
Bologna-Fiorentina; Genoa-Lazio; Verona-Inter, Milan-Udinese, Napoli-Carpi, Frosinone-Juventus, Torino-Chievo, Sassuolo-Palermo, Atalanta-Empoli, Roma-Sampdoria.
La quiete prima della tempesta.
La 24esima giornata di campionato, che si apre oggi pomeriggio alle 18 e si chiude domani sera alle 20.45 con Roma-Sampdoria, ha tutta l’aria di essere l’allenamento di rifinitura prima del main event di sabato prossimo, 13 febbraio, quando allo Stadium si sfideranno le duellanti Juventus-Napoli.
Già, perché visti gli impegni delle due battistrada (la capolista impegnata in casa contro il Carpi, i bianconeri in quel di Frosinone), sembra davvero improbabile che tra le due contendenti possa cambiare qualcosa in classifica.
Nel frattempo, dopo il turno infrasettimanale di martedì e mercoledì, il Campionato vive due storie.
La prima, appunto, è quella per il tricolore, una lunghissima corsa a due tinta di bianco, nero e azzurro.
La seconda, riguarda la Champions League (via preliminari) e l’Europa League, altrettanto appassionante. Gli attori recitanti sono Fiorentina (45 punti), Inter (44), Roma (41), Milan (39). Difficile dire chi sia favorita, perché tutte le quattro compagini hanno in comune la discontinuità di risultati. La Roma, rosa alla mano, forse è quella che ha più possibilità di centrare l’obiettivo, anche se tutto dipenderà dal lavoro di Luciano Spalletti.
Neanche Milan e Inter, però, possono fallire ancora l’appuntamento con la Coppa dalle grandi orecchie. Ne va dell’immagine, certo, ma anche un bel po’ di soldini. I viola non hanno nulla da perdere, ma dopo anni di sfide da disputare il giovedì, vorrebbero anche giocare il martedì o il mercoledì.
Il romanzo della salvezza, invece, non c’è. A meno di miracoli, infatti, Verona, Carpi e Frosinone già sono in serie B.
La 24esima giornata, allora. Ad aprire le danze, si diceva, il derby dell’Appennino tra Bologna e Fiorentina. I felsinei sono reduci dallo sciagurato ko di Frosinone, ma in casa hanno già fatto un brutto scherzetto al Napoli. I viola, invece, hanno vinto a fatica contro il Carpi e non possono perdere punti per la volata Champions. Partita tutta da vedere e da gustare, insomma.
Alle 20.45, invece, al “Marassi” scendono due squadre in crisi di punti. Il Genoa, quart’ultimo insieme ai cugini della Sampdoria, e la Lazio, per nulla parente di quella scintillante della passata stagione, e autore di un’annata anonima. La vittoria serve davvero a entrambi.
Domani, all’ora di pranzo, l’Inter di Mancini è impegnata a Verona, sponda Hellas. I nerazzurri devono confermare i progressi di mercoledì (sì 1-0, ma tante le occasioni divorate e sprazzi di bel gioco) e mettere alle spalle un gennaio nerissimo. Per gli scaligeri, finalmente al primo acuto stagionale, una occasione per fare bella figura, magari aiutati ancora dall’ex Pazzini.
Alle 15, invece, il programma propone Sassuolo-Palermo, con i neroverdi in un periodo di acuto appannamento; Napoli-Carpi (Sarri prova a fare 8, superando Ottavio Bianchi che nel 1987-88 si era fermato a 7, intese come vittorie consecutive), Frosinone-Juventus (i bianconeri cannibali adesso puntano al record dell’Inter: 17 vittorie di fila, stagione 2006-2007), Torino-Chievo, Milan-Udinese (i rossoneri sono in netta ripresa e cercano il terzo successo in serie, il quarto nelle prime 5 partite nel girone di ritorno, e hanno nove punti in più rispetto all’anno scorso).
Alle 18 c’è da attendersi una sfida frizzante tra Atalanta ed Empoli, mentre alle 20.45 c’è Roma-Sampdoria. Da Trigoria qualcosa si muove, dopo due successi consecutivi contro Frosinone e Sassuolo, mentre Montella non è riuscito ancora a far decollare l’aeroplanino blucerchiato. Un solo successo – derby contro il Genoa – difesa colabrodo e sconfitte pesanti.
Il vulcanico presidente Ferrero è ancora convinto di aver fatto la scelta giusta nel volerlo al posto di Zenga?