Manca solo una giornata alla fine dei giochi in Serie A ma la situazione si fa sempre più intrigante sia per la zona Champions che per quella salvezza. Per l’accesso nella massima competizione europea sarà una questione tutta lombarda con Atalanta, Inter e Milan che sono racchiuse nel fazzoletto di un punto. Le due squadre a strisce nerazzurre hanno il destino nelle proprie mani e se non sbagliano saranno loro a qualificarsi per la prestigiosa Champions. Anche in coda la situazione è palpitante: l’Udinese, il Parma ed il Bologna si sono tolte definitivamente dagli impicci, mentre l’Empoli vincendo contro il Torino ha cacciato al terzultimo posto il Genoa che ora rischia grossissimo, non è ancora al sicuro anche la Fiorentina ormai in caduta libera. Il prossimo week-end vedrà alcune sfide incrociate che sembrano state scritturate apposta per uno sceneggiato drammatico: l’Inter di Spalletti si giocherà la stagione contro l’Empoli di Andreazzoli che a sua volta cercherà di coronare l’impresa salvezza contro il proprio storico ex capo allenatore! ma non è finita qui: al Franchi andrà in scena un Fiorentina-Genoa da brividi con Cesare Prandelli che rischia di sprofondare in Serie B proprio nella sua città adottiva.
Coppa Italia: Ok Lazio!
E’ stata la Lazio quindi a vincere questa settantaduesima edizione della Coppa Italia: i biancocelesti, dopo averle buscate in campionato contro l’Atalanta, hanno capito la lezione ed hanno vinto con pieno merito la finale di coppa nazionale. Inzaghino ha battuto i bergamaschi con le sue armi: aggressività, intensità e marcature rigide in ogni zona del campo. Gasperini ci ha capito poco o nulla del match mostrando come unico canovaccio tattico il classico lancio lungo su Zapata, troppo poco per la squadra che anche quest’anno ha mostrato il miglior gioco ed il miglior collettivo nel nostro campionato. Vittoria meritata quindi per la Lazio che con questo successo è riuscita a salvare una stagione che al contrario sarebbe stata fallimentare.
Udinese – Spal 3-2
Un’altra partenza a razzo (tre a zero nei primi 45’ minuti quasi come a Frosinone) ha messo al riparo definitivamente l’Udinese, la Spal comunque si è dimostrata tutt’altro che arrendevole e nel secondo tempo ha assediato a più riprese la porta avversaria trovando la via del gol in ben due occasioni, non sono bastate però.
Genoa – Cagliari 1-1
Un pareggio che mette al riparo definitivamente il Cagliari e che inguaia sempre di più il Genoa, ormai terzultimo e seriamente indiziato per precipitare in B. Gli indizi che suggeriscono ciò sono molti: la squadra è spuntata davanti dove la partenza di Piątek ha lasciato un vuoto incolmabile, inoltre mentalmente i ragazzi di Prandelli sembrano fragili e sembrano arrendersi facilmente davanti agli episodi sfortunati. Nel prossimo weekend c’è una sfida da brividi contro la Fiorentina nella Firenze tanto cara al cuore di Prandelli, certo che al povero Don Cesare non è capitata veramente una giusta dopo il 2012, che l’azzurro porti sfiga?
Sassuolo – Roma 0-0
Un pareggio che sancisce la fine dei sogni di Champions per la Roma che a Reggio Emilia contro un volitivo Sassuolo è stata sfortunata, si è magiata un paio di gol clamorosi, soprattutto nel secondo tempo quando i lupacchiotti hanno cercato l’assedio alla porta avversaria. Però, come è successo in altre occasioni, se il pachidermico Džeko stecca i suoi compagni d’attacco fanno una fatica maledetta a penetrare in spazi stretti.
Chievo – Sampdoria 0-0
Classica partita di fine stagione tra un Chievo che sta programmando la prossima stagione in B ed una Sampdoria in versione Babbo Natale fuori stagione. Una partita che farà testo solo per l’addio ai propri tifosi di una delle ultime bandiere del nostro calcio: Sergione Pellissier.
Parma – Fiorentina 1-0
Sta rischiando di diventare un vero e proprio psicodramma la stagione della Fiorentina: a Parma i gigliati ancora una volta in attacco non sono risuciti a segnare mentre in difesa il golletto sono riusciti a beccarlo (ancora su calcio piazzato) facendo scattare la festa meritata dei locali. Adesso perciò che lo psicodramma si avveri serviranno delle strane congiunzioni astrali (sconfitta della viola in casa, vittoria dell’Empoli in trasferta a San Siro) che credo non si verificheranno, però già il fatto che nei post gara sia sparito il sorriso sul viso di Perdenzo Montella la dice lunga sulla situazione drammatica in cui sta versando la Fiorentina.
Empoli – Torino 4-1
E’ già finito il sogno europeo del Torino, sconfitto nettamente a Empoli: la vittoria della Lazio in Coppa Italia ha infatti reso inutile la lotta per la settima piazza dato che la Roma, a + 3 sui granata, è in vantaggio negli scontri diretti. Questa rischia di essere quindi l’ennesima stagione dei rimpianti per i granata che hanno avuto probabilmente il torto di svegliarsi troppo tardi, dopo un’andata troppo altalenante. In Toscana il Toro ha giocato male, è stato sorpreso dai ritmi e dalla velocità d’esecuzione dei giocatori empolesi che alla fine hanno ottenuto una vittoria fin troppo rotonda. Una squadra che gioca un calcio di questo tipo, con questa freschezza mentale, merita di restare in A: la vittoria chiacchierata di Genova della scorsa settimana non è stata un caso!
Milan – Frosinone 2-0
Ha fatto più fatica del previsto il Milan che nel primo tempo è stato letteralmente imbrigliato dal Frosinone già retrocesso. Come al solito, in un centrocampo privo di inventiva, le iniziative dei rossoneri erano sempre demandate a Suso, l’unico giocatore in grado di inventare qualcosa che però facendo sempre le stesse identiche cose finiva sempre per imbrigliarsi nella difesa avversaria. Poi nel secondo tempo gli episodi hanno cambiato il volto del match: Ciano ha sbagliato un rigore (molto generoso, Ignazione Abate si congeda bene dal suo pubblico), Piątek si è sbloccato guarda a caso quando Gattuso gli ha messo vicino Cutrone.
Juventus – Atalanta 1-1
Una partita un po’ in fotocopia al derby torinese di qualche settimana fa: la Juventus, nella domenica in cui Allegri e Barzagli si sono congedati dai propri tifosi, ha regalato il primo tempo al cospetto di un’Atalanta che ha atteso in difesa ripartendo in modo incisivo. Nella ripresa i bergamaschi si sono barricati in difesa fino al meritato gol del pareggio di Mandžukić, con la complicità di Gollini che si è fatto passare il pallone sotto le gambe. A mio avviso un pareggio che vale tre punti per la banda Gasp che nel prossimo week end non dovrà imitare l’emiliano Dorando Pietri a Reggio Emilia.
Napoli – Inter 1-1
Non c’è stata storia in campo: il Napoli, ormai secondo e ormai in ciabatte nonostante il tempo poco primaverile, ha dato un’autentica lezione di calcio ad un’Inter che ha dimostrato di essere nettamente inferiore alla squadra di Ancelotti. Senza Icardi la squadra non incide in attacco e sotto il Vesuvio ha dimostrato di essere insolitamente perforabile in difesa. E contro l’Empoli non sarà una passeggiata di salute perché la Beneamata ha dimostrato di saper soffrire anche il derelitto Chievo la scorsa settimana. In casa Napoli è tempo di prove, dopo alcuni infausti esperimenti, Zielinski da interno da centrocampo ha finalmente convinto.
Lazio – Bologna 3-3
Il posticipo del lunedì è stata la classica partita di fine stagione che ha permesso al Bologna di mettersi definitivamente al riparo con un pareggio ricco di gol ed emozioni, soprattutto nel secondo tempo. Mihajlović ha così festeggiato matematicamente la salvezza contro la sua Lazio e non è detto che il prossimo anno potrebbe sedersi lui sulla panchina biancoceleste, per l’antipaticissimo Lotito sarebbe una delle prime “operazioni simpatia” nei confronti della sua tifoseria.