stefania craxi

Nei giorni in cui ricorreva l’anniversario della scomparsa del leader socialista Bettino Craxi, si è riaperto intorno all’unico presidente del consiglio socialista nella storia del nostro paese, il dibattito sulla rivalutazione della sua figura.

Se Angelino Alfano sarà ricordato come il primo ministro di un governo italiano a visitare la tomba di Craxi nel giorno della triste ricorrenza (altri ministri e presidenti del consiglio si erano recati finora ad Hammamet, ma mai il 19 gennaio), il sindaco di Milano, Beppe Sala ha addirittura aperto a intitolargli una via.

La figlia Stefania Craxi, che da anni si occupa con la sua Fondazione Craxi di studiare senza pregiudizi il periodo storico del quale è stato protagonista il padre oltre che a occuparsi di tenere vivo il ricordo di Bettino, è tornata ieri sui fatti di questi giorni.

“Il dibattito sviluppatosi nel Paese e nella società politica in occasione del 17esimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi, ha il merito di squarciare il velo dell’ipocrisia e di avviare una seria e compiuta riflessione storica e politica sulla figura del leader socialista che ristabilisca la verità dei fatti.

La proposta di intitolare una strada o una piazza ad un uomo che diede lustro e vitalità alla Città di Milano non può né stupire né creare polemiche.

E’ pertanto apprezzabile e significativa la pur prudente apertura del Sindaco Sala per una discussione sul tema, che spero possa proseguire con serenità, calma, senza fughe in avanti ed essere sottratta alle logica del tifo.

Un grazie doveroso per un impegno che da anni va avanti in questa direzione non può che andare a FI ed al gruppo consigliare milanese, con in testa Maria Stella Gelmini e Gianluca Comazzi, che hanno inteso depositare una mozione a sostegno analogamente a quanto fatto dal gruppo ‘Area popolare’ con Matteo Forte, che ringrazio, nell’auspicio che le aperture del segretario milanese del PD Bissolati, di Penati, possano portare ad un’ampia convergenza.

Quanto alla Lega, sono certa che anche quell’area non resterà ostaggio degli stereotipi del passato, poiché il suo elettorato, la base, ha maturato su Craxi, sulle sue intuizioni sull’Europa ed il Mediterraneo, un giudizio politico assai diverso.

Non saranno quindi le urla spagnolesche e sguaiate del trio meraviglia del “fatto”, che ha costruito fortune e carriere su un’operazione di barbaro sciacallaggio, o taluni giudici dalla carriera politica e dall’incarico facile ed i populisti di maniera a fermare il felpato passo della storia”.

Così s’è espressa attraverso un suo comunicato stampa Stefania Craxi, presidente della Fondazione Bettino Craxi e già sottosegretario agli Esteri.

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