Ti amo campionato: La Juventus è umana

Galeotta fu la pausa…

La seconda pausa per gli impegni delle nazionali è stata particolarmente indigesta per la Juventus che contro il Genoa ha colto il primo mezzo passo falso stagionale. Ne ha approfittato così il Napoli, in scioltezza contro l’Udinese, che vincendo contro i friulani si porta ora a sole quattro lunghezze dalla battistrada. Vincono anche l’Inter (ancora allo scadere nel derby contro il Milan) e la Lazio che scavano così un piccolo fossato di quattro punti con le restanti sedici squadre.

Dal quinto al quattordicesimo posto tanto equilibrio: ci sono ben dieci squadre racchiuse in quattro miseri punticini tra le quali spicca una Roma,s confitta dalla Spal, che non ha ancora risolto la sua crisi d’identità. In coda il ritorno di Giampiero Ventura non ha di certo giovato al Chievo che è stato tramortito in casa dai cinque gol dell’Atalanta mentre il Frosinone non è andato oltre il pareggio contro l’Empoli: queste tre squadre sembrano le meno attrezzate per il ritorno immediato in cadetteria.

Una settimana europea dal sapore classico

Si preannuncia una terza settimana di coppe europee decisamente succulenta in questi giorni, tanti sono infatti gli incontri suggestivi e fascinosi a cominciare dallo scontro dell’Old Trafford tra il Manchester United di Mourinho e la Juventus, una sfida che ricorda molto le epiche sfide degli Anni Novanta tra i Red Devils di Ferguson e le zebre di Lippi; a mio avviso la Juve è più forte del Manchester e ha tutte le carte in regola per sbancare l’Old Trafford. Altre sfide molto interessanti sono quelle di mercoledì tra Paris Saint Germain e Napoli (Ancelotti contro Buffon) e soprattutto un Barcellona – Inter che profuma di dolci memorie per i tifosi nerazzurri ad otto anni dal Triplete.

Se nel primo caso ritengo improbabile l’impresa del Napoli a Parigi, nel secondo caso, tenendo conto dell’assenza di Messi nelle file blaugrana e del momento d’oro che sta attraversando la squadra di Spalletti credo che l’Inter possa tornare dalla Catalogna con un pareggio. Chiude un Roma-Cska che sa di ultima spiaggia per Di Francesco, occhio che i russi sono tutt’altro che scarsi: hanno già matato il Real e potrebbero fare l’impresa anche all’Olimpico, probabile un altro pareggio. In Europa League altra partita da dentro e fuori per la Lazio che dovrà espugnare il Velodrome di Marsiglia, impresa che ritengo abbastanza improbabile mentre il Milan potrebbe risollevarsi dal derby sconfiggendo il Betis di Siviglia.

Roma-Spal 0-2

Nona giornata che è incominciata con la sorpresissima dell’Olimpico che ha visto la Spal vincere due a zero su una Roma che ha confermato nuovamente i suoi limiti strutturali e di personalità, un po’ nascosti nelle ultime uscite. I ferraresi invece nelle ultime partite hanno raccolto molto meno di quello he avevano mostrato sul campo e nella Città Eterna sono passati all’incasso: hanno sfruttato i limiti del centrocampo giallorosso e i buchi lasciati sulla sinistra da Luca Pellegrini (asfaltato da Lazzari) ed hanno vinto con pieno merito. Anche sotto di un uomo a causa dell’assurda espulsioni del fratello di Milinkovic-Savic gli spallini non hanno sofferto il ritorno della Roma (che avrà collezionato un paio di occasioni in tutto l’incontro) anzi, se non fosse stato per Olsen la vittoria degli estensi sarebbe potuta essere molto più ampia.

Juventus-Genoa 1-1

Primo turno di digiuno per Piatek e prima giornata senza vittorie per la Juventus che contro il nuovo-vecchio Genoa targato Juric si è appisolata sull’1 a 0 permettendo ai genovesi di tornare a casa con un pareggio che fa morale. La Vecchia Signora si è presa un sabato di riposo in vista della sfida di Manchester (vinta dai bianconeri per 0-1, ndr): nelle fila torinesi hanno giocato seriamente solo i due portoghesi Cancelo e Ronaldo (ancora in gol grazie a “saponetta” Radu) con i compagni che invece hanno giocato con il freno a mano tirato. Sa dell’incredibile il gol segnato dai rossoblù (schierati dal dalmata con un inedito centrocampo a tre): su un innocuo cross da destra la miglior difesa d’Europa si è fermata dimenticandosi al centro dell’area l’oriundo Bessa. Sono convinto che una disattenzione così ciclopica in Europa la Juventus non la commetterà.

Udinese-Napoli 0-3

Successo limpido e cristallino per il Napoli che sbanca il campo dell’Udinese senza grossi patemi. La cosa che impressiona di più della gestione Ancelotti è la gestione del roster e la facilità con la quale giocatori diversi vanno in rete (otto in totale con anche gente come Fabiàn Ruiz e Rog, quest’ultimo considerato come una sorta di appestato dal bancario). Male, molto male l’Udinese invece: i propositi belgiochisti di Velazquez sono già andati a farsi benedire dato che il nostro ha già rispolverato il 3-5-2 dei tempi di Guidolin (solo senza Sanchez e Di Natale): se l’Empoli dovesse svegliarsi per i friulani sarà davvero dura centrare la salvezza quest’anno.

Frosinone-Empoli 3-3

È successo di tutto tra Frosinone ed Empoli con i cociari che con il rientro di Ciofani si sono improvvisamente scoperti prolifici sotto rete anche se in difesa continuano ad incassare acqua da tutte le parti, alla fine il pareggio serve di più ai toscani che ai ciociari anche se giocando in questo modo entrambe le squadre andranno poco lontano.

Parma-Lazio 0-2

Non era scontato il successo della Lazio sul campo di un Parma scorbutico e tignoso (pur senza Gervinho, giocatore fondamentale per i ducali) che ha messo alla frusta la formazione biancoceleste che si conferma maestra nello sfruttare gli episodi con grande cinismo. Pur non praticando un gioco arioso e spettacolare la Lazio è una squadra che raramente sbaglia approccio ai match in campionato contro le medio-piccole e quando c’è da punire lo fa.

Bologna-Torino 2-2

Ennesima partita buttata alle ortiche per il Torino che questa volta, al Dall’Ara, ha fatto il contrario giocando solo il primo tempo dimenticandosi di entrare in campo nella ripresa. Spiace dirlo ma Mazzarri non sta apportando nessuna miglioria sul piano tattico e di atteggiamento rispetto al tanto criticato Mihajlovic. Belotti in nove partite ha segnato solo due reti ed è un fatto alquanto insolito per un allenatore che nel corso della sua carriera ha sempre valorizzato i propri attaccanti (da Lucarelli/Protti a Pazzini/Cassano passando per Bianchi/Amoruso). Il Bologna conferma anch’esso i suoi limiti ma bisogna dire che almeno ha incominciato a segnare grazie alla qualità portata negli ultimi metri da gente come Orsolini.

Chievo Verona-Atalanta 1-5

Esordio da incubo per Giampiero Ventura sulla panchina del Chievo che alla prima partita sulla panchina dei mussi ha incassato un 5-1 da far paura al cospetto di un’Atalanta che è risorta sfruttando la luna buona di Josipone Ilicic. Va detto, a parziale discolpa di Mister Libidine, va detto che tre delle cinque pappine incassate dai veronesi sono scaturite da autentici tiri della domenica. Sarà durissima però per una squadra ferma ancora a -1 risalire la corrente specie con un allenatore che deve essere stato profondamente segnato dal punto di vista psicologico dopo la Svezia.

Fiorentina-Cagliari 1-1

Fallisce il salto di qualità anche una Fiorentina in netta involuzione che al Franchi non è andata oltre il pareggio contro un Cagliari onesto che si è difeso con grande ordine togliendo spazi importanti ai vari Chiesa e Simeone jr. che in spazi stretti non sanno esprimersi al meglio. Per i sardi Pavoletti, decisivo nel rilevare l’armadio a rotelle Cerri, per una volta non ha segnato di testa bensì con il piede.

Inter-Milan 1-0

Non è stato un derby esaltante sotto il profilo del gioco ma possiamo convenire che alla fine ha vinto la squadra più forte e meglio messa in campo e cioè l’Inter. I nerazzurri di Spalletti, sempre corti ed aggressivi in mezzo al campo, ficcanti ed intraprendenti sulle corsie laterali dove le due catene laterali hanno letteralmente surclassato quelle rossonere, hanno dimostrato semplicemente di essere in questo momento del campionato una squadra più forte del Milan.

In casa rossonera possiamo dire che Gattuso fa lo stesso gioco (per modo di dire) di Montella solo venti metri più basso: quattro passaggi in orizzontale e poi lancione alla spero in Dio su Higuain che servito in questo modo finisce spesso per incazzarsi. Ringhio deve solo ringraziare la scarsa confidenza con il gol dei nerazzurri che ruotano attorno a Icardi se la sua porta ha retto per così tanto tempo. Nel finale di gara però, in quella che da oggi ribattezzeremo Zona Beneamata, tre rossoneri hanno commesso la frittata che ha regalato la vittoria ai cugini: Musacchio è scivolato perdendo il contatto su Icardi, Paperumma è uscito col retino a pigliar farfalle, mentre Abate appena entrato non ha chiuso in diagonale con il tempo giusto sul bomber argentino che ha così griffato un altro derby.

Sampdoria-Sassuolo 0-0

Sampdoria e Sassuolo falliscono l’aggancio al treno delle prime quattro in classifica e non si fanno male nel più classico degli zero a zero. La Samp quando deve fare il fatidico salto di qualità ha sempre un po’ il braccino corto e in partite come queste poteva sicuramente osare di più anche perché i neroverdi di De Zerbi sono venuti a Genova per cavare il classico pareggino.