Giornata abbastanza avara di gol (solo diciotto, quasi la metà rispetto al turno scorso) e di emozioni. E’ durato una sola domenica il -8 tra Juventus e Napoli: i napoletani hanno cavato solo un pareggio dalla trasferta di Firenze mentre la capolista si è sbarazzata comodamente del Sassuolo con tre gol a zero. Sempre interessante invece la corsa per i piazzamenti europei: l’Inter è tornata a vincere a Parma restando così a +4 sui cugini del Milan, nuova quarta classificata. Sotto i rossoneri tre squadre a quota trentotto: le due romane assieme all’Atalanta, ormai un habitué per queste posizioni in classifica. Situazione interessante anche in coda grazie al colpaccio del Frosinone in casa della Sampdoria: se il Chievo è ormai tagliato fuori con nove punti, i ciociari hanno messo nel mirino Empoli e Bologna (a due lunghezze) e l’Udinese (a tre). Anche il Cagliari, sconfitto pesantemente a Milano, non può dormire sogni tranquilli a +3 sulla terzultima.

Champions ed Europa League, si ritorna in campo!

Questa settimana ricominciano le tanto attese partite europee che, tra martedì e giovedì, vedranno impegnate quattro nostre squadre: la Roma (in Champions League), Inter, Napoli e Lazio (in Europa League). Da segnalare in Champions anche un interessantissimo Manchester United-Paris Saint Germain: una delle squadre più in forma d’Europa contro una delle favorite. La Roma a mio avviso può farcela contro il Porto: sarà fondamentale approcciare bene l’andata vincendo con almeno due gol di scarto e cercando di tenere la propria rete inviolata, impresa difficile ma non impossibile anche se la Roma di quest’anno ci ha abituato veramente a tutto. Credo tuttavia che in casa la banda di Difra s’imporrà sui portoghesi anche se temo che l’approccio in trasferta dei giallorossi non sarà dei migliori. Per quanto riguarda Manchester United e Paris Saint Germain, i primi sono in formissima, i secondi in un momento così e così senza le bocche da fuoco Neymar e Cavani. Se Mbappé dimostrerà di essere davvero il futuro del calcio trascinerà i suoi a sporcare l’incredibile ruolino di marcia di Ole Gunnar Solskjaer (dieci vittorie e un solo pareggio), ad Old Trafford credo finirà in pareggio. Per quanto concerne le partite in Europa League non vedo grossi ostacoli per le italiane: solo la Lazio non dovrà sbagliare assolutamente il match in casa contro il Siviglia che però credo che strapperà un pareggio all’Olimpico. Inter e Napoli a mio avviso non rischiano affatto a Vienna contro i biancoverdi del Rapid e a Zurigo.

Roma – Porto 1

Lazio – Siviglia X

Rapid Vienna – Inter 2

Zurigo – Napoli 2

Lazio – Empoli 1-0

La Lazio non brilla ma strappa tre punti fondamentali contro l’Empoli, squadra sempre ostica e rognosa. Nel primo tempo i toscani hanno imbrigliato i romani, totalmente privi di imprevedibilità se non hanno spazi a disposizione. Alla fine un episodio fortunato con il conseguente rigore trasformato da Caicedo ha sbloccato la partita a scacchi. Per i toscani c’è ancora da leccarsi le ferite perché la squadra, nonostante il cambio di allenatore, continua a raccogliere meno di quello che semina in campo.

Chievo – Roma 0-3

Vittoria netta della Roma sul campo del Chievo, un tre a zero secco che fa ben sperare in vista della Champions League. Il pachidermico Džeko si sta pian pianino risvegliando dal solito letargo invernale, anche se Zaniolo (che ha giocato mezzala), Schick, Džeko, El Sharaawy tutti insieme appassionatamente non sono poi così tanto facile da gestire contro avversari di un certo rango, soprattutto se contro i portoghesi giocherà nonno De Rossi in mezzo al campo.

Fiorentina – Napoli 0-0

Si è fermato nuovamente il Napoli contro la Fiorentina: un mezzo passo falso abbastanza sfortunato per i campani che devono solo maledire le parate di Lafont, portiere della Fiorentina che ha compiuto almeno quattro grandi interventi. Ancelotti però la dovrebbe smettere di fare questo turn over così ossessivo: facendo giocare Mertens (che si è divorato due gol facili nel primo tempo) al posto di Arcadione Milik (subentrato nel secondo tempo) dal primo minuto, in un match dove era importante sbloccare subito l’impasse, di fatto ha scontentato tutti: i due giocatori e i tifosi! Il turnover a volte serve ma è deleterio abusarlo!

Parma – Inter 0-1

Sembrava la classica giornata di questo inizio 2019 per l’Inter: squadra senza capo né coda in completa balia di un avversario (il Parma) che nel primo tempo meritava decisamente il vantaggio. Poi nel secondo tempo i ducali sono comprensibilmente calati e Spalletti ha azzeccato il cambio João Mario-Lautaro: con due punte vere in campo i nerazzurri hanno incominciato a dominare trovando il meritato gol del vantaggio che sa di crisi alle spalle. A tante squadre capita di calare dopo Natale, il problema è che quest’Inter invece che frenare il ritardo di condizione con qualche pareggino ha perso qualche partita di troppo.

Bologna – Genoa 1-1

Un pareggio che fa contento tutti i due i tecnici subentrati: sia Mihajlović che Prandelli, diametralmente opposti come aplomb e stile,stanno portando qualche novità positiva alle loro rispettive squadre. Il nuovo Bologna del serbo sembra una squadra più cattiva e convinta sotto porta anche se sarà sempre dura trovare la via del gol pur con un Destro che con il nuoco tecnico sembra essersi all’improvviso svegliato. Il Genoa invece sembra una squadra almeno in parte normalizzata, con una certa identità di gioco, dopo i soliti affari pazzi del suo presidente.

Atalanta – Spal 2-1

Vittoria importante per l’Atalanta: sopo un inizio un po’ sonnacchioso in cui l’ex “Pignatone” Petagna ha trovato il vantaggio per la Spal, con il passare dei minuti i bergamaschi hanno incominciato a prendere le redini del match in mano dettando i loro irresistibili ritmi di gioco, insostenibili per qualsiasi squadra di questo campionato. Risultato? Gol di Josipone, gol di Zapata (i due giocatori di punta dei nerazzurri) e partita capovolta da così a così: quando una squadra vince partite del genere significa che è decisamente consapevole delle proprie forze.

Torino – Udinese 1-0

Vittoria fondamentale per il Torino contro l’Udinese anche se il settimo posto è sempre abbastanza lontano (quattro punti). Walterone Mazzarri ha rischiato il doppio suggeritore alle spalle dell’unica punta Belotti e la mossa l’ha ripagato in parte perché il Toro pur attaccando con convinzione ha fatto fatica come al solito a segnare, c’è voluta un bel inserimento di Aina per trovare il vantaggio. Nel finale però il Toro si è abbassato troppo nella propria area di rigore e i friulani hanno sfiorato seriamente il pareggio: solo Sirigu e l’arbitro (giusto segnalare il fuorigioco attivo di Lasagna) hanno permesso ai granata di tornare a casa con i tre punti. Deve preoccuparsi il buon Nicola perché quando perdi partite del genere vuol dire che l’annata è proprio storta.

Sampdoria – Frosinone 0-1

70% di possesso palla e sette tiri in porta non sono serviti alla Sampdoria per battere il Frosinone che invece a Marassi ha sfoderato una prestazione da manuale in fase difensiva: squadra e reparti cortissimi che hanno letteralmente imbrigliato il gioco della Samp che non è assolutamente riuscita a passare per vie centrali dando pochissimi palloni giocabili alle due punte. Dopo il blitz di Danielone Ciofani, Giampaolo ha provato ad allargare la squadra cancellando il rombo, i risultati sono stati scadenti perché i suoi prodi non sono riusciti assolutamente a scalfire la retroguardia gialloblu. Anche l’anno scorso la Samp aveva il vizio di buttare alle ortiche match facili sulla carta, vizio che non è scomparso nemmeno quest’anno.

Sassuolo – Juventus 0-3

Fino al minuto numero ventitré di Sassuolo-Juventus i pluricampioni in carica non avevano mai fatto un tiro in porta con i padroni di casa, che di solito quando vedono il colore bianconero si scansano, che hanno creato almeno tre nitide occasioni da gol. Il gol di Khedira (bravo come sempre ad inserirsi in zona gol) ha sbloccato letteralmente la situazione e la Juve alla distanza è passata sulla squadra di De Zerbi come il più classico dei panzer: lenta ma inesorabile. Occhio però che contro l’Atletico Madrid (cioè una squadra che ha la stessa mentalità della Juventus) si può anche sfangarla giocando in questo modo, se incontri squadre che giocano a calcio coralmente finisci a casa.

Milan – Cagliari 0-3

Successo facile e abbastanza scontato del Milan sul Cagliari: i sardi San Siro sono parsi decisamente inesistenti ed inconcludenti ed i rossoneri hanno dominato in lungo ed in largo dimostrando di essere una squadra molto più a suo agio nelle verticalizzazioni rispetto all’andata (in questo ha inciso il cambio Bakayoko-Biglia in mezzo al campo con il primo che verticalizza molto di più rispetto al secondo). Anche Piątek, ancora in gol, sembra essersi integrato benissimo con i nuovi compagni: non sta infatti isolato nell’area di rigore avversaria ma corre, si sbatte, si dimostra anche abile a dialogare palla al piede con i compagni.