
In prossimità del fatidico giro di boa il campionato di Serie A riserva due grosse sorprese: Inter e Fiorentina vengono sconfitte a sorpresa a domicilio e così, dal mucchio selvaggio visto sotto la Befana, si è passati al primato solitario del Napoli, campione d’inverno come nel 1986 e nel 1989, c’è chi dice che “non c’è due senza tre” ma qualcuno a Napoli potrebbe già toccarsi da qualche parte per scaramanzia!
L’ultima giornata di andata ci consiglia di tracciare un piccolo punto della situazione: in testa quattro squadre hanno tutte le carte in regola per giocarsi lo scudetto fino alle ultime giornate (Napoli, Inter, Juventus e Fiorentina), personalmente Napoli e Juventus mi sembrano le squadre più pronte e complete in questo momento per accaparrarsi il tricolore mentre Fiorentina e Inter, per motivi che esulano dalle sconfitte di questa giornata, mi sembrano avere più di qualche non precisata manchevolezza. In zona Europa League, oltre alla deludente Roma, o per il mediocre Milan, ci potrebbe essere spazio per una delle grandi matrice provinciali come il Sassuolo e l’Empoli. Sotto la zona Europa troviamo un marasma di squadre racchiuse in pochi punti nella mediocrità del centro classifica e infine tre squadre (Frosinone, Carpi e il derelitto Verona) che sembrano essere destinate alla retrocessione, anche se, eccetto gli scaligeri, saranno destinate a creare fastidi fino all’ultimo.
CARPI – UDINESE 2-1: l’anno nuovo pare proprio aver rigenerato la banda Castori che nel deserto del Braglia ha sconfitto una squadra decisamente in forma come l’Udinese. Brava la società emiliana a silurare il supponente Sogliano, richiamare Castori, e puntare tutto sulla vecchia guardia, se un gruppo in Serie B è risucito a stracciare tutti i tipi di record facendo più di ottanta punti e prendendo solo venti gol vuol dire che qaulcosina valie! Emblematico è il caso di Pasciuti, giocatore storico rispolverato in queste ultime giornate, che con il gol all’Udinese può vantarsi di aver segnato con la stessa maglia in ben cinque categorie differenti (Serie D, Lega Pro 1, Lega pro 2, Serie B o ora Serie A), chapeau!
FIORENTINA – LAZIO 1-3: la prima grande sorpresa arriva nel secondo match di sabato. La Lazio si conferma “ammazza grandi”, una squadra brutta da vedere ma che fa giocar male gli avversari, e sbanca Firenze con pieno merito. Mi è sembrata una Fiorentina abbastanza stanca, prevedibile, con il lungagnone Iličič che, come le volte che si alza con il piede sbagliato, non ne ha azzeccate una. La Lazio, squadra che per filosofia di gioco è meno corale dell’armata viola e bada a puntare più sui singoli, è riuscita a pararsi in difesa e rilanciarsi con ficcanti contropiedi, l’arma preferita dal suo tecnico. Se si eccettua per il pazzo finale, il piano di Pioli (che in settimana deve aver avuto non pochi scazzi con Felipe Anderson) è riuscito alla perfezione.
ROMA – MILAN 1-1: un pareggio giusto che non risolve i problemi di queste due deludenti squadre. Passi per il Milan che, nonostante il serbo abbia qualche responsabilità (iniziare il campionato con De Jong mediano e Bonaventura mezzala e da ritiro del patentino), più in su di questa posizione non potrebbe andare, ma per la Roma questa posizione in classifica e soprattutto questa condizione fisica è inaccettabile. Il Milan ha il proprio miglior centrocampista in Bonaventura (e Kučka di scorta!), la Roma sulla carta avrebbe un centrocampo di livello europeo che abbina alla perfezione qualità e quantità che sarebbe capace di innescare e far giocare sia le proprie frecce offensive che il proprio ariete, aihmé scornato dalla “cura Garcia”. Tutto ciò non ha senso e una società seria sarebbe intervenuta da un pezzo!
INTER – SASSUOLO 0-1: la seconda sorpresa arriva di domenica a pranzo, dove il piccolo Sassuolo ha fatto andare per traverso il pasto a molti tifosi interisti. L’Inter ha giocato anche meglio del solito, ma se in attacco confidi troppo sulle lune degli slavi, e in difesa sull’irruenza dei sudamericani, può capitare che questi siano a volte siano in giornata no. I migliori in campo sono comunque stati i due portieri e ciò è un indice che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Ingiustificate comunque le lamentele di Sciarpetta che dovrebbe conoscere il famoso detto “chi di 1-0 ferisce, di 0-1 perisce!” e capire che non puoi vincere un campionato cambiando modulo e giocatori ogni partita.
ATALANTA – GENOA 0-2: che succede alla Dea? La squadra di nonno Reja è alla quarta sconfitta di seguito, troppi panettoni mangiati oppure sindrome di appagamento da centro classifica? Il Genoa, viceversa, interrompe una striscia negativa che durava da cinque partite cogliendo tre punti importantissimi, ora Gasperini dovrà sperare che il suo presidente non esageri con le mercanzie a gennaio, altrimenti sarà impossibile trovare una quadra alla squadra che ha in bomber Pavoletti la sola certezza.
BOLOGNA – CHIEVO 0-1: classico match da 0-0 deciso da un episodio che premia un Chievo sempre tosto e ben registrato dal proprio tecnico, oltre che ben costruito dalla società (i cugini dell’Hellas prendano da esempio).
FROSINONE – NAPOLI 1-5: un quasi derby che si è rivelato una specie di allenamento per i campioni d’inverno. Tra le due squadre c’erano almeno due categorie di differenze e questo lo si è visto soprattutto dalla quantità impressionante di ingenuità compiute dai ciociari. In Serie B te le puoi permettere, in A vieni punito sempre alla prima occasione. Non male la seconda partita in A per Zappino: dopo le quattro pere subite a Firenze è arrivata anche la manita dal Napoli! Il Cinghialone Sarri può così festeggiare il suo cinquantasettesimo compleanno con il platonico primato.
TORINO – EMPOLI 0-1: altro colpaccio esterno, questa volta firmato dall’indomita squadra di Giampaolo, tecnico spernacchiato fino a qualche mese fa (anche da chi scrive) e ora considerato come una sorta di reincarnazione di Rinus Michels. Male il Toro, la squadra è giovane, quindi destinata per suo DNA ad alti e bassi, però la manovra offensiva è peggiorata tantissimo, e ora che Quagliarella (soprannominato da qualche tifoso non a caso Quagliamerda ai tempi della sua militanza sotto il Vesuvio) è in rotta con l’ambiente, davanti Belotti e soci non segnano manco con gli arti superiori. L’Empoli si conferma su standard visti nell’anno di Cagni (2006/07), con una fase difensiva che rasenta la perfezione e una manovra pregevole e ficcante.
VERONA – PALERMO 0-1: Verona delneriano (ed ex mandorliniano) ad un passo da eguagliare il record del mitico Treviso 2005/06 di partite senza vittorie. Nonostante di fronte si sia presentata una squadra ammutinata con il proprio tecnico (Nosferatu Ballardini), che di fatto si è autogestita nel pre-partita e in campo, e ha potuto sfruttare i grandi interventi di capitan Sorrentino, che in realtà non doveva essere nemmeno della partita per dissidi con il tecnico. Si vede anche da questi particolari che certe annate, parlo del Verona, sono storte dalla prima all’ultima giornata! P.S.: Zamparini ha appena esonerato Ballardini in favore della strana coppia Schelotto (non Ezequiel)-Viviani (non il mediano del Verona), una coppia che si preannuncia comica, anche se il capocomico resta sempre l’ineffabile Zampa!
SAMPDORIA – JUVENTUS 1-2: la nona della squadra di Allegri somiglia molto alla settima centrata con il Carpi. I bianconeri dominano per larga parte del match, però negli ultimi dieci minuti danno sempre l’impressione di essere in riserva e di rischiare la rimonta degli avversari. Nella Juve benino Pobbà, ma per un fuoriclasse megagalattico queste partite dovrebbero essere la norma, Dybala si sta ambientando sempre di più nel ruolo di Tevez, anche se tende a far segnare i compagni più che cercare l’iniziativa a rete personale, imprescindibile Khedira, forse il vero grande colpo di mercato. La Sampdoria invece ha disputato la partita opposta a quella giocata nel derby: imbarazzanti nel primo tempo, i ciclisti sono venuti fuori nella ripresa quando hanno saputo sfruttare gli intermittenti lampi di Cicciobombo Cassano che, anche giocando da fermo, riesce sempre a mettere nel sacco le difese avversarie. Veramente disastrosa infine la coppia di centrali doriani.