Dopo quasi quattordici giorni di pausa è tornata in campo la Serie A anche se all’orizzonte non ci sono novità: la Juventus prosegue imperterrita la sua marcia mentre le sue presunte antagoniste (Inter, Milan, Roma) continuano a non rispondere perdendo per strada punti decisamente sanguinosi contro avversari di bassa caratura. Tiene botta solo il Napoli che si è riscattato dalla scoppola contro la Sampdoria sconfiggendo l’insidiosa Fiorentina, la grande sorpresa di questo inizio di stagione è la Spal che con nove punti in quattro partite appaia il Napoli al secondo posto della classifica. In coda Frosinone e Bologna sono già in serissima difficoltà mentre il Chievo ha annacquato la penalità con un bel pareggio sul campo della Roma, la grande delusione assieme all’Inter di questo primo scorcio di stagione.
In settimana si disputerà la prima giornata delle nuove edizioni di Champions ed Europa League ed è tempo quindi di pronostici. Martedì scenderanno in campo l’Inter e il Napoli: i nerazzurri giocheranno a San Siro contro il Tottenham mentre gli uomini di Ancelotti saranno di scena a Belgrado sul campo della gloriosa Stella Rossa. Se l’Inter è quella “ammirata” fino ad ora in campionato è probabile che i nerazzurri facciano fatica anche contro una squadra lunatica come quella inglese ma che ha organizzazione e talento (propongo per l’X), mentre il Napoli probabilmente non avrà problemi in terra serba contro una squadra nettamente inferiore. Mercoledì la Juventus sarà attesa da un’importante trasferta sul campo del Valencia: per i bianconeri sarà il primo banco di prova per testare le ambizioni europee, probabile il successo di misura in trasferta dei torinesi magari con gol di Ronaldo. Missione impossibile invece per la Roma (che già fatica in patria) sul campo dei campioni del Real Madrid, probabile una vittoria delle meringhe con almeno due gol di scarto. In Europa League invece partite abbastanza agevoli per le nostre squadre: il Milan sarà atteso da una gita turistica in Lussemburgo mentre la Lazio riceverà in casa l’Apollon Limassol, in entrambi casi è lecito aspettarsi due vittorie con largo margine. Ricapitolando quindi:
Inter – Tottenham: X
Stella Rossa – Napoli: 2
Valencia – Juventus: 2
Real Madrid – Roma: 1
Dudelange – Milan: 2
Lazio – Apollon Limassol 1
Inter – Parma 0-1
Sorpresissima nella prima partita di questa giornata: con un golasso (per dirla alla Altafini) di Dimarco, virgulto cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, il Parma ha sbancato San Siro ufficializzando la crisi della Beneamata. I nerazzurri hanno attaccato a testa bassa per tutta la partita ma con pochissima lucidità ed altrettanto poche idee con il grave cruccio della finalizzazione: Keita centravanti è un pesce fuori dall’acqua, mentre Icardi sembra un superman alla prese con la kryptonite. Ma è tutto il centrocampo dell’Inter che non funziona: nessuno ha i piedi buoni per dettare i tempi della manovra o trovare spiragli nei momenti di difesa ad oltranza avversaria, mentre la pattuglia di incursori schierata da Spalletti finisce sempre per cozzare contro la muraglia avversaria. Alla fine se il migliore in campo risponde al nome di Candreva c’è davvero poco da ridere per un Lucianone che, dopo il mezzo miracolo dell’anno scorso, non ci sta capendo nulla. Una nota per chi gestisce l’Inter: ma un Dimarco a sinistra (fascia in cui da Roberto Carlos in avanti l’Inter ha schierato sempre e solo pippe) fa davvero così più schifo di un Dalbert?
Napoli – Fiorentina 1-0
Dopo la brutta batosta di Genova il Napoli ha ripreso la sua marcia sconfiggendo con pieno merito una Fiorentina che dopo un buon avvio si è letteralmente spenta nella ripresa. Non è ancora questo il Napoli che ha in mente Ancelotti (la combinazione Milik-Insigne in occasione del gol del successo è marchio di fabbrica sarriana) però già si incomincia a vedere qualcosa di diverso: ad esempio la posizione di Zielinski, largo a sinistra, con il tandem di nanetti Insigne-Mertens davanti (che non ha funzionato, non a caso le cose migliori si sono viste nella ripresa con l’ingresso di Milik) e Callejon arretrato sulla fascia destra. Carletto è così tornato al 4-4-2 tanto caro al suo maestro Arrigo Sacchi e che ha caratterizzato l’inizio della sua carriera di allenatore (ai tempi di Parma rifiutò Baggio e fece emigrare Zola che rovinavano il suo modulo). Questo Napoli, con questo inedito assetto, andrà comunque rivisto contro squadre che non badano solo a difendersi come ha fatto sabato la Fiorentina, deludente su tutta la linea soprattutto nei suoi uomini di punta.
Frosinone – Sampdoria 0-5
Momento magico per la Sampdoria di Quagliarella che in Ciociaria ha fatto vendemmia trovando la sua seconda larga vittoria consecutiva contro un Frosinone che si candida ad essere la Cenerentola del campionato 2018/19. Per la Samp la bellezza di otto gol in due partite, anche se è probabile che il tandem leggero Quagliarella-Defrel possa ingolfarsi con i primi campi pesanti d’autunno, la Samp ci ha già abituato in passato a partenze lampo per poi calare alla distanza.
Roma – Chievo 2-2
E’ ufficialmente crisi anche per la Roma che è scappata sul 2-0 contro il Chievo salvo addormentarsi nella ripresa e prestando i propri fianchi alla rimonta dei veronesi. Squadra irriconoscibile quella giallorossa: Re Mida Monchi è riuscito nella titanica impresa di indebolire i propri punti di forza cioè la difesa ed il centrocampo cedendo Allisson e Nainggolan, che sono stati surrogati con delle autentiche pippe. Dietro si sente terribilmente l’assenza di un leader come Fazio, visto che Manolas affiancato a quel combinaguai di Giovanni Gesù, è imbarazzante. In mezzo al campo N’Zonzi è un desaparecido, mentre Pellegrini non è da Roma, l’unico che si è salvato è stato Cristante, giocatore che nelle prime tre giornate aveva collezionato voti in pagella attorno al quattro! Insomma, per Di Francesco si prospetta un lavoro durissimo per ricostruire e ridare certezze a questa squadra dato che anche l’ambiente non aiuta con i suoi continui sbalzi d’umore. Il Chievo, che chiunque avrebbe dato per spacciato dopo il -3 giunto in settimana, paradossalmente potrebbe trovare linfa vitale dalla penalizzazione, all’Olimpico almeno si è vista una squadra viva e che lotta su ogni palla.
Juventus – Sassuolo 2-1
Il primo gol assoluto nella sua nuova avventura italiana, Cristiano Ronaldo lo ha siglato contro la Juventus B nella tradizionale partitella di Villar Perosa, feudo degli Agnelli. Il primo gol in partite ufficiali nella su nuova avventura italiana, Cristiano Ronaldo lo ha siglato sempre contro la Juventus B che però non ha la maglia a strisce bianconere bensì quella a strisce neroverdi del Sassuolo, diventato ormai più che un satellite della Vecchia Signora! La Juve infatti non ha nemmeno sprecato tanto sudore contro gli emiliani che, al cospetto di squadra belgiochista con tanto di 60% alla voce possesso palla, è stato rinunciatario fin dai primi minuti e nella ripresa ha colpito due volte, la prima con un gollonzo in mischia (classica sculata tipica del repertorio del portoghese) e la seconda su un’azione di contropiede. Nel finale la boiata di Douglas Costa, in versione lama contro il figlio di Di Francesco, ed il gol della bandiera di Babacar (al primo tiro in porta) hanno messo un po’ di pepe su una partita scontata che la Juve ha dominato dal primo al novantesimo.
Udinese – Torino 1-1
Solo pareggio per il Torino (in maglia verde, ma perché!?) che ritorna a casa con il brodino insipido di un pareggio, conquistato sul campo di un avversario tutt’altro che trascendentale come l’Udinese. Il Toro ancora una volta ha giocato solo la ripresa, nella prima frazione i granata infatti non si sono visti hanno subito un gol in contropiede su una situazione di tre contro tre che solitamente le squadre di Mazzarri non concedono. Nel secondo tempo però il Toro rientra in campo con il piglio di San Siro e una prodezza di Meite permette al Toro di trovare un comunque comunque prezioso visto il rendimento disastroso tenuto da molte (presunte) big.
Genoa – Bologna 1-0
Ancora Piątek ed il Genoa sconfigge il Bologna nel classico derby rossoblu tra due nobili decadute del nostro calcio. Lo strepitoso ruolino di marcia del polacco in queste prime giornate sta nascondendo un bel po’ di polvere sotto il tappeto di una squadra che non appare granché dal punto di vista qualitativo. E’ notte fonda invece in casa Bologna: zero gol segnati in quattro turni per i felsinei e la cosa suona alquanto beffarda dato che l’allenatore del Bologna è un ex super bomber come Pippo Inzaghi! Se può consolare i tifosi bolognesi, questo avvio di stagione così a rilento ricorda un po’ quello della stagione 2011/12 con allenatore Bisoli: un punto e cinque partite e poi un grande exploit sotto la guida di Pioli (nono posto con 51 punti). C’è da dire che quella squadra aveva davanti gente come Di Vaio, Ramirez, Diamanti e non paracarri come Santander.
Empoli – Lazio 0-1
Se Atene piange Sparta non ride, la Lazio ha sì vinto sul campo dell’Empoli ma non ha affatto convinto. I biancocelesti non sono in grande forma fisica e hanno sofferto terribilmente il palleggio dei toscani (per l’occasione schierato con una sola punta da Andreazzoli) che se avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla. La compagine capitolina, con Immobile fuori forma e un Milinković-Savić che si è presentato nelle vesti di suo fratello portiere, ha capitalizzato un bel inserimento da dietro di Parolo ma per il resto si è arroccata in difesa ed è stata salvata dalle parate di Strakosha, decisivo all’ultimissimo minuto del match. Passano gli anni, l’Empoli gioca bene, diverte i suoi (pochi) supporter, raccoglie le lodi della stampa ma davanti fatica terribilmente a segnare.
Cagliari – Milan 1-1
La vittoria di due settimane fa contro la Roma ha forse celato alcuni difetti strutturali di questo Milan che sono emersi terribilmente nel posticipo domenicale contro il Cagliari. Il Diavolo infatti ha giocato un primo tempo decisamente sottotono soffrendo il pressing ed il ritmo dei sardi che sono passati meritatamente in vantaggio. Gattuso in queste prime giornate non sta riuscendo in nessun modo a innescare la sua bocca da fuoco Higuain, cui è bastato un rimpallo non voluto per insaccare il sacco. L’argentino, visibilmente dimagrito, nel corso del match è spesso rinculato sulla trequarti a cercare palloni dai suoi compagni che lo hanno sempre bellamente ignorato preferendo giocare il pallone in orizzontale. Insomma se Gattuso non riuscirà a sfruttare un potenziale da venti e passa gol a campionato la vedo davvero dura per il proseguo della sua carriera da allenatore ad alti livelli!
Spal – Atalanta 0-2
Nove gol in due stagioni in maglia nerazzurra, questo era il (magro) bottino di Andrea Petagna nel corso della sua avventura con l’Atalanta. Avevamo detto che la Spal aveva il problema del bomber ed il Pignatone di berlusconiana memoria ha deciso di scatenarsi all’improvviso con una grande doppietta contro la squadra che in estate ha deciso di sbolognarlo in Emilia. Dolce vendetta per Petagna, dolce secondo posto in classifica per gli spallini, impenetrabili in difesa, irriconoscibile invece l’r che pare proprio essere rimasta con la testa in Danimarca.