Nella settimana che precede la terza pausa per gli impegni delle nazionali si registrano i primi cambiamenti in testa alla classifica: l’Inter crolla inaspettatamente a Bergamo sotto i colpi dell’ex dal dente avvelenato Gasperini e lascia la pista libera a Juventus (sbancato 2-0 San Siro) e Napoli (vittoria in rimonta a Marassi) che diventano così le padroni assolute del torneo, con i bianconeri che confermano però un rassicurante +6 sui campani di Ancelotti. Sotto il terzo posto continua a salire posizioni la Roma, che si è sbarazzata con un poker di una Samp in piena crisi, mentre Sassuolo (fermata in casa la Lazio) ed Atalanta si confermano piacevoli realtà di provincia, manca invece ancora il salto di qualità il Torino che si è fatto sorprendere in casa dal Parma. In coda si muove qualcosa: il Chievo annulla la penalità ma vede il suo tecnico Ventura dimettersi clamorosamente, il Frosinone coglie un altro punticino contro la Fiorentina mentre l’Empoli con la nuova guida Iachini sconfigge l’Udinese facendo scivolare i friulani al terzultimo posto.

Champions ed Europa League

In settimana si è disputato il quarto round di coppe europee che ha visto le nostre squadre meno brillanti rispetto alle prime uscite. In Champions League l’Inter è riuscita a cavare un pareggino contro il Barcellona che a San Siro ha dominato ma che davanti alla porta ha gigioneggiato troppo permettendo al solito Icardi di raddrizzare l’equilibrio, adesso la beneamata dovrà stare attento al ritorno del Tottenham (vittoria in rimonta sull’ostico Psv)  con la partita in terra inglese che probabilmente sarà decisiva. 1 a 1 anche per il Napoli, che come l’Inter ha rimontato un avversario terribile sulla carta come il Paris Saint Germain che al San Paolo nuovamente non ha impressionato dimostrandosi un’accozzaglia di solisti non ancora in grado di formare un’orchestra affiatata. La sconfitta del Liverpool sul campo mitico della Crvena Zvezda ha ulteriormente aggrovigliato un girone già equilibrato di suo: Napoli e Liverpool comandano con 6 punti mentre Psg e Stella Rossa seguono con 5 e 4 punti! Ad Anfield Ancelotti avrà la sua prima sliding door della stagione, un appuntamento da non fallire a tutti i costi per il ciuccio. Si è fatta sorprendere invece la Juventus dal Manchester United, che ha vinto la partita un po’ come la famosa finale di Champions del 1999: avanti 1 a 0 grazie ad una prodezza da vero bomber dell’ex Cristiano Ronaldo, i bianconeri si sono appisolati nel finale e complice due incertezze di Szczęsny hanno fatto scatenare Mourinho che nel finale di gara ha rubato la scena zittendo lo Juventus Stadium. Allegri deve stare attento perché non è da Juve perdere partite del genere, meglio che certe sconfitte avvengano adesso che più i là della stagione. Vittoria infine della Roma sul campo del giovane Cska Mosca: i giallorossi hanno confermato ancora una volta di trovarsi più a loro agio in Europa che in patria. In Europa League ha blindato il primo posto la Lazio, ancora vittoriosa sul Marsiglia di Rudi Garcia, mentre il Milan ha colto un sofferto punteggio sul campo del Betis che ancor al ritorno si è confermata una squadra superiore al diavolo in questo momento: adesso i rossoneri dovranno stare attenti al ritorno dell’Aek Atene con la prossima sfida in terra ellenica che potrebbe rivelarsi decisiva per Gattuso e soci.

Frosinone – Fiorentina 1-1

Non riesce ancora a vincere in casa il Frosinone che però può salutare positivamente il punto incamerato in casa contro una Fiorentina abbastanza abulica e spenta che dopo l’immeritato vantaggio si è rintanata nella propria area a proteggere l’1 a 0 contro la penultima della classe! In casa viola gira solo Chiesa, ormai il giocatore italiano più forte e talentuoso in circolazione, mentre Simeone e Pjaca si confermano due pesci fuori d’acqua. In casa gialloblu da registrare il gran gol di Pinamonti, attaccante scuola Inter, che ha siglato una delle reti più belle di questo turno, ora il Frosinone ha un’altra freccia nel proprio arco per raggiungere la salvezza.

Torino – Parma 1-2

Tra un Parma reduce da due sconfitte consecutive annacquate da un pareggio contro il Frosinone ed un Torino in piena ascesa dopo sei partite utili ed il 4 a 1 di Genova ci sia spettava una sfida da 1 fisso, invece è successo l’imponderabile con i gialloblu emiliani che hanno bussato cinque volte alla porta granata segnando due gol, cogliendo una traversa e obbligando Sirigu a due grandi parate. Il Toro invece ha attaccato per quasi tutta la partita ma con ritmi macchinosi e con scarsa lucidità in avanti collezionando solo qualche mischia nell’area avversaria. I granata con partite del genere rischiano di compromettere una qualificazione in Europa League che sembra alla portata.

Spal – Cagliari 2-2

Grande rimonta del Cagliari sul campo di una Spal che nelle ultime sette partite ha vinto solo una volta (a Roma) e che ha avuto il torto di essersi appisolata dopo le prime due reti (funziona la coppia Pategna-Antenucci). Invece i sardi nel giro di tre minuti (dal 73’ al 76’) hanno piazzato un micidiale uno due che ha messo in equilibrio l’incontro. Ben tre giocatori del Cagliari (Barella, Cragno e Pavoletti) faranno parte della Nazionale, non succedeva dai tempi di Riva! Solo che ai tempi di Rombo di Tuono il Cagliari era una delle migliori squadre italiane e lottava per lo scudetto, adesso lotta per la salvezza…

Genoa – Napoli 1-2

Vittoria da grande squadra per il Napoli che ha sbancato Marassi all’ultimo tuffo (è prorpio il caso di dirlo dato che il campo era una piscina!) vincendo la resistenza di un Genoa che è sembrato tutt’altra versione rispetto a quella sbiadita di San Siro. Dopo la bella inzuccata di Kouamé il Ciuccio è riuscito un’altra volta a reagire ad una situazione di handicap: su un campo che nel secondo tempo era ridotto ad una vera e propria risaia i campani sono riusciti prima a pareggiare con una bella azione manovrata sul fango e poi con una mischia su calcio d’angolo, nel calcio si vince anche così e partite del genere il Napoli versione Sarri non le avrebbe vinte.

Atalanta – Inter 4-1

Crollo inaspettato quanto noni pronosticabile dell’Inter, reduce da sette vittorie consecutive, sul campo dell’Atalanta: se mister Suning Steven Zhang si fosse sintonizzato sul match da Pechino avrà pensato che la squadra in maglia nerazzurra fosse l’Inter quando invece era l’avversario di Bergamo! Gasperini, con il dente perennemente avvelenato contro l’Inter, non sbaglia mai un colpo contro la sua ex squadra: quando i suoi ragazzi tra le mura amiche giocano in uno contro uno pressando a tutto campo (cosa difficilissima ma allo stesso tempo semplice) non ce n’è proprio per nessuno, peccato solo che in questo modo e con questa perfezione sia tecnica che tattica puoi giocare solo un paio di partite all’anno. Da rimarcare anche il fatto che i bergamaschi abbiano sovrastato gli omologhi milanesi sul piano del fisico, che è una delle armi più forti della squadra di Spalletti, i due gol su palla inattiva sta a testimoniare ciò.

Roma – Sampdoria 4-1

Ritorna a brillare la Roma anche in campionato che asfalta con quattro sberle una Sampdoria abulica e in piena crisi d’identità: la difesa blucerchiata che nelle prime nove giornate era quasi impenetrabile è arrivata ad incassare la bellezza di undici reti nelle ultime tre uscite, se Quagliarella smette di segnare con i campi pesanti per i doriani si preannuncia un autunno-inverno decisamente povero di soddisfazioni! Tutto bene invece nella Roma: Schick finalmente è riuscito a segnare dimostrandosi a suo agio nel ruolo di prima punta, El Sharaawi ha saputo esaltarsi negli spazi lasciati liberi dagli avversari e alla fine è riuscito addirittura a segnare la doppietta.

Empoli – Udinese 2-1

61% di possesso palla, 22 tiri in porta (di cui 9 nello specchio), 13 calci d’angolo, un solo gol ed un rigore sbagliato: Julio Velazquez consegna agli annuali del calcio queste statistiche perché quella contro l’Empoli è stata la sua ultima partita alla guida dell’Udinese. Dopo anni in cui ha giocato male, salvandosi spesso con largo anticipo, quest’anno la squadra zebrata sembra molto sciupona e non con la forma mentis da provinciale che deve badare più alla sostanza che all’estetica. Si è già vista la mano di Cappellino Iachini sull’Empoli: squadra bruttissima da vedere ma finalmente sul pezzo e concreta, giocando così la salvezza non è un miraggio.

Chievo – Bologna 2-2

Lo strano caso del Dottor Ventura: dopo il primo punto alla guida del suo Chievo contro il Bologna, l’ex Ct della Nazionale ha inspiegabilmente rassegnato le dimissioni dalla guida della squadra veneta. Ma perché allora accettare un mese fa di guidare una squadra già spacciata in partenza? Misteri che sono destinate a rimanere senza risposte. In tanto la bandiera Sergione Pellissier la tocca pianissimo: “….per dire che non c’è mai fine al peggio le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva gia andare. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c’è sempre qualcosa di nuovo.” Povero Mister Libidine è proprio vero che quando il re è nudo tutti lo frustano!

Sassuolo – Lazio 1-1

Pareggio tutto sommato giusto tra Sassuolo e Lazio, con i biancocelesti che probabilmente hanno pagato le fatiche europee e si sono fatti raggiungere dai volitivi piastrellisti. De Zerbi si è schierato con lo stesso modulo della squadra avversaria ed è riuscito a imbrigliare il gioco monocorde degli avversari.

Milan – Juventus 0-2

Milan-Juventus 0-2, una partita che testimonia la differenza tra un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo e un grande incompiuto come Gonzalo Higuain. Il portoghese ha toccato un paio di palloni in tutta la partita ma ha segnato il gol del raddoppio che ha chiuso la sfida. Il Pipa invece ha corso, si è sbattuto ma i nervi e la freddezza (doti necessarie per un grande attaccante) non sono le sue doti migliori e alla fine il risultato è questo: un rigore sbagliato ed un’espulsione per proteste che segnano una delle partite più brutte della sua carriera! La Juventus non mi ha convinto molto però a San Siro: l’assenza di Bonucci si è fatta sentire tutta perché è l’unico difensore in possesso di piedi buoni capace di alzare il baricentro della sua squadra che soffre troppo le squadre appiccicose che pressano. Per fortuna di Allegri davanti c’è gente con due palle così (Mandžukić e Ronaldo) che nelle grandi occasioni non mancano mai. Una squadra che punta al Triplete però deve limitare certi rischi.