juventus a +13

La Juventus prosegue la sua marcia solitaria in testa alla classifica anche se i bianconeri continuano a non brillare: a Bologna però è bastato uno striminzito uno a zero per restare a +13 sul Napoli che invece ha sbancato Parma con una secca quaterna. L’incredibile tre pari, ricco di emozioni quanto di polemiche tra Fiorentina e Inter ha un po’ ridisegnato la classifica per le posizioni europee: i nerazzurri ora hanno solo due lunghezze di vantaggio sul Milan e tre sulla Roma, entrambe vincenti anche se con modalità differenti. Importante anche il successo del Torino sull’Atalanta nello spareggio per il settimo posto che permette ai granata di raggiungere la Lazio, ferma al palo. In coda il Chievo è ormai spacciato mentre la situazione si fa molto critica per Frosinone e Bologna anche se entrambe le compagini, pur sconfitte, hanno dato importanti segni di vitalità: Empoli e Udinese non possono comunque ancora dormire sogni tranquilli.

Champions ed Europa League

Si sono concluse le andate degli ottavi di finale con la sorpresa forse più grande e cioè con la sconfitta della Juventus al Wanda Metropolitano di Madrid, sotto i colpi di un Atletico che ha assolutamente legittimato il successo. Per i bianconeri quindi una brutta scoppola perché ora al ritorno dovranno segnare tre reti (non subendone alcuna) contro una compagine che fa della solidità difensiva la propria arma migliore. La Juve quest’estate ha fatto un grosso errore di valutazione: credere che l’arrivo di Cristiano Ronaldo fosse sufficiente a spingere la squadra alla vittoria finale. Calcolo assolutamente sbagliato a posteriori perché per un attaccante un conto è giocare in una squadra che Modrić, Kroos, Casemiro, un contro in una che ha gente come Khedira, Pjanić e Betancur! E se come insegnava Boškov “squadra gioca come centrocampo gioca” con elementi del genere in mezzo al campo, fai poca strada. Personalmente ho letto troppe critiche ad Allegri: l’inserimento di De Sciglio per Cancelo dietro ci stava perché il portoghese e Alex Sandro avrebbero formato una coppia di esterni bassi troppo poco dedita alla difesa. Il grave errore del bischero sta a mio avviso a monte e cioè la preparazione atletica, davvero deficitaria quest’anno: è stato un rischio grave presentarsi contro i materassai, in quello che dovevano essere i due match clou dell’annata, con le gambe ancora belle imballate! Al ritorno servirà qualcosa di più di un miracolo e, a mio avviso, a fine stagione molto probabilmente comunque vada si chiuderà l’avventura di Allegri a Torino. In Europa League invece avanti come da pronostico Inter e Napoli, è già tornata a casa invece la Lazio. L’Inter e il Napoli agli ottavi dovranno vedersela contro due avversari di livello come l’Eintracht Francoforte (sesta forza della Bundesliga) e il Red Bull Salisburgo, saranno due sfide molto difficili e insidiose per le nostre due squadre anche se credo che riusciranno a spuntarla. Gli austriaci in particolare è una squadra abbastanza pazzerella che potrebbe far uscire la qualità dell’attacco azzurro.

Milan – Empoli 3-0

Nell’anticipo del venerdì il Milan soffre nel primo tempo la strenua resistenza dell’Empoli, poi la sblocca con il solito Pjona Piatek, infine dilaga nel finale. I rossoneri sembrano davvero in palla dal punto di vista fisico e anche in questo match sono cresciuti esponenzialmente nella ripresa. La società ha indubbiamente azzeccato il mercato invernale (Piątek ma anche Paquetá) mentre Gattuso sta dimostrando di saperci fare dimostrandosi bravo nel far rendere al meglio anche le riserve dei titolari come il tamarrissimo Castillejo. Sul fronte toscano ha ragione Iachini a lamentarsi che una squadra che lotta per salvarsi non può concedere un gol come il primo subito!

Torino – Atalanta 2-0

Classica vittoria da sei punti per il Torino che ha sconfitto con pieno merito l’Atalanta, che pare proprio essere rimasta negli spogliatoi dopo la partita sfortunata contro il Milan. Finalmente ben registrati in difesa, con un Sirigu che da grandi garanzie al pacchetto arretrato, i granata adesso incominciano a pungere anche in attacco dove tra calci piazzati e qualche spunto individuale i gol incominciano ad arrivare. Bravo quindi Walterone, pur tra qualche lacrima di troppo, che sta portando a fari spenti la sua squadra verso l’obiettivo minimo stagionale.

Frosinone – Roma 2-3

E’ durato fino all’ultimo secondo del match la gioia per il piccolo Frosinone di fare un mezzo sgambetto alla grande Roma, invece nel recupero i giallorossi l’hanno spuntata risparmiando al povero Di Francesco un’autentica settimana di passione. I lupacchiotti infatti hanno confermato di essere letteralmente impresentabili in difesa: sul primo gol Olsen ha confermato di essere un’autentica calamità sui tiri da lontano, sul secondo la retroguardia giallorossa si è fatto sorprendere da un classico lancio lungo a casaccio. Per fortuna della Roma che la difesa del Frosinone ha confermato di essere la peggiore del campionato e che l’attacco, tra Džeko ed El Sharaawy in forma, continua a girare. C’è poco però da stare allegri nella Capitale…

Sampdoria – Cagliari 1-0

Vittoria tutto sommato meritata per la Sampdoria che, specie nel secondo tempo, ha letteralmente schiacciato nella sua area il Napoli. Quagliarella, dopo che si è visto neutralizzare sulla linea un gol da Cragno, ha bucato i sardi su rigore (i doriani sono una delle squadre che hanno ricevuto più rigori a favore). La Samp a mio avviso comunque potrebbe fare un pochino di più, inoltre Gabbiadini dovrebbe trovare più spazio al posto di un Defrel abbastanza abulico.

Bologna – Juventus 0-1

La Juventus ha sofferto anche a Bologna, ma alla fine ha vinto, in modo immeritato come spesso le è successo quest’anno. I felsinei, letteralmente rivitalizzati da Mihajlović, hanno infatti dominato a tratti nel primo tempo pagando solo il fatto che tra i vari Santander, Edera, Sansone non c’è gente in grado di buttarla dentro. Ancora cervellotiche alcune scelte di Allegri (Cancelo esterno alto!?) che però si è salvato con il cambio Dybala-Alex Sandro (il brasiliano tra i peggiori della Juve), per la Serie A basta e avanza, per la Champions invece non è ancora sufficiente.

Sassuolo – Spal 1-1

Nel “derby dell’Ariosto” tra Sassuolo e Spal finisce con un uno a uno che accontenta entrambe le squadre, più i ferraresi a dire il vero che ora vedono allungarsi a cinque le lunghezze di vantaggio sulla terzultima piazza. Decisivo per gli uomini di Semplici il gol di Petagna, giunto al quinto gol nelle ultime sei partite. Se la fiamma dell’attacco è bella viva salvarsi non sarà troppo complicato.

Chievo – Genoa 0-0

Non succede praticamente nulla tra Chievo e Genoa: l’unica istantanea vivida di questa scialba partita è un tifoso del Chievo che viene ripreso a dormire tra primo e secondo tempo, spero per lui che fosse un abbonato!

Parma – Napoli 0-4

Si è sbloccato il Napoli sul campo di Parma e lo ha fatto con una prestazione di grande stile: quattro sono stati infatti i palloni finiti alle spalle del napoletano Sepe, portiere dei ducali che nulla ha potuto davanti ai colpi di Milik e soci.  Il Napoli al Tardini è pure stato bello da vedere come ai tempi di Sarri con un gioco avvolgente tutto triangolazioni palla a terra. Ciò che ora manca al Ciuccio è quel pizzico di continuità (cosa che Ancelotti ha però spesso fatto fatica a fare) per alzare finalmente un trofeo degno di questo nome, De Laurentiis e la città lo meriterebbero!

Fiorentina – Inter 3-3

Posticipo domenicale con il botto tra Fiorentina ed Inter, questo del Franchi è stato con molta probabilità uno dei match più incredibili di questo campionato. Dopo pochi secondi infatti la Viola, presentatasi in campo con un inedito rombo che ha mandato in confusione la mediana a due nerazzurra, ha trovato il vantaggio. Uno a zero che è durato solo cinque minuti perché l’Inter, che davanti senza Icardi tra le palle, sembra aver guadagnato in imprevedibilità e variabilità degli attacchi, trova il pareggio. Una volta prese le misure del centrocampo avversario, schierato come abbiamo detto in maniera assolutamente inedita, la Beneamata ha incominciato a dilagare portandosi sul 3 a 1. Giochi finiti? Niente affatto perché la Fiorentina azzecca due jolly, il primo con un tiro incredibile su punizione di Muriel, il secondo grazie ad un regalo clamoroso dell’arbitro Rosario Abisso (un nome un perché come direbbe la Gialappa’s) che scambia un pallone finito sul petto di D’Ambrosio per un tocco di mano! Il bello è che questa decisione assurda è arrivata dopo il conciliabolo con il mitologico Var, segno che anche la tecnologie non sono sempre infallibili e che la realtà, come diceva Schopenauer (Arthur non Bagnoli!) è pur sempre un’interpretazione. Per la cronaca la partita è finita al minuto numero centotré (record assoluto) tra recriminazioni e polemiche roventissime, assolutamente condivisibili a mio avviso. Questa partita, a mio avviso, ha segnato in maniera forte la questione del Var: l’uso della tecnologia in campo a mio avviso va assolutamente rivisto e centellinato.