato pian pianino la quadra. Nicola potrebbe veramente pensare al secondo miracolo, gli manca solo un centravanti all’altezza.

Milan – Roma 0-2

Successo importante per la Roma che nei minuti finali sbanca San Siro regalando al Milan la seconda sconfitta di fila.

Dopo un primo tempo contratto e soporifero nel finale, quando gli spazi sul campo si sono aperti, la Lupa ha colpito il Milan con un uno due mortifero (sul primo gol il fattore C ci ha messo molto del suo).

In casa rossonera tanta ancora la confusione: manca un leader in campo (Bonucci si comporta come un bimbo viziato) e forse anche in panchina, Montella infatti sembra abbastanza cercarsi lasciando in panchina giocatori come Suso e Bonaventura, che per lo meno un pochino di qualità la danno in avanti, in favore di gente come il turco o il portoghese, che i suddetti siano imposti dalla società? L’unica mossa azzeccata da parte dal napoletano sembra infatti quella di aver dirottato il mulo Borini a correre su e giù sulla fascia.

La Roma ha palesato una certa difficoltà a manovrare contro squadre schierate con il centrocampo folto, del resto la squadra di Di Francesco è riuscito a sbloccarla solamente con una sculata, va comunque evidenziato che il secondo gol, giunto in un momento in cui il Milan era sbilanciato, è un classico esempio di ciò che vuole l’occhialuto abruzzese dai suoi.

Atalanta – Juventus 2-2

Era da tempo immemore immemore che la Juventus non si faceva rimontare in questo modo: avanti di due gol la Vecchia Signora si è fatta rimontare in maniera abbastanza clamorosa dall’Atalanta, ex storica squadra satellite di Madama Juve che ha così rotto il filotto di sei vittorie consecutive dei campioni d’Italia.

La Juventus non può giocare in Italia con due soli mediani a centrocampo: a Bergamo i bianconeri sono andati in difficoltà proprio in mezzo al campo dove gli uomini dello juventino Gasp pressano sempre uomo contro uomo, la cosa che preoccupa è che la Juve è stata mangiata a centrocampo da una squadra che aveva un giorno di fatica in più nelle gambe a causa degli impegni europei… L’altro grattacapo riguarda la difesa: i bianconeri non hanno un regista dietro e a Bergamo Chiellini e soci hanno “bailato come il Papu”! 

Ah, questa partita, con il comico ridicolo rigore assegnato alla Juventus poi fallito giustamente da Dybala, è la prova che la famigerata var non serve a niente se non ad aumentare ulteriormente le polemiche.