
La giornata numero trentatré (come gli anni di Cristo) sancisce la quasi matematica vittoria dello scudetto da parte della solita Juventus, infatti la sconfitta del Napoli contro l’Inter a San Siro ha di fatto spianato quegli ultimi inciampi che separavano la Vecchia Signora dal suo quinto tricolore consecutivo. Il Napoli ormai non ne ha più e nemmeno la Roma che sembra avere il fiato corto dopo una lunga rincorsa. Possibile che nella lotta per il terzo posto s’inserisca l’Inter che ha ricominciato a vincere. In ottica Europa League il nuovo Milan… di Brocchi ha fatto un bel passo in avanti, il Sassuolo sembra aver mollato definitivamente mentre la Lazio di Inzaghino sembra rinata d’incanto. Giornata importantissima invece in coda: il Palermo come previsto sprofonda a Torino mentre Frosinone e Carpi vincono, i laziali nello scontro diretto contro il Verona hanno spinto ufficialmente i veneti nel burrone della B.
E’ stata una settimana importante in ottica europea, iniziamo dalla Champions League dove alle semifinali sono approdate Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco e Atletico Madrid. I cugini sfigati di Manchester e quelli di Madrid sono le due grandi outsider, specie i materassai di Simeone che hanno uccellato il favoritissimo Barcellona, mentre le blasonatissime Real e Bayern partono con i favori del pronostico. A mio personalissimo parare vedo moltissimo equilibrio in queste semifinali: Manchester City e Real sono squadre abbastanza similari, individualiste come impianto di gioco e pure terribilmente discontinue. Le meringhe hanno un Cristiano Ronaldo in più e un Bale che negli spazi aperti è sempre temibilissimo, però occhio ai singoli del City che in quanto a talento puro è solo leggermente inferiore ai madrileni. Per quanto riguarda invece l’altra semifinale, tra Atletico Madrid e Bayern, si tratta del classico scontro tra opposti: il tiki-taken dei bavaresi di Guardiola contro il catenaccio in salsa rioplatense degli uomini del Cholo, anche qui vedo tantissimo equilibrio, probabile che si decida tutto per un episodio. Se la sorpresa in Champions è stata l’eliminazione del Barcellona, in Europa League la sorpresissima è stata la dipartita del Borussia Dortmund, al termine di un magnifico ritorno all’Anfield Road di Liverpool, in quella che è stata a mio avviso la vera finale anticipata della rassegna. Le semifinaliste così sono Liverpool-Villarreal e Shakhtar Donetsk-Siviglia, in questo caso vedo molto equilibrato il primo incontro e più squilibrato il secondo, dove il Siviglia sembra avere un qualcosa in più nell’Europa dei poveri, probabile quindi una finale Liverpool-Siviglia.
BOLOGNA – TORINO 0-1: una partita da segno X che è stata vinta con un pizzico di fortuna dalla squadra ospite. Il Bologna in mezzo al campo è definitivamente scoppiato e Donadoni continua a far giocare gli stessi, il Torino nonostante la stitichezza offensiva riesce a portare a casa il terzo successo di fila, peccato sia troppo tardi!
CARPI – GENOA 4-1: mai e dico mai il Carpi era riuscito a segnare più di due gol a partita in questo campionato, nello scontro decisivo contro il Genoa invece gli emiliani si sono scatenati, sfruttando a dovere l’inferiorità numerica degli avversari. I risultati stanno dando ragione a Castori, un tecnico che proviene da una gavetta in stile Odissea, intelligente e di grandissimo buon senso, basta dare un’occhiata ai marcatori (Di Gaudio, Lollo, Pasciuti, cioè tutti suoi pretoriani fidati) per capire che quest’estate aveva ragione lui e non il DS Sogliano che gli ha cambiato mezza squadra.
INTER – NAPOLI 2-0: per una volta il filippino in tribuna a San Siro ha portato fortuna! L’Inter ha vinto con merito, sfruttando a dovere le poche occasioni da gol con il classico degli schemi “palla lunga e pedalare”. Il Napoli non c’è più comunque, né con la testa né con le gambe, l’assenza di Higuain pesa un macigno e lo si sapeva, ma è tutta la squadra ad aver perso smalto oltre che verticalità. Su questo punto Sarri dovrà lavorare parecchio in estate perché l’impressione di quest’anno è che il gioco dei partenopei sia stato a tratti esaltante, ma spesso troppo monotono per schemi e soluzioni di gioco. L’Inter invece, se vuole arrivare ai preliminari di Champions (per poi magari farsi cacciare dal Villarreal di turno ad agosto) deve continuare così: tutti dietro e palla lunga sul bimbominkia Icardi.
ATALANTA – ROMA 3-3: un’altra squadra che sembra giunta con il fiato corto al momento clou della stagione è la Roma. I giallorossi segnano tanto ma fanno segnare altrettanto, secondo la logica del “calcio giostra” voluto da Spalletti e a Bergamo sono riusciti nella difficilissima impresa di resuscitare quella vecchia cariatide di Borriello (che ha segnato una doppietta ad una delle sue innumerevoli ex squadre), forse perché “marcato” da altre cariatidi come Manolas e soprattutto Rüdiger. L’impressione è che il gol di Totti non abbia fatto molto felice Spalletti il quale, se vuole davvero provare a costruire un progetto calcistico nella Capitale, che equivale a costruire un castello sulle sabbie mobili, deve sbolognare a tutti i costi il Pupone, ci riuscirà?
FIORENTINA – SASSUOLO 3-1: il Sassuolo ha tirato i remi in barca, la Fiorentina non ancora, questo è il responso dell’Artemio Franchi. La viola ha disputato una delle migliori partite di questo ultimo mese un po’ così e così mentre il Sassuolo, quando deve alzare la proverbiale asticella, sparisce. Comico l’autogol del povero Consigli, non nuovo a papere del genere in questo campionato (il che è strano per un portiere straordinariamente concreto e continuo come l’ex Atalanta), anche se è probabile che l’infortunio fantozziano sul gol del 3-1 sia da imputare ad un dolore al ginocchio.
JUVENTUS – PALERMO 4-0: la partita è stata equilibrata solo nei primi quarantacinque minuti, poi nel secondo tempo è diventata una sorta di allenamento per i bianconeri juventini. Per il Palermo di Nosferatu Balladrini, che a Torino con una faccia tosta incredibile ha riproposto come niente fosse Sorrentino con tanto di fascia al braccio dopo i litigi con tanto di querele di qualche mese fa, questa dovrebbe essere la pietra tombale su ogni buon proposito di permanenza in A.
UDINESE – CHIEVO 0-0: tra due attacchi spuntati normale finisse con un risultato ad occhiali, curioso comunque come l’Udinese si sia di fatto salvata disputando le classiche due partite della vita (a Torino contro la Juve e in casa contro il Napoli) in mezzo ad un mare di mediocrità, questo per far capire quanto poco serva per raggiungere la salvezza.
VERONA – FROSINONE 1-2: piuttosto che il buffo autogol di Consigli, la vera schifezza del fine settimana è stato il gol del 2-1 del Frosinone segnato all’ultimo secondo, roba veramente da ufficio inchieste. All’ultimo secondo infatti , su un classico cross dell’Ave Maria i due difensori dell’Hellas sono stati fermi in area come due pali a guardare il pallone finché un giocatore in maglia gialla lo ha scaraventato in rete indisturbato! Onore comunque a Frara, capitano del Frosinone che ha ritrovato la Serie A dopo tredici anni di B e C (credo sia un record per un calciatore di Serie A) il suo gol probabilmente manderà il Frosinone a giocarsi la salvezza fino alla fine, occhio però che il calendario non aiuta!
LAZIO – EMPOLI 2-0: “Scimone Inzaghi è un allenatore straordinerio!” parafraso volutamente Sacchi-Crozza, quando una quindicina di anni fa decantava le gesta tecniche di Inzaghino in uno dei famosi sketch, per evidenziare l’incredibile ruolino di marcia del predestinato fratello di Super Pippo: due vittorie, cinque gol fatti, zero subiti, giocatori come Candreva che sembrano letteralmente rifioriti con la Primavera! Sarà vera gloria?
SAMPDORIA – MILAN 0-1: da un predestinato ad un altro! Già è proprio con questo termine che Don Cesare Prandelli ha investito il suo ex pupillo Cristian Brocchi, che a Genova ha vinto (di culo) il suo primo incontro da capo mister del glorioso Ac Milan. Per mister Baci e Abbracci, ex sodale di Bobone Vieri nel mitologico marchio modaiolo, una vittoria in linea con quanto mostrato dal reietto Mihajlović in questi ultimi mesi: gioco zero e tanto pragmatismo e buon senso, qualche botta di fondoschiena che però ti può portare solo fino ad un certo punto. Intanto, mentre i media filo-societari fanno i peana per il predestinato Brocchi o per il ritrovato Super Mario (che ha fatto un paio di partite appena decenti), un forum di accaniti tifosi rossoneri incazzati con la proprietà (Milan Night) ha pubblicato una copia dei bilanci rossoneri: in due anni sono state registrate perdite da 180 milioni (90 nell’ultima stagione), di 115 milioni è invece il disavanzo fatto registrare alla fine del mercato estivo, dulcis in fundo la Fondazione Fiera ha notificato alla società rossonera un risarcimento di 36 milioni di Euro per il mancato progetto del nuovo stadio al Portello. La cosa più scandalosa però, in questo mare di schifezze, sono a mio avviso gli otto milioni di Euro messi a bilancio per il cartellino di Rodrigo Ely, giocatore ufficialmente arrivato a parametro zero dal formidabile Avellino e letteralmente sparito dal radar dopo un disastroso debutto a Firenze alla prima giornata con tanto di espulsione! Fuori dalle scatole questi incompetenti dal nostro calcio!