Non è stato un turno infrasettimanale banale questo della trentesima giornata: in vetta, a parte la solita Juventus che fa un campionato a parte, si è registrata una frenatona generale inaspettata: Napoli, Lazio e Roma hanno perso inopinatamente mentre il Milan non è andato oltre il pareggio contro l’Udinese. Ne ha approfittato così l’Inter che grazie al ritorno del discusso Icardi ha rifilato un poker di gol al Genoa blindando così la terza piazza. Gli inaspettati risultati di questa metà settimana hanno dato così linfa vitale alla lotta per il quarto posto e per la salvezza. Per l’ultimo vagone Champions sono in lotta addirittura cinque squadre, racchiuse in soli quattro miseri punti: Milan, Atalanta, Lazio, Roma ed il rilanciato Torino che battendo nello scontro diretto la Sampdoria ha così messo un bel spartiacque tra l’ottavo ed il nono posto. In coda invece le vittorie clamorose di Empoli e Spal ed il pareggio di lusso dell’Udinese hanno rimesso in discussione anche la posizione di squadre che sembravano tranquille come il Genoa, il Cagliari ed il Parma che adesso sono a sole sei lunghezze dalla terzultima piazza.
Milan – Udinese 1-1
Sembra piombato in una sorta di cul de sac il Milan che contro l’Udinese non è andato oltre un misero punticino che sa però di sconfitta: Gattuso ha provato questa volta il rombo con Paquetà (subito azzoppato) nel suo ruolo più congeniale sulla trequarti l il quasi inedito duo Cutrone e Piątek che sembra funzionare bene. per il resto la squadra sembra spompa fisicamente e terribilmente vulnerabile sulle ripartenze avversarie, Tudor continua con il suo trend positivo sulla panchina dei friulani (nelle poche partite da tecnico tra questo e lo scorso anno non ha ancora perso!) sperando che il croato abbia portato in Friuli anche un sano fattore C che male non fa!
Cagliari – Juventus 0-2
Classica vittoria da squadra da vertice per la Juventus a Cagliari che ha governato a bassi ritmi la partita prima di colpire con la sua arma preferita, la fisicità e le palle inattive (tra l’altro Bonucci stacca solo soletto in area di rigore, ma marcare ad personam giammai?). Poi nella ripresa, quando gli avversari si erano sbilanciati alla ricerca del gol, ecco la zampata del due a zero siglata dal solito Kean. Problemi di abbondanza per Allegri, beato lui veramente!
Empoli – Napoli 2-1
Sarà stato forse per l’orribile divisa da gioco sfoggiata in Toscana (una delle più brutte della storia del calcio!), per il robusto turnover fatto da Ancelotti ma il Napoli ad Empoli ha fatto davvero schifo sotto tutti i punti di vista. L’Empoli ha dominato sotto tutto il punto di vista facendo a fette la retroguardia azzurra con il suo consueto gioco in velocità e palla a terra, che è lo stesso praticato da Sarri quattro stagioni fa, solo che ora ha interpreti meno validi. Peccato solo che una squadra che ambisce a salvarsi serva la continuità e non lo sporadico bel gioco.
Genoa – Inter 0-4
E’ tornato Icardi dopo una telenovela tutta sudamericana che sembrava estenuante ed interminabile e l’Inter ha ripreso a vincere sbarazzandosi con quattro reti del Genoa prandelliano, mai in partita e imbarazzante sotto i tutti i punti di in difesa, quasi che la vittoria sulla Juve abbia fatto un po’ montare la testa alla truppa di Preziosi. Spalletti è tornato all’antico schierando i suoi come sa fare lui con Nainggolan incursore sulla trequarti nel consueto 4-2-3-1 e la squadra ha girato decisamente bene, Gagliardini se giocasse sempre come quando incontra i rossoblu di Genova sarebbe uno dei più forti centrocampisti in circolazione (cosa che naturalmente non è).
Spal – Lazio 1-0
La Lazio soffre solitamente le partite in trasferta e le squadre fisiche e grintose come la Spal, in più a Ferrara Inzaghino se l’è andata a cercare schierando i leggerini Leiva e Luis Alberto in mediana: risultato la squadra ha fatto fatica a creare gioco e nel finale è stata anche punita da un rigore.
Torino – Sampdoria 2-1
Si è svegliato il Gallo e il Torino ha trovato tre punti importantissimi nello scontro diretto contro la Sampdoria ed ora, per la prima volta in questa stagione, incomincia a sognare in grande. Il Toro ha assolutamente dominato la Sampdoria ed ha rischiato solo nel finale il ritorno dei blucerchiati, che notoriamente soffrono le squadre che giocano larghe, con gli esterni con i piedi sulla linea laterale come i granata. Un piccolissimo appunto a Giampaolo: le sue squadre quando devono fare il fatidico salto di qualità si sgonfiano sempre!
Roma – Fiorentina 2-2
Pareggio che non serve a nessuna delle due squadre: l’effetto “normalizzatore” di Ranieri a Roma sponda giallorossa non l’hanno ancora visto, i giallorossi infatti continuano ad imbarcare acqua che è un piacere in difesa. Ranieri è tornato al 4-3-3, che era il modulo preferito del predecessore che se tanto mi da tanto, poteva essere riconfermato a sto punto… i suoi prodi hanno fatto e distrutto la tela subendo due gol da una squadra come la Fiorentina che senza Chiesa, vale la metà in attacco.
Frosinone – Parma 3-2
Vittoria che probabilmente serve a poco al Frosinone, se non nel morale: Baroni ha schierato addirittura tre attaccanti puri nel tridente ed il suo coraggio è stato ripagato dal suo reparto offensivo, soprattutto dal giovane Pinamonti che ha segnato un gol e colto una traversa. Peccato solo che in questa stagione i laziali non abbiano mai dato continuità alle sue sporadiche vittorie. Il Parma mi sembra essersi inconsciamente rilassato, occhio però che i giochi là dietro non sono ancora chiusi!
Sassuolo – Chievo 4-0
Quattro a zero tondo tondo per il Sassuolo che quando si sveglia con il piede giusto sa regalare belle partite, il risultato però è rotondo quanto un po’ bugiardo in quanto il migliore in campo dei piastrellisti è stato il portiere Consigli, il Chievo dimostra ancora una volta che senza l’eterno Pellissier in attacco fa fatica a segnare.
Atalanta – Bologna 4-1
L’Atalanta quando impone il suo gioco a pienissimo regime credo riuscirebbe a mettere in difficoltà anche il Barcellona o il Manchester City, il Bologna infatti in un solo quarto d’ora è stato letteralmente spazzato dal campo con quattro gol. Bisogna tornare indietro al Grande Torino, cioè epoca preistorica o quasi, per trovare una squadra che si sapeva esaltare in singoli momenti della gara con picchi di gioco irresistibili per tutti. Il posapiano Josipone Iličić nell’orchestra del Gasp ha trovato collocazione ideale giostrando di fatto al fianco di Zapata con il Papu Gomez, meno lucido sotto porta, che è stato messo a fare il mantice tra centrocampo e attacco. Se questo equilibrio prezioso non si romperò l’Atalanta potrebbe anche arrivare quarta…