Serie A: titolo alla Juventus dopo 26 giornate

Due sono i responsi principali di questa ventiseiesima giornata, il primo: la Juventus vincendo contro il Napoli ha definitivamente ammazzato questo campionato, ora la Vecchia Signora a dodici giornate dal termine ha ben sedici lunghezze di vantaggio sul Napoli, impossibile che quest’ultimi possono impensierire la squadra torinese. Il secondo riguarda il Milan di Gattuso che, profittando delle sconfitte di Inter e Roma (pesante tre a zero subito nel derby) si issa al terzo posto. Appassionante anche la corsa per l’Europa League dove in questo momento Torino, Lazio e Atalanta sono a pari punti a quota quarantuno. In coda invece bel passo in avanti dell’Udinese mentre si fa sempre critica la situazione per il Bologna, sconfitto nello scontro diretto contro i friulani.

Champions ed Europa League

Questa settimana ritornano in campo anche le coppe europee. In Champions League mercoledì sarà turno della Roma che a Porto dovrà difendere il 2 a 1 dell’andata, difendere è in realtà una parola abbastanza impropria per una squadra che ha appena incassato tre pappine nel derby e potrebbe ancora accusare il colpo subito nella stracittadina in Portogallo. Dubito sinceramente che la Roma possa farcela perché la sua fase difensiva è troppo precaria. Tra le altre partite di spicco credo che il Real passi contro l’Ajax, anche se i lancieri sono una delle squadre più belle dal punto di vista del gioco ammirate fino ad ora. Anche il Paris Saint Germain credo non subirà particolari rimonte dal Manchester United. In Europa League L’Inter è attesa dalla trasferta di Francoforte mentre il napoli giocherà l’andata in casa contro i salisburghesi del Red Bull. Anche qui non vedo mezze misure: sconfitta esterna per la squadra di Spalletti (anche se senza Icardi in trasferta l’Inter non gioca con un uomo in meno!) e vittoria casalinga per il Napoli che deve però stare molto attento al gegenpressing utilizzato dagli austriaci che la più compassata squadra di Ancelotti potrebbe subire.

  • Porto – Roma 1
  • Eintracht Francoforte – Inter 1
  • Napoli – Red Bull Salisburgo 1

Cagliari – Inter 2-1

Sembrava impossibile ma l’Inter è riuscita nell’impresa di perdere il terzo posto: il Cagliari ha fatto decisamente la miglior partita della stagione ma i nerazzurri scesi in campo in Sardegna sono parsi davvero inconsistenti regalando di fatto le fasce ad un avversario che ne ha profittato scodellando invitanti cross verso il centro dell’area dove c’era uno (Pavoletti) che sa fare decisamente il suo mestiere. Si è sentita terribilmente la mancanza di Icardi, senza un terminale offensivo puro infatti la squadra è sembrata decisamente in appena e incapace di gestire il pallone. Nel finale Spalletti ha riprovato la mossa della disperazione Ranocchia centravanti (della serie questi ho e questi devo fare giocare…) ma non è bastato per evitare una sconfitta pesante destinata a segnare a mio avviso la stagione interista.

Empoli – Parma 3-3

Partita scoppiettante e palpitante tra Empoli e Parma: alla fine il pareggio va meglio agli avversari che ai padroni di casa che però possono essere contenti per aver raggiunto il pari in extremis. I toscani però danno l’impressione di essere sempre quella squadra bella da vedere ma irta di difetti dell’inizio annata: la difesa è un autentico colabrodo (veramente allucinante il primo gol incassato: su punizione la difesa sale per il fuorigioco dimenticandosi Gervinho che fila in porta indisturbato!) mentre in porta non c’è un portiere presentabile. Per fortuna che davanti Caputo e soci la buttano sempre dentro altrimenti avrei dato l’Empoli già per spacciato.

Milan – Sassuolo 1-0

Successo di misura ma ugualmente fondamentale per il Milan che c’entra un terzo posto che fino a poche settimana fa sembrava pura utopia. Gattuso è riuscito a dare un’anima a questa squadra, dobbiamo ammetterlo: il suo Diavolo non ruba l’occhio dal punto di vista dell’estetica, gioca ora un calcio schiettamente difensivista che però porta molto fieno in cascina. Partite come quelle di sabato pomeriggio nel girone d’andata il Milan le avrebbe perse o pareggiate mentre questa volta sono arrivati tre punti importantissimi, tra l’altro senza le pistolettate di Piątek.

Lazio – Roma 3-0

Simone Inzaghi ottavo re di Roma: è questo il verdetto della stracittadina romana che ha visto la Lazio trionfare su una Roma decisamente confusa. I giallorossi hanno pagato ancora una volta l’inconsistenza del centrocampo dove sono troppi i giocatori che non sanno difendere (Pellegrini e Cristante) e che hanno lasciato nonno De Rossi tutto solo davanti ad una linea difensiva che ha iniziato subito a fare acqua da tutte le parti. I gol della Lazio sono infatti scaturiti tutti in situazioni di palla scoperta, con i biancocelesti che sono stati bravi a verticalizzare con pochi passaggi mandando in tilt la difesa avversaria, sempre tarda a scappare verso la propria porta. La Roma è stata in partita fino al rigore di Immobile, poi sulla squadra di Di Francesco è calata letteralmente la notte e la Lazio può così rilanciarsi in classifica dopo un momento della stagione molto difficile.

Torino – Chievo 3-0

Il Torino ha finalmente innestato la quarta (vittoria consecutiva): contro il Chievo la squadra granata ha sofferto nel primo tempo, contro un avversario molto accorto e bloccato in difesa. Ai granata manca infatti un calciatore in mezzo al campo che sappia dare quel fosforo necessario a perforare squadre che si mettono sulla difensiva (difetto atavico delle compagini mazzarriane). Il gol di Belotti ha letteralmente sbloccato la squadra che nel finale si è permesso addirittura il lusso di dilagare, intanto zitto zitto Sirigu non subisce gol da 557 minuti, niente male per una squadra che all’inizio di quest’anno aveva la fama di colabrodo.

Spal – Sampdoria 1-2

Ha ripreso a segnare Quagliarella (due gol di testa!) e la Sampdoria ritorna così a vincere mandando in crisi una Spal che si è svegliata decisamente troppo tardi. Specialista nel gioco per via centrali, la Doria questa volta ha saputo sfruttare appieno le fasce scodellando ben due cross vincenti sulla testa del suo cannoniere. Semplici questa volta ha poco da lamentarsi con gli arbitri: le partite in casa, davanti al proprio pubblico, le squadre che lottano per salvarsi le devono assolutamente vincere.

Udinese – Bologna 2-1

Scontro salvezza che va all’Udinese con il Bologna che esce ancora una volta sconfitta, immeritatamente. Dopo la partita contro il Chievo, i bianconeri la sfangano un’altra volta complice un arbitro decisamente benevolo nei confronti delle zebrette: il primo rigore infatti definirlo generoso è un eufemismo. Pur giocando male l’Udinese si avvia così a centrare un’altra salvezza, anche se i propri tifosi chiedono decisamente di più alla società.

Genoa – Frosinone 0-0

Un punto comunque valido per il Frosinone in casa del Genoa, strappato in dieci contro undici per più di un tempo, segno che i giallo stanno imparando pian pianino a difendersi, peccato solo che davanti i gol segnati sono sempre pochini e che per salvarsi bisogna fare almeno un filotto di vittorie consecutive.

Atalanta – Fiorentina 3-1

Dopo il rocambolesco tre a tre dell’infrasettimanale di Coppa Italia, Fiorentina e Atalanta sono tornate ad affrontarsi domenica sera: l’ultima squadra di Davide Astori contro quella della provincia in cui è nato e cresciuto, il calcio a volte sa dare delle coincidenze davvero curiose! Questa volta, dopo essersi distratta un po’ troppo in toscana, l’Atalanta ha macinato calcio come di suo costume, a ritmi elevatissimi ma mai monotoni, dimostrandosi abilissima a rimontare un avversario che invece dopo il vantaggio (altro retropassaggio sbagliato per i nerazzurri) gli è venuto il braccino corto. Josipone Iličić, quando è in giornata di vena, a mio avviso è semplicemente uno dei trequartisti più forti d’Europa, uno degli ultimi epigoni di questo ruolo forse troppo bistrattato negli ultimi anni.

Napoli – Juventus 1-2

La Juventus sbanca il San Paolo e mette la parola fine definitivamente al campionato. La vittoria però non può esaltare più di tanto i bianconeri perché anche sotto il Vesuvio si è vista sempre la solita Juve di questi ultimi mesi: la squadra di Allegri infatti ha speculato sull’espulsione di Meret (sacrosanta per carità) e sulla conseguente punizione vincente di Pjanić. Poi, dopo che il bosniaco si è fatto cacciare, la Vecchia Signora si è rintanata completamente in area salvandosi solo grazie alla magistrale prova del duo Bonucci-Chiellini, davvero imbattibile nell’uno contro uno. Nel finale quel giocatoruncolo di Insigne (che nei match che contano svanisce sempre!) si è anche permesso il lusso di sbagliare un rigore, meglio così per il Napoli: da ora in avanti si potrà solo concentrare sull’Europa League e Carletto sa come vincere le coppe!