Dopo un weekend povero di gol ed emozioni è giunto un turno infrasettimanale di Serie A, l’ultimo di questa stagione, ricco di segnature (ventinove contro i tredici di qualche giorno fa) ed emozioni con una sorpresa che in pochi si aspettavano: il pareggio della Juventus sul campo del Crotone.
Il Napoli, pur con qualche patema di troppo, è riuscito a sbarazzarsi dell’Udinese e ora alla vigilia dello scontro diretto a Torino è tornato a quattro lunghezze dalla Vecchia Signora. In chiave europea tutte vincenti Inter, Roma e Lazio, il Milan invece ha colto un altro pareggino insipido sul campo del Torino.
In coda oltre al Crotone, ha pareggiato la solita Spal ma anche Udinese, Cagliari e Chievo non sono ancora tranquille.
Inter – Cagliari 4-1
Dopo aver battuto l’Udinese, il Cagliari ha deciso di fatto di scansarsi contro l’Inter che, dopo tre turni di scena muta in attacco, ha infilato quattro volte la porta dell’incolpevole Cragno.
Per i nerazzurri un’ottima prova anche dal punto di vista del gioco corale, va detto però che contro un avversario che non ha mai calciato verso la rete di Handanovič (zero tiri sia verso lo specchio che verso la porta in generale!) non è che ci voglia così tanto per giocare bene.
Benevento – Atalanta 0-3
Tre a zero secco dell’Atalanta sul campo del Benevento che per una volta è ritornato sugli standard del girone d’andata.
I bergamaschi, che hanno trovato nel negroide Barrow una validissima alternativa ai vari Petagna e Cornelius, quest’anno tendono a vincere partite inutili come queste per poi incartarsi quando i tre punti incominciano a scottare, peccato davvero perché una squadra del genere meriterebbe l’Europa.
Crotone – Juventus 1-1
Come nel piccolo catino di Ferrara, anche nell’altro angusto stadiuolo di Crotone la Juventus è tornata a casa con un misero pareggino.
Come contro il Real la Vecchia Signora è stata vittima di un altro splendido gol in rovesciata, questa volta siglato da Simeon Tochukwu Nwankwo per gli amici Simy che ha emulato con grande successo la prodezza di Cristiano Ronaldo.
Ancora una volta, in spazi ristretti, contro un avversario che ha fatto di necessità virtù barricandosi in area, la Juve ha mostrato che se Dybala e Douglas non sono in giornata nessuno riesce a creare qualcosa là davanti.
Napoli – Udinese 4-2
Ha rischiato grosso il Napoli invece che contro l’Udinese, che era reduce dal poco confortante filotto di nove sconfitte consecutive.
Fino al 64’ i partenopei erano sotto 2-1. Per oltre metà gara la squadra di Sarri ha giocato con un’intensità di gioco molto bassa e ciò ha favorito il centrocampo dei friulani, composto da giocatori di rugby più che da calcio che buttandola sul fisico sono riusciti a pendere il sopravvento.
Poi però, le notizie che giungevano dalla Calabria, hanno tolto un bel macigno di dosso alla formazione di Sarri che nel finale è riuscita a dilagare. Restano però i sessanta minuti anonimi contro la peggior squadra del girone di ritorno: due gol su calcio piazzato sono pochissima cosa per un’aspirante al titolo.
Roma – Genoa 2-1
Vittoria con qualche patema di troppo anche per la Roma che comunque è riuscito a spuntarla su un Genoa che continua a dimostrare, pur avendo ormai raggiunto il riparo, di essere una squadra quadrata e difficile da affrontare.
La “Maggica” ha palesato però ancora una volta un certo impaccio nella manovra offensiva, ancora una volta i gol sono infatti giunti su palle inattive (il secondo di fatto se lo è segnato da solo il Genoa).
Firenze – Lazio 3-4
È successo di tutto a Firenze: le espulsioni sciocche di Sportiello e Murgia (discutibile quest’ultima) a inizio gara hanno fatto letteralmente impazzire un match che alla fine è stato vinto dalla squadra che in campo aveva più qualità.
Per la Fiorentina è la prima sconfitta del dopo-Astori anche se i tifosi viola possono consolarsi con l’esplosione del cursore transalpino Veretout (tripletta per lui). Inzaghino invece l’ha vinta con i cambi: se i suoi big steccano per una serata (Immobile, Leiva), ci hanno pensato i vari Luis Alberto e Felipe Anderson a portare a casa i tre punti.
Torino – Milan 1-1
In una delle partite più brutte di questa trentatreesima giornata il Milan coglie il quarto pareggio consecutivo sul campo del Torino.
E l’X questa volta va di lusso a Gattuso che prima ha visto il Gobbo di Bergamo Belotti (da lui definito “più forte di Shevchenko“) calciare un rigore “alla Di Biagio” sulla traversa e poi Bonaventura siglare il classico eurogol con un tiro da fuori.
Ci ha pensato nel finale Dollarumma, con un’uscita dalla porta con il retino, a mettere tutti d’accordo per il pareggio finale.
Sampdoria – Bologna 1-0
Vittoria all’ultimo secondo per la Sampdoria su un Bologna che comunque a Marassi ha fatto la sua partita non scansandosi.
Con questi tre punti acciuffati all’ultimissimo secondo la Samp adesso è a soli tre punti dal Milan, peccato solo che la squadra di Giampaolo abbia un ruolino in trasferta da bollino rosso altrimenti l’Europa League era decisamente alla portata.
Spal – Chievo 0-0
Ho perso i conti dei pareggi consecutivi della Spal (dovremmo essere a quota sei) che contro il Chievo non è riuscito a centrare un importante match ponit in chiave salvezza contro un avversario decisamente alla portata dei ferraresi.
Sia Spal che Chievo subiscono pochissimo dietro ma davanti non riescono a fare gol nemmeno con le mani.
Verona – Sassuolo 0-1
Per sperare nella salvezza il Verona avrebbe dovuto vincere almeno due partite contro squadre derelitte o tranquille come Benevento e Bologna, invece gli scaligeri sono riusciti non solo a perdere contro queste squadre ma anche a buscarle in casa dal Sassuolo dell’ex Iachini.
Con questa vittoria gli emiliani si sono portati sopra all’Udinese in una posizione ormai sicura mentre i veneti è meglio che incomincino a pensare al prossimo campionato.