Carpi a punteggio pieno dopo tre giornate. Alzi la mano chi lo aveva pronosticato in estate.
È un primato figlio della compattezza del gruppo e del lavoro storico sul campo di Mister Castori. Gli emiliani sono stati capaci di far pendere l’ago della bilancia dalla loro parte in tutte e tre le partite sin qui disputate dove è sempre regnato equilibrio e incertezza. Dunque primato sudato e anche meritato, tre 1-0 consecutivi (l’ultimo alla Salernitana), carattere, tenacia e coraggio.
Quel coraggio che ti fa mettere sotto contratto Giancarlo Malcore dopo che hai venduto Kevin Lasagna, idolo della tifoseria. Malcore (25 anni) è cresciuto nel Lecce ma poi ha girovagato in prestito per il Sud senza mai trovare chi scommettesse su di lui. Scaduto il contratto con il Lecce, via alla Paganese a parametro zero, poi la Serie D a Nardò e a Manfredonia dove lo nota il Carpi.
Il resto è storia di questa estate, immaginiamo le facce dei tifosi che leggono “Carpi, preso Malcore”, un dilettante per sostituire Lasagna. Gol alla prima giornata, panchina alla seconda, entra al 20′ del primo tempo alla terza giornata e segna ancora. Chissà se Mister Calabro lo lancerà dal primo minuto a Cremona oppure lo doserà ulteriormente.
A regalare il primato solitario al Carpi, è il Perugia di Giunti che a Cittadella impatta sull’1-1 dopo essere stato in vantaggio fino a venti dalla fine grazie a un gol di Cerri.
Nella ripresa i veneti si sono mostrati la squadra che ci aveva ben impressionato nelle prime due partite e hanno cominciato a pressare gli umbri capaci di giocare solo di rimessa. Al 72′ sul cross di Schenetti, Salvi anticipa un imbarazzante Rosati uscito in maniera timida e fuori tempo, siglando il pari meritatissimo.
Per il Perugia non è un campanello di allarme, a parte qualche infortunato da recuperare. I più maliziosi e superstiziosi penseranno che il rientro in panchina di Giunti, dopo la squalifica che lo ha tenuto fuori nelle prime due giornate, abbia influito sul risultato.
A Perugia sabato aspettano il Parma poi decideranno se è il caso di chiedere il ritorno di Giunti in tribuna e quello del vice Ciampelli alla guida della squadra… ovviamente stiamo scherzando.
Da parte veneta invece prosegue l’ottimo lavoro di Venturato che ha messo in piedi una squadra di giovani interessanti e vecchi senza nomi altisonanti che esprime un ottimo calcio, fatto di manovre avvolgenti, buone trame, pochi lanci e squadra corta sempre. L’unica sconfitta patita fin qui è quella di Frosinone (2-1) di settimana scorsa ma giocata a viso aperto: daranno a fastidio a tanti.
Chi scricchiola è il Parma. Se Dezi fatica, non gira niente, in più D’Aversa si ostina con Insigne e Baraye che dimostrano per il momento di soffrire la categoria. Al Tardini, su un terreno reso difficile dalla pioggia, il Brescia si è mostrato più collettivo e le condizioni climatiche non devono essere una scusa per i ducali dato che anche sotto l’aspetto fisico le squadre si equivalgono.
Dezi in difficoltà e Calaiò impreciso, intorno poco e niente mentre le Rondinelle dopo un avvio giocando di rimessa hanno preso consapevolezza e col passare dei minuti hanno risposto colpo su colpo. La rete di Ferrante dopo un’ora di gioco basta al Brescia per portare a casa tre punti inaspettati ed essere la sorpresa di giornata.
Anche per Alexis Ferrante, come per Malcore, un passaggio dalla D per tornare nel calcio che conta a gennaio grazie al Brescia che gli ha dato subito fiducia e lui ha ripagato con tre reti in sedici presenze nell’ultima parte del campionato scorso. Adesso per il classe 95 c’è un’intera stagione per sorprendere ulteriormente tifosi e addetti ai lavori. Le storie di calcio che ci piacciono!
Proseguendo con gli altri incontri, continua a stentare il Pescara di Zeman, stavolta il problema è la testa. Primo tempo in vantaggio 3-0 sul Frosinone grazie alla seconda tripletta stagionale di Pettinari, ciociari che hanno perso per infortunio Paganini e partita in discesa. Nella ripresa invece si ribalta tutto e prima una doppietta di Ciano e poi il gol di Ciofani portano il Frosinone sul 3-3 a diciotto dal termine e per poco non se ne vanno dall’Adriatico con i tre punti.
Molte scelte di formazione del boemo appaiono discutibili, tipo Balzano e Zampano fuori, per non parlare poi di Valzania e Ganz. La squadra vive di folate, tante giocate e via avanti con quelle che ti riescono, gioco improvvisato e confusionario.
Dall’altra parte invece il Frosinone ha regalato un tempo agli abruzzesi ma nella ripresa ha mostrato tutta la sua forza e se fosse riuscito a segnare anche il quarto gol non avrebbe rubato niente. Davanti Ciofani è una macchina da gol che timbra sempre il cartellino, dietro l’esperimento a tre ha mostrato qualche crepa ma è questione di registrare movimenti e reparto. Sabato con il Bari in difficoltà può essere l’occasione giusta per ripartire a macinare punti.
Detto delle prime e proseguendo a scorrere rimarchiamo l’ottimo inizio di Cremonese e ad Avellino appaiate a sei punti. I grigiorossi viaggiano sulle ali dell’entusiasmo ma mostrano un’organizzazione importante e una squadra di tutto rispetto.
A Vercelli i ragazzi di Tesser arrivano con i favori del pronostico ma quello che si vede in campo è una superiorità oltre ogni aspettativa e il 4-1 finale è il giusto premio a quanto espresso. Oltretutto quattro gol, quattro marcatori diversi: macchina da guerra!
Per la Pro Vercelli invece sembra difficile pensare a qualcosa di buono, per Mister Grassadonia si prospettano gli straordinari.
Gli irpini invece schiantano il Foggia al Partenio con un 5-1 quasi incommentabile. Gli uomini di Stroppa, come a Pescara due settimane fa, propongono gioco e costruiscono ma dietro fanno acqua da tutte le parti. Un Morosini da Serie A e Ardemagni ne approfittano e siglano una doppietta a testa mentre Castaldo mette la ciliegina segnando il quinto gol pochi attimi dopo essere subentrato proprio a Morosini. Organico importante a disposizione di Mister Novellino e ambizioni che crescono giorno dopo giorno.
Molto male il Bari di Fabio Grosso che ha perso 2-0 in casa dal Venezia di Pippo Inzaghi. Troppo entusiasmo intorno ai pugliesi dopo la vittoria col Cesena alla prima giornata mentre per i veneti finalmente si sblocca Zigoni e dopo due pareggi a reti inviolate, l’arrivo del gol coincide con la vittoria. Dietro la squadra è un’autentica muraglia e se davanti cominciano a vedere la porta con regolarità…. vedremo dove possono arrivare.
Pareggio scoppiettante al Barbera, 3-3 tra Palermo ed Empoli, con difese ballerine. L’Empoli difficilmente potrà continuare a fare punti se non sistema la retroguardia anche perché Caputo non potrà fare doppietta ogni domenica. I rosanero invece hanno subito i viaggi dei nazionali e li rimandiamo alla prossima settimana per un giudizio più elaborato.
Prima vittoria in campionato per Novara (2-1 ad Ascoli), Spezia (2-1 con l’Entella) e la sempre più sorprendente Unicusano Ternana che approfitta di un Cesena ancora cantiere aperto. 1-0 il finale al Liberati.
Prossimo weekend che si prospetta scoppiettante con partite come Cremonese-Carpi, Frosinone-Bari e Perugia-Parma in programma.
Il Calciatore della Settimana
Abbiamo barato, parlando anche di Malcore e Ferrante nel riassunto della giornata, ma è difficile individuare un solo calciatore della settimana in questo terzo turno.
Scegliamo Stefano Pettinari perché due triplette in tre giornate sono roba per pochi e perché questi sei gol sono tanti quanti quelli segnati negli ultimi due anni. Attaccante completo, in grado di giocare da 9, da seconda punta o da esterno, lo vedrete segnare in tutti i modi. È un ragazzo con la valigia in mano, 25 anni e già sette società in sette anni. Cresce in quella fabbrica di talenti che era la Lodigiani, a quattordici anni passa alla Roma e si mette subito in mostra ed esordisce in A a 18 anni in Roma-Udinese.
Poi un girovagare per lo stivale, un prestito dopo l’altro e via. Forse l’unica vera mossa azzeccata di Zeman in questo inizio di stagione è stata quella di credere in lui. Per ora si parla molto del nordcoreano Han ma facciamo attenzione anche al romano Pettinari…
Il Best 11 di Opinione Pubblica
Montipo (Novara)
Domizzi (Venezia), Favalli (Unicusano), Simic (Empoli), Meccariello (Brescia)
Schenetti (Cittadella), Cavion (Cremonese), Juande (Spezia);
Pettinari (Pescara), Ferrante (Brescia), Malcore (Carpi).
Allenatore: Boscaglia (Brescia).