Dopo dodici giornate il campionato di Serie A 2019/20 si avvia verso il duopolio: Juventus e Inter si stanno confermando infatti come le squadre più forti ed attrezzate di questo campionato ed hanno scavato già un bel solco con le altre contendenti. A mio avviso il Derby d’Italia continuerà sino alla fine perché questa è una caratteristica di molti campionati di fine decennio: nel 1989/90 erano Napoli e Milan le due squadre che si sono contese sino all’ultima giornata lo scudetto, nel 1999/00 è stata la volta della Lazio che è riuscita a spuntarla sulla Juve grazie a… Giove Pluvio materializzatosi in quel di perugia, nel 2009/10 l’Inter di Mourinho coronò il Triplete vincendo a Siena e bruciando sul filo di lana la Roma di Ranieri. Insomma, sarà un campionato equilibrato e avvincente sino alla fine anche se non stanno mancando le delusioni (Napoli, Roma, Milan, in parte Torino) come le sorprese. Il Cagliari è clamorosamente al quarto posto mentre, oltre alla solita Atalanta, sta ben figurando anche il Parma. In coda le due genovesi si stanno un po’ ripigliando grazie ai cambi alla guida tecnica mentre per il Brescia di Balotelli la notte è fondissima.
Atalanta
E’ arrivato il primo storico punto in Champions League (contro il Manchester City di Guardiola) ma in campionato la Dea si è impantanata, la brusca frenata dei nerazzurri nelle ultime giornate (un solo punto) è coinciso con l’assenza di Zapata, il vero fattore dell’attacco bergamasco. Il pigro e pingue Muriel infatti quando arriva il freddo tende sempre ad andare in letargo mentre Iličić accusa i soliti, proverbiali alti e bassi.
Bologna
E’ quasi in caduta libera il Bologna che ha infilato la bellezza di tre sconfitte consecutive. La fine della scossa data da Mihajlović all’ambiente rossoblù ha evidenziato tutti i limiti dell’undici felsineo che non può vivere sempre sulle giocate, estemporanee, dei vari Orsolini, Sansone o Soriano. A gennaio serviranno dei correttivi, a mio avviso l’ipotesi Ibra è tutt’altro che peregrina perché il bosniaco di Svezia serve come il pane a questa squadra, del resto Bologna è sempre stata il cimitero degli elefanti per gli attaccanti.
Brescia
Mi rimangio tutto ciò che ho scritto la scorsa volta su Cellino, la vecchia volpe sarda ha commesso due gravissimi errori che potrebbero pregiudicare la stagione delle rondinelle: puntare su un giocatore strafinito come Balotelli ed esonerare il povero Corini, sostituto da un’incapace al cubo come Grosso. Sì, proprio quel grosso che l’anno scorso è stato cacciato con ignominia del Verona che senza di lui ha prima vinto i play-off (con il semisconosciuto Aglietti allenatore) ed adesso è tranquillo a centro classifica con Jurić! Io mi chiedo come certa gente faccia, chiaramente negata per la panchina, possa trovare così presto un impiego: tu chiamali se vuoi procuratori!
Cagliari
Gioca davvero a memoria il Cagliari! L’infortunio dello spilungone Pavoletti a mio avviso ha tratto dei benefici all’attacco sardo perché ora con il Cholito Simeone, che con João Pedro forma una partnership molto affiatata perché entrambi sono giocatori da palla a terra e fraseggi stretti. In più se si mettono a sgollare i vari Rog (oggetto misterioso fino a poco tempo fa), Pisacane significa che proprio è l’annata giusta. Se non avvengono scossoni a gennaio questa squadra può lottare per l’Europa fino alla fine anche se Maran nel girone di ritorno di solito un pochino cala.
Fiorentina
Come preventivavo, senza Scarface Ribery questa squadra vale davvero poco perché spuntata, senza mordente ed in più con un allenatore (Montella) ipersopravvalutato che sta rappresentando un’autentica minusvalenza. A mio avviso una squadra impostata in modo diverso, con un attaccante degno di questo nome e con Ribery e Chiesa a supporto avrebbe potuto dire la sua in ottica Europa.
Genoa
Si inizia ad intravedere la mano di Thiago Motta, un ex centrocampista e dunque allenatore con le stimmate del predestinato. Il materiale a disposizione non è eccelso, manca soprattutto mordente in zona gol, però con il 2-7-2 (che non è altro che il classico 4-3-3 solo letto da destra verso sinistra!) il Genoa è più corto, quadrato ed efficace nella fase di difesa. Per quanto fatto vedere fino ad ora, il buon Thiago sta mostrandosi più figlioccio di Mourinho che di Guardiola…
Inter
Con le unghie e con i denti la Beneamata è sempre lì, con il fiato sul collo dell’arcirivale Juventus. E’ un’Inter operaia, che si barrica spesso e volentieri in difesa con il coltello tra i denti (alla faccia del 4-2-4 e del 3-3-4!) e che poi punisce con improvvisi quanto inaspettati raid. Conte si difende dicendo che fa attaccare la sua squadra con cinque-sei elementi quando anche Trapattoni nella sua esperienza nerazzurra schierava i vari Matteoli, Matthäus, Berti, Diaz, Serena ma non era furbo come il suo allievo nell’arte di spacciate pezzi di vetro per diamanti!
Juventus
il gioco di Sarri di fatto, sino a qui, si è visto solamente nella partita di San Siro contro l’Inter, per il resto la sua Juve assomiglia terribilmente a quella dello scorso anno anche se ha un Cristiano Ronaldo che in questo ultimo mesetto sembra più Esnaider (chi se lo ricorda?) che uno dei dieci giocatori più forti della storia del calcio. Se un CR7 è palesemente fuori forma il toscano fumante può comunque consolarsi con un Dybala che sta trovando una grande partnership con Higuain giocando largo nel rombo anche se il trequartista continua ad essere un’incognita (Bernardeschi è impresentabile, Ramsey spesso acciaccato), con una rosa così abbondante ed una panchina così folta però anche problemi del genere sono semplici inezie.
Lazio
Dottor Jeckyll in campionato, Mister Hyde in Europa League a causa della bestia nerissima Celtic Glasgow, la sindrome bipolare sembra aver colto in questo autunno la squadra di Inzaghino che in campionato ha comunque svoltato positivamente dopo alcune prestazioni interlocutorie. La chiave di volta è stato il successo di San Siro contro un Milan sicuramente declinante ma che ha dato sicuramente un bel po’ di certezze a Immobile (bravo a segnare anche in elevazione adesso) e soci che in questi ultimi anni hanno spesso avuto il demerito di addormentarsi sul più bello.
Lecce
La squadra salentina continua a raccogliere più applausi che punti abbonandosi al segno X (ben quattro, è la squadra che ha più pareggiato), la cosa che preoccupa di più è il fatto che nel fortino di Via del Mare i ragazzi di Liverani non hanno ancora portato a casa una vittoria. Se il Lecce risolverà questo problema, abbastanza grave per le squadre che devono centrare la salvezza, la salvezza non sarà una chimera.
Milan
La gestione Pioli ha sicuramente migliorato il gioco e la disposizione in campo dei rossoneri che giocano adesso un football più ampio, sbarazzino e verticale creando molte occasioni nell’area avversaria, la classifica però piange sempre di più e raddrizzare una squadra del genere non basterebbe nemmeno un miracolo di Padre Pio(li)! Mancano infatti le due basi che rendono stabile ed efficiente una squadra: la difesa, che in un modo o nell’altro incassa acqua nonostante l’escamotage del “tre e mezzo” e l’attacco dove Piątek sembra diventato la reincarnazione dello Sciagurato Egidio Calloni. Se una squadra, pur giocando bene, raccoglie quattro punti in quattro partite significa semplicemente una cosa e cioè che è una squadra scarsa!
Napoli
Una squadra senza anima, una società in completo alto mare ed un allenatore che sembra essere delegittimato sia dal gruppo che dal presidente. È vero che il Napoli crea tante occasioni da rete, che negli ultimi sedici metri è spesso sfortunato tra pali, traverse e gol mangiati che hanno dell’incredibile però la squadra di Ancelotti sembra davvero essere piatta e senza mordente. Inoltre molti giocatori sono collocati fuori ruolo: Lozano non è una seconda punta ma un fantasista di fascia, così come Insigne che spostato a tornante del 4-4-2 dimostra di essere limitato non potendo sfoderare l’unica giocata che conosce (finta e tiro a giro).
Parma
Nonostante i ducali siano più una squadra da trasferta, da spazi aperti, nell’ultima giornata si sono tolti la soddisfazione di battere la Roma al Tardini. Rispetto all’anno scorso questo Parma è più aggressivo ed efficace nel pressing e non è più Gervinho dipendente, nonostante percentuali bassissime di possesso palla (ma chissenefrega!) i ducali tirano molte volte nello specchio della porta avversario risultando sempre efficaci in zona gol.
Roma
Il fatto che mezza squadra sia fuori non è una scusante valida per Fonseca, il tecnico portoghese ha azzeccato una sola mossa fino ad ora e cioè lo spostamento in mediana di Mancini, giocatore che sta dando sostanza assieme al colosso Veretout al reparto di centrocampo. Per il resto però la squadra è troppo altalenante anche perché con una rosa così assottigliata, giocare ogni tre giorni non è proprio il massimo.
Sampdoria
Come i cugini del Genoa anche la Doria sta andando avanti a piccolissimi passi, tra qualche pareggino e qualche successo striminzito che fa comunque classifica. La cosa positiva è che Ranieri ha blindato la difesa, la cosa negativa che Quagliarella, che lo scorso anno è stato capocannoniere, è stato emarginato a seconda punta quasi tagliato fuori dal gioco.
Sassuolo
Con tridente così prolifico (Boga, Caputo, Berardi), che non da mai punti di riferimento agli avversari, centrale la salvezza non sarà un grosso problema, il problema dei neroverdi è che dietro incassano sempre troppa acqua risultando spesso quasi imbarazzati.
Spal
E’ la squadra che vedo messa peggio tra quelle che lottano per salvarsi, in attacco è stato rispolverato nonno Floccari come spalla di Petagna ma i gol non arrivano lo stesso, per il resto la rosa è stata troppo cambiata e con interpreti non di qualità sufficiente. Inoltre il modulo utilizzato è ormai conosciuto a memoria dagli avversari cui basta bloccare le fasce per fermare la squadra di Semplici.
Torino
il cospicuo bottino di Brescia ha rivitalizzato un ambiente che rischiava una bella depressione, la notizia positiva per Mazzarri è che Belotti (giocatore imprescindibile) si è finalmente sbloccato e che gicoatori subentranti come Berenguer possono essere più che una risorsa per la squadra, peccato per i granata che la sosta sia arrivata proprio nel momento in cui il Toro ha rialzato la testa.
Udinese
Davvero inspiegabile l’esonero di Tudor, che ha pagato le inaspettate imbarcate contro Roma ed Atalanta, e la conferma del suo vice Gotti. Di solito i Pozzo, sempre fin troppo oculati, non hanno mai combinato vaccate del genere francamente inutili anche perché se si voleva dare una scossa all’ambiente perché confermare la spalla dell’allenatore precedente che tra l’altro, a quanto trapelato dalla stampa, non ha nessuna voglia di accettare l’incarico? Mah!
Verona
A mio avviso l’Hellas è una delle squadre che esprimono il miglior calcio del campionato, ha una difesa ben registrata pur non avendo grossi nomi ed un centrocampo di ottima qualità dove il portoghese Veloso è l’uomo cardine, nell’ultima partita a San Siro contro l’Inter però ho visto una squadra meno coraggiosa nel pressing e che ha avuto il torto di schiacciarsi in area.