Festa rinviata (di poco) in casa Juventus perché a Ferrara gli uomini in maglia bianconera, con la testa tutta rivolta all’Ajax hanno regalato tre punti comodi alla Spal mentre il giorno dopo, vincendo al Bentegodi, il Napoli regalava sì il primo verdetto ufficiale di questo torneo ma non quello atteso da tutti e cioè la matematica retrocessione del Chievo Verona in Serie B! Per il resto l’ultimo weekend prima di Pasqua ha regalato pochissimi gol (appena diciassette!) e tantissime polemiche arbitrali in una delle giornate in cui il buon Aldo Biscardi sarebbe andato in brodo di giuggiole. In mezzo agli avvenimenti da Bar Sport l’Inter ha fatto un bel balzo per blindare la terza piazza anche se non è che ci volesse molto per battere il Frosinone… i cugini rossoneri invece battono nello scontro diretto la Lazio e ora sono sul quarto gradino, ad una lunghezza dalla Roma, vittoriosa di misura sull’Udinese, solo pareggio invece per il Torino che comunque è settimo (anche se la Lazio ha un match in meno). In coda, già detto dell’Empoli, va segnalato l’ importante allungo della Spal mentre il Bologna ha cavato un punticino comunque prezioso dal derby di Firenze.

Champions ed Europa League

Non c’è tempo di tirare il fiato per le nostre squadre impegnate nelle coppe europee. Dopo il sofferto uno a uno dell’andata la Juventus è chiamata a chiudere la pratica Ajax davanti ai propri tifosi. A mio avviso la partita di Torino sarà ricca di insidie per i bianconeri perché i lancieri non faranno come l’Atletico Madrid, che è arrivato sotto la Mole ad alzare i muri, e verranno allo Stadium a giocarsela a viso aperto. Già all’andata si è visto che in mezzo al campo e in attacco gli olandesi hanno più velocità di pensiero e di esecuzione, anche se dietro ballano tantissimo. La Juve però ha dalla parte sua il fattore Ronaldo (che già all’andata ha dimostrato di sapere andare a nozze con la difesa biancorossa) ed una squadra che sembra stare bene fisicamente. Resta un match molto complicato da pronosticare, a mio avviso il passaggio del turno da parte bianconera è quasi scontato, non saprei dire come e in che modo. Giovedì invece il Napoli è chiamato alla partitissima contro l’Arsenal: gli azzurri dovranno segnare almeno tre gol senza subirne nemmeno uno, impresa difficile ma non impossibile perché gli inglesi in trasferta ci hanno abituato alle scene mute. Servirà la partita perfetta quindi, con il Napoli che dovrà essere bravo ad abbinare tecnica a rapidità e cattiveria sotto porta, cosa che non si è vista all’andata. A mio avviso i partenopei non ce la faranno perché l’Arsenal davanti fa comunque sempre male. Nelle altre sfide di Champions, quasi scontati i passaggi di turno per Barcellona e Manchester City, l’ultima semifinalista potrebbe essere il City di Guardiola che potrebbe trarre giovamento dall’infortunio di Kane in casa Tottenham, serviranno però tre gol di scarto…

  • Juventus – Ajax: 1
  • Napoli – Arsenal: 1

Spal – Juventus 2-1

Diciamolo fuori dai denti: mai e poi mai la Spal avrebbe battuto una Juventus scesa in campo con i titolarissimi, invece i bianconeri sono giunti a Ferrara con una formazione inventata sul momento (anche se comunque di valore perché c’erano comunque i vari Dybala, Cancelo, Cuadrado, Betancur…) ed hanno lasciato vincere i propri avversari. Ricordo una partita simile nell’anno 1988/89 allorché il Napoli di Ottavio Bianchi (e Luciano Moggi) giocò una delle ultime partite ad Ascoli facendo giocare in attacco il secondo portiere Di Fusco. Ma allora la situazione era ben diversa perché in quel caso la mossa aveva dei risvolti puramente societari (Costantino Rozzi era molto amico di Lucky Luciano) mentre in questo caso la Juve ha semplicemente snobbato l’impegno, potendoselo permettere stante la posizione che ha in classifica. Grande merito comunque alla Spal, squadra comunque inferiore alle riserve bianconere, che con grande carattere è riuscita a rimontare la truppa dell’ex Allegri.

Roma – Udinese 1-0

Zitto zitto Claudione Ranieri, senza proclami e fanfare, sta riuscendo a rendere meno lunatica la sua Roma. Contro i giallorossi Er Fettina ha giocato con ben quattro difensori centrali (Juan Jesus e l’oggetto misterioso Marcano, centrali puri, giostravano sulle fasce), poco pressing ed il suo solito 4-4-2 canonico. La sua Roma non ruba più l’occhio, però almeno inizia ad essere efficace dimostrandosi capace di saper vincere uno a zero. L’Udinese sembra rivitalizzata dalla cura Tudor che nella Città Eterna ha così conosciuto la sua prima battuta d’arresto da quando ha messo le proprie terga sulla panchina friulana.

Milan – Lazio 1-0

Altra partita ricca di polemiche quella del sabato sera tra Milan e Lazio con i romani che hanno preso malissimo la sconfitta. Sul campo però il successo rossonero è stato tutto sommato giusto, certo gli episodi hanno sorriso a Gattuso questa volta bisogna essere sinceri, però il rigore decisivo nasce da una vaccata difensiva dei biancocelesti (in due su un uomo con Musacchio tutto solo che viene travolto!). Deplorevole solo l’atteggiamento di Kessie e Bakayoko a fine gara ai danni di Acerbi: se fosse successo il contrario si sarebbe gridato al razzismo con polemiche nazionali e interrogazioni parlamentari, invece in questo caso visto che a sgarrare sono stati due giocatori di colore tutti zitti ed in silenzio! Spero che Gattuso abbia ringhiato una bella strigliata ai suoi due centrocampisti!

Torino – Cagliari 1-1

Polemiche roventi anche all’ora di pranzo di domenica dove il Torino non è andato oltre l’uno a uno davanti ai propri tifosi contro un Cagliari insolitamente sul pezzo in trasferta. Certo, l’espulsione sciocca di Zaza ha avuto il suo peso nell’economia del match però anche prima del vantaggio il Toro ha veramente creato troppe poche occasioni da gol. Censurabile Mazzarri che invece che frignare davanti alle telecamere, ha pensato bene di abbandonare anzitempo il match: un buon comandante non abbandona mai la propria truppa!

Sampdoria – Genoa 2-0

Potevano mancare le polemiche nel derby più affascinante d’Italia? Ovvio che no! Nel solito bollente catino di Marassi, è stato vinto dalla squadra più forte e con l’impianto gioco migliore e cioè la Sampdoria. I cerchiati giocano davvero a memoria, palla a terra ed in velocità, ma dubito che senza l’estro di Quagliarella (un gol ed un assist tanto per cambiare) sarebbero così efficaci. Il Genoa ha comunque fatto la sua onesta figura ed è stato abbastanza sfortunato perché un gol è giunto su un rimpallo, l’altro su rigore molto dubbio. Don Cesare Prandelli nel post gara ha imitato Mazzarri in fatto di scuse e lacrime versate: “giochiamo sempre in dieci!”.

Sassuolo – Parma 0-0

Derby emiliano tra due squadre che applicano due opposte filosofie di gioco, quasi agli antipodi: il tiki taka frizzante come il Lambrusco del Sassuolo di De Zerbi contro il pane, salame e parmigiano del Parma di D’Aversa. Per dare l’idea di cosa sia il calcio basta dire che i biancoscudati hanno tirato in porta una sola volta (su rigore, parato) facendo registrare il 26% di possesso palla (solo il PD ha percentuali più basse!) rischiando pure di vincere! This is fooball…

Fiorentina – Bologna 0-0

E’ stato un derby dell’Appennino grigio e triste come il cielo plumbeo che sovrastava il Franchi. La Fiorentina del Montella bis assomiglia troppo ancora a quella del predecessore, sia nel modulo che nell’impianto di gioco anche se il napoletano ha rischiato un tridente purissimo con Chiesa, Muriel e Simeone, risultato? Zero gol e molte idee confuse! Il Bologna dell’ex dal dente avvelenato Mihajlović ha badato al sodo cercando ed ottenendo il pareggio: Miha probabilmente vuole seguire la classica regola della media inglese, vittoria in casa e pareggio in trasferta, per la salvezza dovrebbe bastare ed avanzare!

Chievo – Napoli 1-3

Pur giocando sotto tono il Napoli ha confezionato tre reti al Chievo, se al ritorno giovedì i napoletani giocheranno con queste idee di gioco e una simile intensità possono scordarsi la rimonta! Anche l’esperto marinaio Ancelotti sembra aver perso un po’ la bussola: Milik ad esempio è irrinunciabile davanti e non si capisce perché sia stato escluso giovedì scorso alll’Emirates mentre a Verona si è rivisto Insigne largo a sinistra (quando quest’anno ha dimostrato di saper rendere al meglio da seconda punta), grande la confusione sotto il cielo di Napoli!

Frosinone – Inter 1-3

L’Inter ha giocato un solo tempo e, complice l’atteggiamento completamente rinunciatario del Frosinone, è riuscito a segnare due volte (con il cocco spallettiano Nainggolan e Perišić). Poi nella ripresa i nerazzurri si sono appisolati dimostrandosi poco avvezzi a gestire il match, i ciociari l’hanno così riaperta anche se non hanno mai dato l’impressione di poter concretamente rimontare la Beneamata. Nel finale l’idolo di Adani Vecino ha chiuso definitivamente ogni patema: l’importante era vincere e l’Inter in passato ha più volte dimostrato di saper mettersi nei guai da sola.

Atalanta – Empoli 0-0

Nel posticipo del lunedì l’Atalanta è finita a sbattere contro il muro dell’Empoli: polveri bagnate per i padroni di casa bergamaschi che hanno premuto come forsennati per tutti i novanta minuti ma che per una volta hanno pagato sfortuna e imprecisione negli ultimi minuti dove Zapata e soci si sono divorati un paio di gol degni del buon Pacione: a volte quando ti sbilanci troppo in attacco a testa bassa può capitare questo. Insolitamente catenacciari e ben registrati in difesa i toscani che alla fine tornano a casa con un punto che fa morale ma che alla fine dei conti serve poco alla classifica.