Il Presidente Barack Obama ha recentemente dichiarato, nel suo discorso radiofonico settimanale, che: “l’economia ha recuperato meravigliosamente a causa di una serie di decisioni intelligenti fatte all’inizio della mia presidenza”. Queste affermazioni hanno scatenano l’ironia del più importante quotidiano dell’Oklahoma, il quale vede nel Presidente l’incarnazione di Walter Mitty, protagonista visionario e sognatore del racconto di James Thurber del 1939 e dell’omonimo film diretto e interpretato da Ben Stiller.

Mitty sfugge dalla sua banale vita quotidiana attraverso numerosi sogni ad occhi aperti, dove assume i connotati di una figura eroica. Come afferma il giornale di Oklahoma City, le fantasie del personaggio almeno, a differenza di quelli di Obama, non si manifestavano davanti ad un pubblico ma si realizzavano privatamente.

La via per la crescita, secondo la campagna elettorale di Obama, sarebbero stati i “shovel-ready jobs”. Posti di lavoro creati grazie al finanziamento statale di 800 miliardi di Dollari per infrastrutture già progettate e pronte ad essere realizzate in tempi brevi, che avrebbero portato riscontri immediati sull’occupazione.

Come testimoniato non solo da The Oklahoman, ma anche da Forbes, questo piano non è andato come previsto facendo segnare un importante fallimento dell’amministrazione Obama.

Dopo questi interventi di stimolo, la disoccupazione, secondo l’attuale Presidente non sarebbe mai salita sopra l’8%, eppure durante l’amministrazione Obama si è attestata fino a 2 punti percentuali sopra. Come sostenuto da Bernie Sanders, candidato indipendente in corso verso la Casa Bianca, se si somma al tasso ufficiale quelle persone che hanno rinunciato a cercare lavoro e gli assunti a tempo parziale che lavorano 20-25 ore a settimana quando vorrebbero lavorare a tempo pieno, le statistiche assumono un volto ben più drammatico di quanto sostenuto dall’attuale inquilino della Casa Bianca. Nel mese di luglio 2015, ad esempio, quando il tasso di disoccupazione ufficiale è stato del 5,3 per cento il “tasso di disoccupazione reale” ha toccato, con questi aggiustamenti, il 10,5 per cento.

La riduzione della disoccupazione mostrata statistiche ufficiali, è da attribuirsi all’uscita di un numero sempre maggiore di persone dalla forza lavoro. Davanti all’evidenza, anche i democratici ammettono tale preoccupante tendenza e in un’intervista alla CNN di questo mese, il candidato alla presidenza Hillary Clinton ha affermato che la diminuzione del tasso di disoccupazione dovrebbe essere il frutto di un mercato del lavoro più vivace e non, come ora, di un incremento di uscite dalla forza lavoro.

Luca Caselli

Fonte americana: Obama’s claims on economy closer to fantasy than reality. The Oklahoman Editorial Board, 13 giugno 2016