Tabellino

JUVENTUS-MILAN 2-1 (1-1)

MARCATORI: 30′ Benatia (J), 43′ Bacca (M), 97′ rig. Dybala (J).

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Barzagli (dal 1′ s.t. Lichtsteiner), Bonucci, Benatia (dal 33′ s.t. Rugani), Asamoah; Khedira, Pjanic; Dani Alves, Dybala, Pjaca (dal 44′ s.t. Kean); Higuain. (Neto, Audero, Alex Sandro, Marchisio, Lemina, Rincon). All. Allegri.

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Zapata, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Pasalic (dal 25′ s.t. Poli), Sosa, Bertolacci; Deulofeu, Bacca (dal 9′ s.t. Kucka), Ocampos (dal 45′ s.t. Vangioni). (Storari, Plizzari, Antonelli, Calabria, Gomez, Mati Fernandez, Lapadula, Suso). All. Montella.

ARBITRO: Massa di Imperia.

NOTE: espulso Sosa (M) per somma di ammonizioni; ammoniti Pasalic (M), Benatia (J), Ocampos (M), Pjanic (J), Khedira (J) per gioco scorretto, Deulofeu (M) per simulazione, Romagnoli (M) per proteste

La gara

Molto spesso, per analizzare una partita, la miglior cosa da fare è guardare i numeri. Gli unici elementi incontrovertibili.

E anche con Juventus-Milan di venerdì, anticipo della 28esima giornata del Campionato di serie A, deve essere questa la strada maestra.

Ebbene, i dati dicono che il migliore in campo, di gran lunga, è stato Gianluigi Donnarumma, il 18enne portiere del Milan, autore di almeno 9 parate importanti – mai nessuno ha fatto come lui in una sola partita quest’anno – per tenere i suoi a galla. E non è la prima volta che il “Gigio” nazionale si esalta quando vede bianconero (basta vedere l’andata e la finale di Supercoppa italiana a Doha).

Sottolineamo anche che i bianconeri hanno tirato complessivamente 20 volte contro i due degli avversari. Nove a uno il conteggio delle parate; 23 a 5 quello dei cross.

La Juventus ha tenuto palla quasi per il 60 per cento del tempo; ha toccato la sfera ben 758 volte contro le 568 del Milan, e ha raggiunto l’85,7 per cento dei passaggi riusciti.

Difficile, dire, allora, che i bianconeri non abbiano meritato la vittoria, purtroppo per loro arrivata soltanto al 97′ e su un calcio di rigore che lascia e lascerà tanti dubbi, confermando che la classicissima del pallone nostrano è diventata la partita dei veleni (si parte dal goal di Muntari e si arriva al rigore di ieri, passando dalla rete di Pjanic e a quelle di Tevez un paio di anni fa).

Pochi, quindi, parlano della differenza di qualità che si è vista in campo. Dei 17 punti – poi diventati 20 a fine partita – di distacco. Di una squadra fortissima e ben collaudata, e di una che vuole lavorare per diventarlo, se i cinesi vorranno.

Certo, però è chiaro che il peggior in campo è stato il direttore di gara, Massa di Imperia, che ha sbagliato su entrambi i fronti scontentando tutti.

Non ha assegnato un rigore su Dybala per fallo di Zapata. Non ha annullato il goal rossonero, in fuorigioco seppur leggero. Ha deciso di assegnare il penalty finale, nonostante sia la sfera calciata da Liechtsteiner a sbattere sul braccio di De Sciglio e non le braccia a cercare il pallone.

C’è da dire, però, che in occasione della rete di Bacca e del rigore decisivo, è stato mal consigliato dal guardalinee prima e dal quinto arbitro, Valeri, poi.

La Juventus ha vinto perché è più forte del Milan, ha giocato con grande intensità per tutti i 90′, rischiando soltanto in qualche contropiede che poteva esserle letale, e nonostante fosse priva di alcune pedine chiavi come Cuadrado, Chiellini e Mandzukic.

Ed è simbolico il fatto che a decidere sia stato Paulo Dybala, l’uomo emblema della disfatta di Doha. E proprio su rigore.

Il Milan, invece, ha giocato come doveva giocare. Attento e chiuso in difesa, ha cercato di sfruttare gli spazi che i bianconeri concedevano loro.

I ragazzi di Montella hanno dimostrato di essere in un buon stato di forma fisico e mentale, reduci anche da 13 punti nelle ultime 5 partite disputate prima di quella di venerdì.

Importante la rete di Bacca, la quarta consecutiva, come anche la grinta e la voglia di combattere fino all’ultimo.

Tutti ingredienti che saranno fondamentali per far fronte alla probabile lunga assenza di Suso (Ocampos non ha convinto) e per il rush finale per l’Europa League, che resta difficile viste le avversarie davanti.

I top e i flop

Top

Donnarumma: un’altra prova maiuscola del portierino rossonero, che quando vede bianconero dimostra tutto il suo talento. Si arrende solo all’imparabile rigore di Dybala.

Bacca: l’attaccante colombiano mette ancora la sua firma in una serata difficile, seppur in fuorigioco. Il brutto momento è alle spalle?

Flop

Ocampos: gli tocca il compito di sostituire l’infortunato Suso in una partita non facile, ma non lo fa al meglio.

De Sciglio: macchia la sua non eccelsa partita con il fallo di mano più discusso del Campionato. Se la direzione arbitrale sbaglia, lui perché difende così al minuto 95′?

Voto zero, invece, alla reazione dei giocatori del Milan, che avrebbero rovinato lo spogliatoio dello Stadium al fischio finale. Non ci sono giustificazioni.

UN COMMENTO

  1. …..i giocatori del Milan peggio che gli ultrà se avessero danneggiato gli spogliatoi….ma sembra tutto vero!!!…..quindi questi giovani bravini ancora non campioni ma gia’ prime donne ne devono fare di strada ma iniziano male !!!…..non dimentichiamo che questi giocatori sono i più fallosi del campionato !!!……anche questo fatto non fa’ parte di un campione , i grandi campioni erano duri tosti ma mai cattivi,andatevi a vedere l entrate sull uomo dei giocatori del Milan……lontanissimi questi dai vari Furino Benetti Gentile ecc ecc…….

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