Campionato già finito?
È già terminato il campionato di Serie A 2018/19? La Juventus, dopo sette titoli consecutivi, alla settima giornata di campionato ha già 21 punti in saccoccia dopo aver battuto con pieno merito il Napoli (l’unica contendente sui suoi livelli) nel big match di questo fine settimana. Se il proseguo sarà identico a questo inizio di stagione prepariamoci ad un campionato monotono, con giochi quasi fatti sia in testa che in coda (Frosinone e Chievo sembrano già destinate alla retrocessione) con contesa limitata solo ai posti europei e per la terzultima, scomodissima piazza.
La cosa che non lascia presagire bene per il futuro è che lo strapotere tecnico ed economico della Juventus sembra davvero non temere rivali: se si eccettua per il Napoli, il campionato non offre alternative: l’Inter è in ripresa da qualche giornata ma sembra, come da sua DNA, la solita eterna incompiuta, il Milan ha un progetto societario che alla lunga può rivelarsi interessante ma per ora è fermo a metà classifica nonostante il largo successo sul Sassuolo. I neroverdi, la Fiorentina (vittoria sull’Atalanta tra mille polemiche), il Genoa del bomber Piątek (otto gol in sette giornate) sono sorprese piacevoli ma, nei fatti, “tigri di carta”. Ha quindi senso ancora discutere di un campionato deciso fin dall’estate?
Seconda giornata di coppe europee
Tra martedì e giovedì si disputerà la seconda tornata di Champions ed Europa League, nell’Europa dei ricchi turni agevoli per la Juventus e la Roma che dovranno affrontare in casa due team modesti come lo Young Boys e il Viktoria Plzeň (che però nella prima uscita ha messo alla frusta il Lokomotiv Mosca). In entrambi i casi il successo delle squadre di casa nostra sembra scontato, anche se i cechi potrebbero creare qualche insidia ai giallorossi, rivitalizzati dal successo contro la Lazio del derby capitolino ma ancora convalescenti.
Impegno casalingo, di mercoledì, per il Napoli che riceverà a Fuorigrotta un avversario di tutto rispetto come il Liverpool. Ancelotti non dovrebbe lasciare spazio alle ripartenze micidiali dei Reds e punterà a variare molto i tempi e le trame di gioco (cosa che potrebbe mettere in difficoltà gli inglesi abituati a giocare sempre su ritmi e canovacci monotoni), se ciò accadrà Insigne e soci potranno strappare un punticino alla banda Klopp. L’unica italiana che si misurerà in trasferta è l’Inter di Spalletti che andrà a giocare sul campo del PSV Eindhoven, se la Beneamata giocherà con la “follia” ammirata nel primo match è possibile tornare a casa con la seconda vittoria consecutiva, anche se ritengo più probabile l’X.
In Europa League Milan e Lazio saranno attese da due partite più rognose rispetto a quelle della prima giornata: i rossoneri riceveranno in casa l’Olympiacos mentre la Lazio giocherà sul campo dell’Eintracht di Francoforte; probabile il successo per i rossoneri e una sconfitta per i romani. Il pronostico:
Juventus – Young Boys: 1
Roma – Viktoria Plzeň: 1
Napoli – Liverpool: X
PSV Eindhoven – Inter: X
Milan – Olympiacos: 1
Eintracht Francoforte – Lazio 1
Il campionato: settima giornata, Juventus a +6 sul Napoli, il Sassuolo frena
Lazio – Roma 1-3
La settima giornata di campionato si apre con uno scoppiettante derby tra Lazio e Roma che sancisce (forse definitivamente) l’inaspettata risurrezione dei lupacchiotti. Diciamocela tutta però: la partita è stata più persa dalla Lazio, squadra specialista nel perdere punti per strada contro le big, che vinta dalla squadra di Di Fra. L’abruzzese infatti aveva schierato un undici abbastanza sconclusionato con Florenzi schierato tra le tre mezze punte alle spalle del gigante di Bosnia. L’esperimento non ha funzionato molto però dalla panchina Di Francesco ha pescato il jolly Pellegrini che, da romano de Roma, è riuscita a segnare segnato un gol di tacco (e sono tre!) in un derby, roba da favola per un giocatore parecchio sotto tono in queste prime uscite di campionato. La Lazio quindi ha pagato gli episodi ma non può essere solo sfortuna: Luis Alberto che si impappina sotto la porta, la barriera che si apre sul gol del 2-1 sono tutti segnali che dal punto di vista della mentalità e della consapevolezza c’è ancora da lavorare.
Juventus – Napoli 3-1
All’Allianz Stadium (ex Juventus Stadium) si è consumata uno dei più bei spettacoli calcistici delle ultime stagioni: Juventus e Napoli infatti hanno dato vita ad un match di altissimo livello giocando un match di alto contenuto tecnico ed agonistico. Probabile che l’iniziale ed inaspettato vantaggio di Mertens, con il Napoli che ha saputo cogliere uno dei pochi difetti della squadra bianconera e cioè la costruzione del gioco troppo lenta dalle retrovie, abbia un po’ scompaginato il piano tattico del match stravolgendo la classica partita a scacchi preparata all’inizio dalle due panchine.
La differenza tra le due squadre l’hanno fatta la fisicità sulle fasce dove Ronaldo, Alex Sandro e Cancelo hanno letteralmente stracciato Hysaj e Mario Rui, i punti deboli della squadra in maglia azzurra. Poi c’è da dire che da un lato c’era una squadra con un attacco formato da Cristiano Ronaldo e da Mandžukić, dall’altra una squadra formata da Insigne e Mertens gente che, con tutto il rispetto per il piccoletto belga giocatore molto sottostimato, non ha il carisma e l’esperienza internazionale del duo bianconero. CR7 ha giocato la miglior partita da quando è in Italia, la sua posizione è sempre quella di seconda punta, anche se la presenza di un uomo più capace di giocare in area come Mandžukić, lo porta a giocare più da rifinitore (infatti tre assist sono suoi), quando uno è un campione sa svolgere al meglio qualsiasi compito in campo per le fortune dei loro (super pagati) allenatori.
Inter – Cagliari 2-0
È in prevedibile crescita l’Inter, giunta al terzo successo consecutivo, che ha sconfitto con pieno merito un Cagliari remissivo ed abulico che si è presentato a Milano per non far danni. Senza Icardi, in panchina, Spalletti ha scoperto finalmente Lautaro Martinez, giocatore che davanti di fianco al connazionale ipertatuato non sfigurerebbe affatto da seconda punta. Il problema è che la capa pelata di Lucianone non ha in mente un modulo diverso dal 4-2-3-1 dove Lautaro sarebbe fuori posizione e abbastanza lontano dalla porta. Forse tagliando Nainggolan da trequartista si potrebbe arrivare ad una soluzione per preservare il “dogma” e trovare una spalla idonea ad El Capitan, visto che gente come Keita si è rivelata poco avezza a ricoprire questo ruolo.
Bologna – Udinese 2-1
Secondo successo consecutivo per il Bologna che ha vinto in rimonta su un’Udinese che rispetto agli anni scorsi gioca meglio, anche se rischia di portare meno punti a casa, nei rossoblu decisivo l’ingresso di Orsolini (proprietà della Juve guarda a caso) che ha spaccato in due la partita con una prodezza. In questa partita è stato negato un rigore grande come una casa ai padroni di casa (con valutazione via VAR) segno che in certe situazioni anche la tecnologia è superflua.
Fiorentina – Atalanta 2-0
Quello del Dall’Ara è stato solo un antipasto di quello che è successo al Franchi di Firenze dove dopo sessanta minuti di equilibrio un tuffo in area di rigore ha indotto l’arbitro a fischiare un rigore che poi ha spianato la strada al successo della Fiorentina su un’Atalanta che può dirsi scippata per quello che è accaduto. A fine partita il Gasp ha perso il suo solito aplomb scagliandosi contro il simulatore, personalmente sono d’accordo con lui: chi simula in modi così plateali deve essere punito severamente con la prova TV.
Chievo – Torino 0-1
Tre punti vitali per il Torino che è tornato dalla trasferta di Verona con un successo preziosissimo firmato dall’uomo che in questo periodo della stagione è più mancato ai granata e cioè Simone Zaza, ancora una volta fatto entrare a partita in corso siccome Mazzarri, pur di non mettere il bomber della Basilicata, ha preferito puntare sul carneade Edera come spalla del Gallo. Il Chievo dopo un buon inizio gara si è letteralmente spento nella ripresa ed ha perso con merito.
Frosinone – Genoa 2-1
L’inarrestabile Krzysztof Piątek diventa il primo esordiente in Serie A a segnare la bellezza di 8 reti in 6 incontri: contro il Frosinone il bomber polacco ha segnato due volte, la prima con una conclusione al volo da grande centravanti, la seconda profittando di un’errore della retroguardia avversaria. Ciò che impressiona del polacco è il cinismo e la capacità di segnare in tutti i modi, del resto la Polonia è sempre terra di grandi attaccanti. Buon per il Genoa perché in campo non si è vista poi così tanta differenza dal punto di vista qualitativo con i modestissimi laziali.
Parma – Empoli 1-0
Ritorna a vincere il Parma dagli occhi a mandorla e lo fa grazie al turbo di Gervinho, decisivo ancora una volta con i suoi inarrestabili scatti, l’Empoli ancora una volta gioca più che discretamente ma torna a casa con le mani vuote.
Sassuolo – Milan 1-4
Vittoria scaccia crisi per il Milan, anche se il 4-1 finale maturato a Reggio Emilia è un punteggio un po’ bugiardo vista la dinamica del match. I rossoneri hanno segnato grazie ad un regalo incredibile della difesa avversaria, a due classici tiri della domenica e da un gol in mischia. Particolarmente aberrante il primo gol di Kessie: il giocatore di colore percorre indisturbato cinquanta metri di campo riuscendo a calciare a rete senza che nessun difensore del Sassuolo gli sia uscito incontro, meno male che De Zerbi è considerato uno degli allenatori più interessanti! Nel secondo tempo hanno giocato solo i piastrellisti ma il Milan ha saputo sfruttare meglio gli episodi, meglio così per Gattuso che adesso può tirare un bel sospiro di sollievo.
Sampdoria – Spal 2-1
Si conferma letale tra le mura amiche la Sampdoria che ha sconfitto in rimonta un avversario ostico come la Spal, in entrambi i gol c’entra ancora una volta lo zampino di Quagliarella autore di ben due assist decisivi eseguendo alla perfezione lo stesso schema: cross lungo sul secondo palo e assist al centro per l’inserimento dell’altra punta o di un centrocampista.