Prosegue la marcia inarrestabile della Juventus che con il tris di Firenze (tredici vittorie ed un pareggio) domina in maniera indiscutibile il campionato. Solo il Napoli, vittorioso a Bergamo, riesce in qualche modo a tenere ancora uno spiraglio aperto, l’Inter infatti pareggiando all’Olimpico contro la Roma è -11 dalla capolista. Nei prossimi mesi Bisognerà quindi accontentarsi molto probabilmente di seguire le vicende per il quarto posto dove questa settimana il Milan, vittorioso in rimonta sul Parma, ha superato una Lazio fermata sul pareggio dal Chievo, squadra ancora a secco di vittorie ma che si diverte a rubare punti alle big. In ottica Europa League importante passo avanti del Torino che dopo una serie infinita di occasioni perse ha finalmente agganciato il sesto posto, obiettivo minimo della stagione granata. In coda è crisi nerissima per il Bologna mentre tra Spal, Frosinone, Empoli ed Udinese è tutto un segno X.
Champions ed Europa League
E’ stata una settimana europea agrodolce per le nostre squadre che sono tornate a casa con un bottino di tre vittorie ed altrettante sconfitte, niente mezze misure per i nostri club! In Champions League Juventus e Napoli hanno fatto rispettare i pronostici della vigilia contro Valencia e Stella Rossa, pur con qualche patema di troppo, soprattutto i bianconeri hanno dato l’impressione di essere poco brillanti dopo un inizio di campagna europea esaltante. Per fortuna che in attacco Allegri dispone di gente come Cristiano Ronaldo e Mandžukić che sa essere dura quando si alza la posta in palio. Il Napoli invece con il successo sui serbi ha ottenuto la prima piazza prima dello scontro decisivo contro il Liverpool, per Ancelotti era importante vincere contro i biancorossi di Belgrado (che si sono confermati squadra degnissima per la manifestazione, capitata forse in un girone troppo duro) e così è stato, ad Anfield però contro i Reds che caricheranno a mille non sarà facile. Sconfitte amare invece per Inter e Roma: i nerazzurri a Wembley hanno pagato un approccio troppo rinunciatario e alla fine sono capitolati con pieno merito davanti alle sfuriate del Tottenham, squadra bella ma spesso troppo inconcludente. Forse con un pizzico di coraggio in più si poteva tornare con un risultato diverso, ma ora gli interisti dovranno solo sperare che gli arcirivali del Barça facciano il loro dovere contro i londinesi del Nord. Risultato infausto ed immeritato anche per la Roma che all’Olimpico si è divorata l’impossibile nel primo tempo (quello che ha sbagliato Ünder è al limite dell’impossibile) facendo riscoprire poi nella ripresa il lato cinico ed opportunista di un Real Madrid che, pur in tono minore rispetto agli anni passati, sarà comunque una brutta gatta da pelare per tutti. In Europa League rischia la figuraccia il Milan, sotto 2 a 1 contro i mediocri lussemburghesi del Dudelange, ma poi dilaga nella ripresa fermandosi sul 5 a 2. Sorprendente invece la sconfitta della Lazio sul campo dell’Apollon Limassol anche se il secondo posto non è in discussione.
Empoli – Spal 2-2
Pareggio spettacolare tra Empoli e Spal soprattutto per merito dei toscani che, nonostante l’arrivo in panchina di un sinonimo di anticalcio come Iachini, continua a macinare un gran calcio per essere una provinciale. Gli spallini si sono spenti dopo il vantaggio iniziale e deve ringraziare la doppia inzuccata di Kurtić per aver acchiappato un pari che sta decisamente stretto agli ospiti, apparsi in forma smagliante.
Juventus – Fiorentina 3-0
Tre a zero per la Juventus contro gli arcirivali della Fiorentina, risultato forse eccessivo perché fino a venti minuti dalla fine l’incontro è stato piuttosto equilibrato con la Juve che ha sofferto il ritmo della viola la quale però in attacco è sempre troppo leggera e spuntata. I campioni alla fine hanno dilagato grazie ad un gollonzo di Chiellini ed un gol su rigore abbastanza generoso. Sei tiri in porta per la Juve, ben sette per i gigliati però la partita è finita con l’inequivocabile punteggio di 3 a 0!
Sampdoria – Bologna 4-1
Vittoria netta per la Sampdoria su un Bologna che ha confermato di essere una squadra in difficoltà, spuntata in attacco e pasticciona in difesa. I felsinei, con la coppia di paracarri Falcinelli-Santander, hanno segnato con l’unica cosa che sanno fare davanti: fuga e cross dalla fascia per cercare i due energumeni in area di rigore. In casa Samp hanno funzionato alla grande invece le rapide ripartenze, marchio di fabbrica del credo giampaoliano, che hanno permesso a Quagliarella (autore di una doppietta) di superare il genovese-genoano Roberto Pruzzo: assieme avrebbero composto una straordinaria coppia gol, completa e complementare.
Milan – Parma 2-1
Successo importante per il Milan perché ha vinto in rimonta contro un avversario non facile come il Parma che, vincendo a San Siro avrebbe potuto scavalcare i rossoneri. L’inzuccata di Inglese è stata un’illusione perché poi il Milan ha premuto sull’acceleratore ed è arrivata la rimonta, fondamentale l’ingresso di Borini che ha permesso a Suso e Çalhanoğlu di allargarsi sulle fasce ed arrotare cross al centro dove il guizzo giusto Cutrone lo trova quasi sempre con un spalla vicino. Positivo anche Bakayoko in mezzo al campo, giocatore forse ingiustamente criticato in questo avvio di stagione e che invece si sta rilevando importante per gli equilibri del centrocampo.
Torino – Genoa 2-1
Vittoria importantissima per il Torino che festeggia il ritorno sulla panchina di Mazzarri dopo l’improvviso malore della scorsa settimana. Il Genoa, ridotto in dieci presto a causa dell’espulsione di Romulo per doppio giallo, ha potuto farci poco: in vantaggio a sorpresa con Kouamé, i liguri hanno subito sofferto il ritorno rabbioso del Toro che sul finire del primo tempo ha trovato un uno-due mortifero con Ansaldi (gran gol) e Belotti. Finalmente un Torino caparbio quindi, deciso e convinto delle proprie possibilità come piace ai suoi tifosi!
Sassuolo – Udinese 0-0
Discreto catenaccio dell’Udinese sul campo del Sassuolo: 34% di possesso palla (che fa media con il 30% della scorsa partita, effetti della cura Nicola!) e un solo tiro in porta contro la gran mole di gioco prodotta dai ragazzi di De Zerbi che però nell’area avversaria hanno concluso ben poco dato che Musso, portiere delle zebre friulane, si è sporcato i guanti in poche occasioni.
Frosinone – Cagliari 1-1
Occasione sprecata dal Frosinone: partite come queste contro avversari come il Cagliari che termineranno il campionato a metà classifica, vanno vinte a tutti specialmente se crei palle gol su palle gol nel primo tempo passando pure per primo in vantaggio. I laziali sono comunque vivi più che mai ed, eccetto la partita con l’Inter, nelle ultime partite hanno fatto il loro dovere.
Chievo – Lazio 1-1
Sembra un po’ con il fiato corto la Lazio che contro il Chievo ha regalato un tempo agli avversari salvo svegliarsi tardivamente nel secondo tempo. I mussi veronesi in quattordici partite non hanno ancora vinto ma per lo meno sono vivi e si dimostrano di rompere le scatole a quelle dei piani alti, lo spigoloso Mimmo Di Carlo è tornato al vecchio rombo (schema classico dell’ultimo Chievo) e la squadra sembra avere un’anima dopo gli assurdi esperimenti del bollito Ventura. La Lazio invece non bene: ok le fatiche di coppa, ma la squadra davanti non ha uno straccio d’idee e ormai sembra essersi fossilizzata con il 5-3-2 (pudicamente ribattezzato 3-5-1-1), non è un caso che nel secondo tempo con il passaggio al 4-3-3 la squadra abbia preso metri in avanti anche se è arrivato solo un pareggio.
Roma – Inter 2-2
Pirotecnico posticipo domenicale tra Roma ed Inter: i capitolini hanno confermato che in Italia sanno dare filo da torcere alle big prendendosi però delle pause preoccupanti contro squadre di piccolo e medio cabotaggio. Contro la Beneamata la Roma si è fatta preferire nel gioco proposto, soprattutto a centrocampo i giallorossi sono stati superiori con Zaniolo, classico trequartista mancino, che ha dimostrato di essere titolare non per caso. L’Inter ha sofferto lo scarso filtro in mezzo al campo dove gente come Borja Valero non può giocare ogni tre giorni mentre davanti Icardi è una sentenza in area piccola ma dà sempre scarso contributo alla squadra quando la palla c’è l’hanno gli altri.
Atalanta – Napoli 1-2
Vittoria di capitale importanza per il Napoli su un campo difficilissimo (non solo per l’annosa contrapposizione campanilistica Nord vs. Sud) come quello dell’Atalanta, squadra che in casa gioca sempre a mille all’ora e con ritmi elevatissimi. Questa volta il Napoli ha approcciato benissimo il match: Ancelotti non si è fidato degli orobici ed ha riproposto il lungo Maksimović esterno basso a destra (qualche fenomeno dice che il Napoli giochi a “tre e mezzo” quando gioca con un 4-4-2 scolastico ed essenziale) ed ha punito la squadra bergamasca con un blitz di Fabian. Nel secondo tempo l’Atalanta ha caricato a testa bassa trovando il meritato pareggio ma, proprio quando tutti sia aspettavano il sipario sul match, una prodezza di Milik ha evitato che da qui alla fine dell’anno si disputino match senza senso.